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Consegna del sigillo della città 2019
Al Centro Culturale Altinate/San Gaetano
11/12/19
Alle ore 17:00
Ultimo aggiornamento: 12/12/2019
Il Comune di Padova e l'associazione Padova e il suo territorio organizzano la cerimonia di consegna del sigillo della città ad alcuni benemeriti della cultura padovana.
L'iniziativa è realizzata in collaborazione con le associazioni culturali che sostengono la rivista "Padova e il suo territorio".
Ricevono il sigillo della città:
- Piero Brombin
è designer, scenografo, film-maker, creatore di architetture utopiche (e non). Sempre controcorrente, è stato tra i maggiori protagonisti in Italia del Movimento Radical, promuovendo le istanze etiche e sociali della progettazione. Il valore delle sue opere è riconosciuto in tutto il mondo, con menzioni e premi dal Giappone agli Stati Uniti. Padova gli ha dedicato anni fa una mostra antologica nelle sale del Centro Culturale Altinate San Gaetano.
Fondatore di gruppi artistici, ha formato, come docente, personalità di prestigio internazionale. Si fregia di essere "un ideo-ecologista da sempre". La sua attività trova sostegno e condivisione in Paola Bortolami.
- Filippo Juvarra
violoncellista e laureato in Giurisprudenza, è organizzatore musicale e musicologo autore di diverse pubblicazioni.
Già membro dell’Orchestra della Fenice, è stato docente a "Ca’ Foscari", direttore della Biblioteca del Conservatorio "C. Pollini", dal 1970 direttore artistico degli Amici della Musica di Padova; quindi assistente e programmatore dell’Orchestra di Padova e del Veneto e direttore artistico della stessa Fondazione e del Settore musica del Teatro comunale di Monfalcone. Presidente dall’associazione veneta Amici della Musica, membro dell’Aiac di Roma e del Cidim, nel 2002 ha ricevuto il premio "Franco Abbiati".
- Alberto Terrani
esordì alla fine degli anni cinquanta vincendo un concorso nazionale per giovani talenti indetto dalla Rai. Dopo una prima esperienza nella compagnia di Fantasio Piccoli, nel 1961 iniziò a lavorare a Roma nel mondo televisivo e dello spettacolo avendo per maestra Sarah Ferrati. A ventotto anni entrò a far parte della Compagnia dei Giovani,
assieme a Rossella Falk e Anna Maria Guarnieri. Fu anche diretto da Luchino Visconti ne "Il giardino dei ciliegi". Nel 1973 sposò la cantante mezzosoprano Lucia Valentini, che aggiunse al proprio il cognome d’arte del marito. Dopo la scomparsa di Lucia, nel 1998 tornò al teatro come regista di due spettacoli con Rossella Falk e come direttore e insegnante dell’Accademia d’arte drammatica "Palcoscenico" del Teatro Stabile del Veneto Carlo Goldoni.
- Annamaria Zanella
è tra i protagonisti di quella che viene definita la Scuola padovana dell’oreficeria. Si forma professionalmente sotto la guida di Francesco Pavan, Graziano Visentin e Renzo Pasquale presso l’Istituto "Selvatico" di Padova, dove poi insegnerà per circa un ventennio.
Successivamente si diploma nella sezione Scultura all’Accademia di Belle Arti di Venezia, perfezionandosi poi nella tecnica dello smalto a fuoco sui metalli a Pforzheim in Germania. Numerosi i riconoscimenti per la sua produzione tra cui il prestigioso premio "Herbert Hofmann", che le è stato assegnato due volte, nel 1997 e nel 2006. Le sue opere sono presenti nei più importanti musei e gallerie in Italia e nel mondo. Si distingue per aver innovato radicalmente il linguaggio del gioiello, nel quale ha introdotto figurazioni, materiali e colori di assoluta novità.
Durante la cerimonia viene presentato il fascicolo 202 della Rivista, dedicato alla cultura padovana nel Quattrocento.
Conclude la cerimonia un saluto in musica di Chiara Volpato Redi - violino.