Contenuto archiviato per fini storici di documentazione.
Consegna del sigillo della città 2022
Al Centro Culturale Altinate/San Gaetano
05/12/22
Alle ore 17:00
Ultimo aggiornamento: 07/12/2022
Il Comune di Padova e l'associazione Padova e il suo territorio organizzano la cerimonia di consegna del sigillo della città ad alcuni benemeriti della cultura padovana.
Ricevono il sigillo della città:
- Antonio Rigon, è stato per molti anni professore ordinario di storia medievale presso l’Università di Padova, dove si è laureato e dove ha compiuto tutto il suo percorso accademico, contraddistinto da prestigiosi incarichi. Si è interessato di storia religiosa, di storia delle istituzioni civili ed ecclesiastiche, della vita sociale e culturale nel Medioevo, con particolare riguardo al contesto padovano e veneto e con vigile attenzione alle altre regioni italiane. Nella sua ampia bibliografia scientifica spiccano studi sul monachesimo, sugli ordini mendicanti, su sant’Antonio di Padova, sulle parrocchie e il clero urbano, sui comuni e le città medievali, sulle signorie dei Da Romano e dei Carraresi. In un libro recente, La vita che si fa storia, egli esprime con espressione icastica (“un mestiere bellissimo”) la sua profonda passione per l’insegnamento e per il rapporto, scientifico ed umano ad un tempo, che ha sempre coltivato con allievi e colleghi. Notevole anche la sua attività di promozione culturale. Collabora con riviste e collane prestigiose come “Quaderni di storia religiosa”, di cui è fondatore, “Rivista di storia della Chiesa in Italia”, “Il Santo”, “Italia sacra”. È membro di importanti di centri di studio, fra cui l’Istituto storico italiano per il Medioevo, l’Accademia galileiana di scienze lettere ed arti, la Deputazione di storia patria per le Venezie, l’Istituto per la storia ecclesiastica padovana, il Centro studi antoniani.
- Graziano Visintin, maestro orafo formatosi all’Istituto “Pietro Selvatico” è stato interprete di prima fila della Scuola Padovana dell’Oreficeria. Riconosciuto internazionalmente come grande protagonista dell’Arte del gioiello, ne ha definito e rinnovato il linguaggio, trasmettendone i saperi disciplinari anche didatticamente nella sua carriera di docente. Ha collezionato numerosi e prestigiosi premi internazionali come l’ “Uno a Erre”(1983), l’International Jewellery Art Prize (1983), l’Herbert Hofmann (1988) la Medaglia d’oro Bayerischer (1990), il Master prize European Prize for Applied Arts (2009) e il Premio Internazionale Mario Pinton (2011). Il suo linguaggio plastico rifugge da formalizzazioni da arte applicata e da semplice decoro del corpo, ricercando nelle proprietà dei metalli e nella Storia dell’Arte le radici compositive. La figuratività risultante è asciutta e scarna, connotata alla tradizione del banco orafo, ma traguardante ad espressività contemporanee di grande efficacia.
- Vittorina Zagonel, laureatasi nel 1978 in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli studi di Padova e specializzatasi nel 1981 in Oncologia, ha iniziato la sua carriera di assistenza ai malati oncologici nell’ Ospedale di Padova. Specializzatasi a Bologna nel 1985 in Ematologia generale, dal 1995 ha ricoperto vari incarichi come direttore di Unità Operativa di Oncologia dapprima al CRO di Aviano, successivamente all’Ospedale Fatebenefratelli di Roma e da ultimo allo Iov-Irccs di Padova dove, dal 2009, dirige l’Uoc di Oncologia 1 e, dal 2014, è anche Direttore del Dipartimento Oncologia. È stata membro del Consiglio Superiore di Sanità dal 2014 al 2018. Nell’ambito del suo impegno di assistenza e cura al malato oncologico in una visione olistica, ha promosso lo sviluppo di un gruppo multidisciplinare di neurooncologia a Padova per la presa in carico dei pazienti affetti da tumori cerebrali, all’interno del quale si è sviluppato il progetto Regoma, anche grazie al sostegno dall’Associazione Luca Ometto Onlus.
