Colombi di città
I piccioni o colombi (Columba livia) sono uccelli granivori ad abitudini stanziali, cioè non migrano ma vivono in modo stabile nel territorio. Si sono adattati a vivere nei centri urbani dove trovano abbondanti fonti di cibo (si calcola che circa l’80% sia fornito dai foraggiatori mentre nelle periferie si alimentano più frequentemente volando verso la campagna circostante); nelle città, inoltre, palazzi storici, monumenti ed edifici in stato di abbandono costituiscono ottimi siti di nidificazione, riparo e posa e mancano i predatori (es. falchi).
Molto cibo a disposizione rende i colombi "pigri" e causa squilibri nella dieta, in quanto gran parte è povera di nutrienti (pane, pasta). Inoltre, viene favorita la riproduzione che si attua in tutto il corso dell’anno con notevole stress per le femmine. Le condizioni di sovraffollamento aumentano le interazioni aggressive tra i volatili causando ulteriore stress ed una bassa qualità della vita.
Per le categorie più deboli (anziani, immunodepressi, ospedalizzati, bambini) la presenza massiccia di colombi può condurre a concreti rischi sanitari. Le principali patologie riscontrate nel colombo sono la salmonellosi, l'ornitosi, la borreliosi, la toxoplasmosi. Tra i problemi sanitari vi sono anche quelli legati alla presenza della zecca Argas reflexus, che può provocare reazioni allergiche nell'uomo. La gravità degli inconvenienti e dei rischi è proporzionale alla densità dei colombi che frequentano l'area.
Da non trascurare le implicazioni economiche derivanti dall’imbrattamento di strade ed edifici e degrado dei monumenti.
Non bisogna mirare alla eliminazione dei colombi dalle città; l'obiettivo da raggiungere è il mantenimento in un numero tale da essere in equilibrio con l'ambiente urbano (circa 300/400 ind/km2).
Il Comune di Padova, con il Regolamento animali, ha stabilito una serie di regole necessarie per contenere uno sviluppo eccessivo della popolazione colombacea:
- divieto di somministrazione o abbandono volontario di cibo per i colombi;
- obbligo per i proprietari e responsabili degli stabili, di porre in essere quanto necessario per evitare l'insediamento e la nidificazione dei colombi, nel rispetto del benessere degli animali.
- Il Comune censisce periodicamente il numero e la densità dei colombi;
- dove necessario, dota gli edifici comunali di dissuasori per evitare la posa e la nidificazione (es. reti, aghi);
- dal 2016, è in atto la somministrazione di mangime con antifecondativo in diversi punti del centro storico;
- nello stesso anno (2016) è stata installata, presso Porta Savonarola, una torre colombaia, che costituisce un sito di alimentazione controllata dei volatili essendo attrezzata, alla base, con un distributore di mangime che, nel periodo primavera/estate, viene caricato con prodotto medicato con antifecondativo. In secondo luogo, la torre, posizionata fuori dalle mura cittadine, diventa un sito di nidificazione preferenziale verso cui spostarsi da altri siti del centro.
L’insieme degli interventi posti in atto in questi anni hanno sicuramente condotto ad una diminuzione della densità numerica in centro storico. Da valori stimati nel corso di un primo censimento, eseguito nel 1994, pari a 1094/1531 individui/kmq, nel 2013 è stata valutata una presenza di 616 individui/kmq, comunque doppia della capacità portante del territorio.
Dal 2020, in collaborazione con l’Università di Padova, è in corso un nuovo censimento della popolazione.
Somministrazione di mangime antifecondativo: da marzo di ogni anno fino ad ottobre/novembre, tutte le mattine dei giorni feriali, in 12 siti del centro storico viene somministrato ai colombi mangime trattato con un antifecondativo, la Nicarbazina.
La somministrazione è per lo più manuale e, dopo l’alimentazione dei volatili, il mangime residuo, non consumato, vine completamente asportato.
Ad ogni somministrazione viene eseguita la conta degli individui che si alimentano; tale conteggio non può considerarsi un censimento ma, tuttavia, fornisce una prima valutazione dell’efficacia dell’intervento.
I siti attuali d’intervento sono: Porta Pontecorvo, piazza del Santo, Prato della Valle, piazza Duomo, piazza dei Signori, piazza delle Erbe, via Roma, piazza Cavour, Teatro Verdi, Specola, piazza Mazzini e piazza Portello.
I dati relativi all’anno 2020 sono riassunti nel grafico sottostante dal quale si nota una tendenza alla diminuzione degli individui.
Regolamento per la tutela degli animali del Comune di Padova - artt 32, 38, 39 (Deliberazione di Consiglio comunale n. 84 del 26/10/2010).
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