Gestione del verde pubblico in città
In un’epoca di profonde trasformazioni come quella attuale è in corso un processo di revisione dei criteri e delle metodologie gestionali del verde pubblico comunale e in disponibilità del Comune. La risorsa "verde" infatti sta evolvendo con nuovi e più complessi ruoli ed interazioni con gli ecosistemi e con l’attività dell’uomo.
Il verde orizzontale viene gestito secondo diverse modalità: appalti con ditte esterne, convenzioni con Associazioni, Società sportive, ecc., adozioni di aree verdi, sponsorizzazioni.
Gli uffici del Settore sono impegnati nelle diverse forme di gestione delle aree verdi, ognuno per la propria competenza, quali il coordinamento tecnico, la gestione amministrativa, la promozione e la comunicazione.
Lo strumento alla base della manutenzione delle aree verdi, che permette il monitoraggio di tutte le superfici e delle diverse forme di manutenzione, è rappresentato dal censimento informatizzato delle aree verdi pubbliche.
Ogni area è censita su base Gis, georeferenziata e con supporto aerofotogrammetrico (agg. 2007), identificata con un codice unico di riconoscimento, misurata e catalogata in funzione dei dati catastali e territoriali, della tipologia di area, del tipo di manutenzione, della gestione differenziata.
Il censimento viene costantemente aggiornato, ad opera del personale interno, in funzione delle nuove acquisizioni, delle alienazioni e delle variazioni di destinazione d'uso.
Il censimento costituisce la base per:
- conoscere e visualizzare immediatamente le superfici oggetto di intervento o di segnalazione da parte dell'utenza,
- avere a disposizione dati esatti di superficie per la pianificazione, la rendicontazione e le rilevazioni statistiche,
- condividere la conoscenza del patrimonio verde pubblico con la cittadinanza.
Attraverso la Mappa della città online è possibile conoscere la distribuzione del patrimonio verde presente a Padova.
L'ufficio Gestione verde pubblico gestisce diverse tipologie di aree verdi, che dipendono soprattutto dal tipo e dall'intensità di fruizione oltre che dalla dotazione di attrezzature:
- parchi gioco ed aree gioco,
- parchi e giardini,
- aree verdi di quartiere (aree verdi non attrezzate, aiuole, spartitraffico, parterres).
Esistono altre tipologie di verde che vengono seguite da specifici uffici:
- il verde degli impianti sportivi, con una gestione intensiva, regolata da specifiche convenzioni o collaborazioni con i gestori degli impianti sportivi,
- il verde dei giardini scolastici e degli edifici pubblici, con una gestione classica concentrata durante la frequentazione scolastica;
- le rotatorie stradali, con una gestione intensiva;
- le grandi aree, con una gestione seminaturale;
- il verde lineare, rappresentato dai cigli stradali, gli argini e le scarpate, con 2 - 3 interventi all'anno nel periodo vegetativo.
La gestione differenziata permette di finalizzare la distribuzione delle risorse a disposizione, per la manutenzione degli spazi verdi in relazione al loro uso e al principio della sostenibilità, contribuendo anche alla razionalizzazione dei costi di gestione.
Ciascun modello di gestione prevede specifici standard manutentivi, la cui applicazione è comunque dipendente dalle variazioni dei parametri climatici e biologici (andamento climatico stagionale, fitopatie, ecc.).
Nel territorio comunale vengono applicati tre modelli di gestione:
1. La gestione intensiva
Riguarda gli spazi verdi con un uso intensivo e/o con una forte valenza ornamentale: comprende quindi tutte le aree gioco ed i parchi gioco, i giardini storici, le aiuole delle piazze principali, le principali rotatorie sistemate a verde.
La gestione intensiva è attualmente affidata principalmente a cooperative sociali e prevede:
- manutenzione dei prati con 8 - 12 rasature dell'erba all'anno nel periodo vegetativo ordinariamente eseguite con macchine rasaerba, che triturano finemente i residui prima di lasciarli cadere a terra;
- spollonatura periodica degli alberi;
- manutenzione biennale di siepi ed arbusti;
- abbellimento floreale con specie annuali e perenni secondo specifici piani annuali.
Elenco completo delle aree verdi con manutenzione intensiva (file .pdf)
2. La gestione classica
Riguarda in generale i parchi e giardini attrezzati, le aree verdi di quartiere quali le aiuole, gli spartitraffico, i parterres, le aree verdi generiche. Vi sono compresi anche i giardini scolastici e le aree di pertinenza degli edifici pubblici.
La gestione classica è affidata a ditte appaltatrici e prevede:
- manutenzione dei prati con 5 - 7 rasature dell'erba all'anno nel periodo vegetativo ordinariamente eseguite con rilascio dei materiali vegetali di risulta (viene effettuata la raccolta nelle aree del quartiere 1 Centro);
- manutenzione annuale di siepi ed arbusti;
- spollonatura periodica degli alberi.
Esempi: il giardino della Siepe campestre, il parco dei Frassini, il giardino della Prateria, il giardino del Poeta, il parco dei Salici, il giardino dei Ciliegi, il giardino Vanzan, il giardino della scuola Papa Giovanni XXIII.
3. La gestione semi-naturale
Riguarda le aree estensive, i parchi fluviali, e i luoghi in cui in generale è possibile individuare una maggiore naturalità delle componenti biotiche.