- Albino Bizzotto, nato a Cassola (Vicenza) nel 1939 e ordinato sacerdote nel 1963, durante gli anni Ottanta visita alcuni paesi dell’America Latina, che segneranno il suo percorso pastorale e le sue idee politico/sociali. Diventa da allora promotore di varie iniziative volte alla pace ed allo sviluppo dei paesi del sud America e nel resto del mondo. Nel 1985 fonda l’associazione “Beati i Costruttori di Pace”, un’organizzazione per la pace ed il disarmo nel mondo. Nel 1992 organizza una marcia nonviolenta nella Sarajevo assediata, coinvolgendo cinquecento persone, cui si unirono don Tonino Bello e mons. Luigi Bettazzi. Fonda e dirige la locale trasmittente radiofonica Radio Cooperativa che trasmette da Padova coprendo quasi tutto il Triveneto, definendosi come una radio libera di “contro informazione”. Tutta la sua vita è stata ed è una preghiera concreta rivolta alla ricerca della pace e della solidarietà, una preghiera che va oltre le parole, il pensiero, il sentimento, che si fa azione, rinuncia, donazione.
- Giordana Canova Mariani, professoressa emerita dell’Università di Padova, è stata per lunghi anni docente ordinario presso la medesima università tenendo gli insegnamenti di Storia della miniatura, di Storia dell’Arte Medievale e di Museografia. Durante la sua attività di studiosa ha apportato significativi contributi alla storia dell’arte, della cultura e della religiosità a Padova soprattutto portando a conoscenza l’enorme e prima quasi ignota ricchezza di libri manoscritti e di antichi libri a stampa miniati che la città andò producendo dal Medioevo al Rinascimento presso i maggiori centri religiosi e laici: la Cattedrale, Santa Giustina e i monasteri benedettini, il Santo, la Corte carrarese e l’Università. Si ricorda in questo senso la grande mostra della miniatura a Padova organizzata nel 1999. Un altro settore di studi è stato dedicato alla ricostruzione delle vicende del patrimonio pittorico di Padova dopo le soppressioni napoleoniche che ha portato a riconoscere la provenienza dall’abbazia di Santa Giustina del nucleo fondante del nostro Museo Civico.
- Dante Carraro, laureato in medicina presso l’Università degli studi di Padova, nel 1987 ha conseguito la specializzazione in Cardiologia. Consacrato sacerdote della Diocesi di Padova nel 1991, dal 1994 al 2008 è il vicedirettore dell’Ong Medici con l’Africa Cuamm, da oltre 70 anni impegnata nel campo della cooperazione sanitaria internazionale e, in particolare, nell’Africa sub-sahariana, per la promozione e la tutela della salute delle popolazioni africane. Nel 2008 diventa Direttore di Medici con l’Africa Cuamm, carica che lo porta spesso in missione negli otto paesi dell’Africa sub-sahariana in cui opera l’organizzazione (Angola, Etiopia, Mozambico, Repubblica Centrafricana, Sierra Leone, Sud Sudan, Tanzania, Uganda). A lui sono affidati la direzione e il coordinamento dei numerosi progetti di cooperazione con i quali il Cuamm appoggia 23 ospedali, 80 distretti (per attività di sanità pubblica, assistenza materno-infantile, lotta all’Aids, alla tubercolosi e alla malaria, formazione), tre scuole infermieri (in Sud Sudan, Uganda ed Etiopia) e una università in Mozambico con oltre 4.500 operatori sul campo, di cui 230 italiani. Nel 2020 è stato insignito dal Presidente della Repubblica Italiana dell’onorificenza di commendatore dell’Ordine “Al merito della Repubblica italiana”. Attraverso don Dante un riconoscimento importante all’Africa e alla sua gente, assieme al lavoro di tanti volontari, collaboratori, amici e sostenitori del Cuamm.
Durante la cerimonia viene presentato il fascicolo 220 della Rivista, dedicato alla cultura padovana nel Settecento.