Comunicato stampa: Mostra "Fragile" alle Scuderie
Aperta al pubblico dal 24 marzo, la mostra Fragile, di Francesca Lorenzi e Laura Marcolini, sarà inaugurata sabato 25 marzo, alle ore 18.30, nelle Scuderie di Palazzo Moroni, in via del Municipio 1, a Padova.
La mostra è promossa dall’Associazione culturale Miles, di cui è presidente Gabriella Piccolo e realizzata in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura.
Sarà visitabile, a ingresso libero, fino al 23 aprile 2023, dal martedì alla domenica, con orario: 09:30-12:30/16:00-19:00; chiuso il lunedì non festivo.
La parola “fragile” è sinonimo di debolezza, indecisione, condiscendenza e, altresì, sembra connotare il complesso periodo storico e politico che stiamo attraversando: un tempo che pare non poterci offrire certezze e che è riuscito a stravolgere tutti i nostri progetti, lasciandoci insicuri e dubbiosi, privi di riferimenti e soprattutto di sogni. A questo attuale contesto si oppongono le due artiste e lo fanno mostrando al pubblico le loro opere, frutto di lunghi periodi di impegno e ricerca, che confermano la possibilità di vivere la vita con quella leggerezza che Italo Calvino, nel volume Lezioni Americane (1988), celebrava e voleva non fosse confusa con la superficialità.
Francesca e Laura mirano a condurre l’osservatore verso un percorso artistico nel quale la forza e la debolezza della parola fragile si fondono, si confrontano, si scontrano, divulgando, con le loro immagini solo apparentemente fragili, sicurezza e determinazione: “Butta via il dolore, la pesantezza … cerca d’inventare la tua leggerezza. E volerai”, cantava Giorgio Gaber nel 1974.
Seguendo questo pensiero la fotografa Francesca Lorenzi narra le sue storie, riuscendo con enfasi, in ogni istantanea, a legare energia e fragilità, mostrando immagini che comunicano messaggi contraddittori, ma complementari, costruite sulla ricerca di dettagli determinanti per una silente comprensione. Lei stessa, infatti, dichiara: "La fragilità nei miei scatti non è quella tipica descritta dalla cultura occidentale, che sottolinea la debolezza, la precarietà, l’instabilità, ma è soprattutto l’importanza, la delicatezza, la meraviglia e la bellezza da maneggiare con cura, sia che si tratti di noi stessi che di quei luoghi che hanno ospitato la nostra Storia".
Laura Marcolini, scultrice, per trasmettere i propri pensieri sulla fragilità umana, si appropria delle sagome di persone ordinarie che traduce con ricercata peculiarità. Le sue composizioni si articolano in un equilibrio perfetto tra la pesantezza e la leggerezza di un’esistenza in continuo mutamento, intessute di celate e inconfessate contraddizioni. I volti assenti, immersi nelle riflessioni più profonde, come mostrano gli occhi sempre chiusi o socchiusi, custodiscono gelosamente la loro vita mostrando l’anima e il corpo come due entità distinte e inconciliabili, nelle quali potenza e debolezza si avvicendano, unendosi e contrapponendosi. I personaggi tradotti da Laura ostentano i propri limiti, raccontandoci storie appassionate, trascritte con distintiva capacità di sintesi, che inducono a riflettere sulla fragilità dei legami e sulla leggerezza dei rapporti quotidiani.
Francesca e Laura, due artiste che si cimentano nella costruzione di un linguaggio che non indaga la realtà, ma esplora l’esistenza, che non ricerca l’oggetto, ma ne sonda l’essenza, capaci di soccombere alla vivacità e mobilità dell’intelligenza, consapevoli della fragilità delle loro scelte.
La mostra è accompagnata da due cataloghi, con presentazione della critica d'arte Paola Cassinelli; uno dedicato alle fotografie di Francesca Lorenzi e l’altro alle sculture di Laura Marcolini, dove sono riprodotte le immagini di tutte le opere esposte.
Francesca Lorenzi è nata a Riva del Garda (Trento) qualche anno fa. Viaggiatrice precoce, con il tempo si dedica alla fotografia, che coniuga direttamente alla sua passione principale. Assetata di mondo, e delle sue svariate manifestazioni, si propone di fissare ogni istante vissuto nelle sue esperienze: Mali, Birmania, Etiopia, India, Namibia. Con queste sue fotografie desidera condividere non solo le immagini dei suoi incontri, ma anche le sensazioni provate e la descrizione della diversità.
Laura Marcolini (Trento, 1968). Graphic designer e pubblicitaria, affianca alla passione per il design la scultura, esplorando la dimensione tridimensionale del fare arte. Si dedica, in questo campo, all’indagine del corpo umano e alle sue inevitabili trasformazioni, con opere in equilibrio tra contraddizioni e leggerezza di un’esistenza in continuo mutamento. Vive e lavora ad Arco (Trento).