La gestione semi-naturale prevede:
- manutenzione dei prati con 2 - 3 rasature dell'erba all'anno nel periodo vegetativo;
- sfalcio delle scarpate con 2 - 3 rasature dell'erba all'anno nel periodo vegetativo.
Esempi: i lungargini come il parco del lungargine Scaricatore, le scarpate arginali, le aree della Cittadella dello Sport.
Per verde indesiderato intendiamo l'insieme delle specie vegetali che crescono prevalentemente nelle connessioni delle pavimentazioni stradali e nelle superfici dei viali di parchi e giardini.
La crescita delle piante favorisce l'accumulo della sporcizia e produce, nel tempo, sconnessioni e danni alle pavimentazioni, con pericolo per l'incolumità dei fruitori. Al verde indesiderato appartiene anche un numeroso gruppo di specie che producono allergie e disturbi alla salute come avviene per l'Ambrosia, la Parietaria, ecc.
In gran parte delle città italiane il controllo del verde indesiderato viene effettuato utilizzando prodotti diserbanti specificatamente abilitati per l'impiego negli spazi urbani e predisposti per garantire il massimo rispetto dell'ambiente e della salute dell'uomo e degli animali. Come raccomandato dalle più recenti direttive europee in materia, anche a Padova è in corso un programma per la progressiva riduzione e per un attento impiego dei diserbanti.
In particolare, il Comune di Padova ha da tempo adottato le modalità previste dalla Deliberazione di Giunta regionale del 23/03/2006 che prevede l'adozione di una serie di misure atte a favorire il corretto uso di tali sostanze. In particolare viene disposto che gli operatori che eseguono gli interventi siano appositamente formati ed abilitati all'uso dei prodotti consentiti per lo specifico impiego e che la distribuzione avvenga con modalità ed attrezzature atte a produrre la minore dispersione nell'ambiente. La tecnica utilizzata permette inoltre la riduzione del quantitativo di principio attivo utilizzato.
L'attività di controllo del verde indesiderato è stata oggetto di un confronto con il prof. Giuseppe Zanin del dipartimento DAFNAE (Dipartimento Agronomia, Animali, Alimenti, Risorse Naturali ed Ambiente) dell'Università di Padova degli Studi di Padova; si è verificato che la strategia complessiva utilizzata è già di buon livello e coerente con l'etichetta del prodotto utilizzato. Sono stati proposti in ogni caso accorgimenti per l'esecuzione del servizio, da sottoporre all'attenzione dell'Amministrazione comunale, approfondimento.
L'obiettivo per il futuro consiste nella gestione sostenibile del verde pubblico con l'adozione di una manutenzione differenziata, attenta alle diverse componenti dell'ecosistema urbano. In particolare uno dei punti salienti è rappresentato dalla riduzione progressiva nell'impiego dei prodotti chimici per il controllo del verde indesiderato. Per questo ci si dovrà abituare sempre di più a tollerare la presenza di qualche ciuffo di erba ai piedi degli alberi o lungo i marciapiedi. Verranno avviate le sperimentazioni per l' utilizzo di sistemi alternativi, come il pirodiserbo (distruzione del verde indesiderato con il calore), ecc. e di nuove modalità che permettano di migliorare la gestione del verde.
I principali parchi e giardini della Città hanno un servizio di apertura e chiusura, con o senza custodia.
Questo servizio viene realizzato tramite appalti che attualmente sono in carico alle Cooperative Sociali.
Elenco dei parchi e giardini con servizio di apertura e chiusura
In alcuni parchi viene garantita anche la presenza di un custode, ma esistono anche altre forme di controllo, saltuarie o variabili nell'orario e nella periodicità, come l'adozioni di aree verdi (es. parco Morandi, parco di via della Madonnina), convenzioni (es. Parco Guizza Sant'Agostino, parco Fantasia, ecc.), collaborazioni con i nonni verdi e i progetti di lavoro di pubblica utilità.
La pulizia delle aree verdi viene gestita da AcegasApsAmga con una periodicità programmata in funzione della diverse tipologia di area verde. L'azienda incaricata del servizio esegue anche la raccolta delle foglie e la gestione del verde indesiderato lungo le strade e i marciapiedi.
La disinfestazione è gestita dal Settore Ambiente e Territorio.
Esistono aree urbane in cui la gestione degli alberi e del verde pubblico non è affidata al Comune, ma a enti diversi, principalmente per ragioni di competenza specifica in base alla natura del territorio o delle infrastrutture presenti.
AREE DEMANIALI LIMITROFE AI CORSI D'ACQUA
Le aree vicine ai corsi d'acqua, in particolare quelle lungo fiumi, torrenti o canali, sono considerate aree demaniali. La gestione di queste zone non rientra nelle competenze del Comune, bensì di enti specializzati come il Genio Civile e i Consorzi di Bonifica. Questi enti si occupano della manutenzione del verde e della sicurezza idraulica delle aree, in modo da prevenire rischi di esondazioni o altre problematiche idrogeologiche - approfondimento.
AREE ADIACENTI ALLE LINEE FERROVIARIE
Le aree che si trovano accanto alle linee ferroviarie sono di competenza di aziende del gruppo Ferrovie dello Stato (FS). La gestione di queste zone è strettamente legata alle esigenze di sicurezza delle infrastrutture ferroviarie e alla tutela delle persone che utilizzano il servizio ferroviario - approfondimento.
Riferimenti
Settore Verde, Parchi e Agricoltura Urbana