Comunicato stampa: Padova offre la propria disponibilità ad accogliere alcune salme dei migranti morti nel naufragio di Cutro per tumularle nell’area del cimitero riservata ai musulmani
Dopo l’immane tragedia verificatasi sulle coste di Cutro, in Calabria, l’Associazione musulmana di Catanzaro Dar Assalam e i referenti calabresi della Comunità islamica d’Italia hanno scritto a diverse città italiane, chiedendo disponibilità ad accogliere le salme delle persone migranti non identificate che sono attualmente 40. L’unico cimitero della regione adeguato alla sepoltura per culto diverso dal cattolico si trova infatti a Reggio Calabria, ma è saturo, quindi risulta difficoltoso dare degna sepoltura a queste persone. Le salme non identificate che non possono essere quindi rimpatriate sono 40. Il Comune di Padova ha dato la propria disponibilità, comunicandola agli organi competenti.
L’assessora ai servizi cimiteriali Francesca Benciolini dichiara in merito: “Ci hanno scritto e abbiamo subito contattato le persone referenti. Al momento abbiamo dato la nostra disponibilità alla Prefettura di Crotone e come noi altre città, ad esempio Mantova. Nei prossimi giorni capiremo insieme agli enti competenti le necessità. Sulla strage di Cutro la nostra città ha preso una posizione molto chiara, e lo abbiamo visto sabato nelle strade e nelle piazze e in questo caso, oltre alla sensibilità dei padovani e delle padovane e dell’amministrazione, riteniamo un dovere civico metterci a disposizione e offrire ad altri questa nostra opportunità. Le città con un cimitero dedicato ai culti diversi dal cattolico sono ancora molto poche, e il fatto che in tutta la Calabria ce ne sia solo uno, e saturo, lo dimostra. Se fino a qualche anno fa il problema era meno sentito e le richieste inferiori, stare al passo con una società in continua trasformazione rende necessario prevedere spazi adeguati. A Padova abbiamo deciso di allargare l’area dedicata durante il periodo Covid, quando l’impossibilità di rimpatriare le salme ha fatto aumentare la richiesta di luoghi adatti. Ora, anche grazie ad un confronto con la Commissione per le persone padovane con cittadinanza straniera stiamo prevedendo la possibilità di entrare direttamente dal cancello a fianco del crematorio, per facilitare l’accesso. Già in epoca pandemica ci eravamo mossi con la Prefettura invitando tutti i Comuni della Provincia a prevedere aree adeguate nei loro cimiteri, perché garantire la sepoltura secondo i riti di ognuno è segno di una società consapevole delle sue trasformazioni e che risponde al dettame costituzionale. Mettiamo a disposizione i nostri spazi per queste persone, in segno anche di vicinanza ad una comunità e alle amministrazioni calabresi che stanno gestendo questa emergenza, ancora affranti dal dolore e dalla consapevolezza che avremmo potuto e avremmo dovuto fare di più”.