Henry Morgenthau
Biografia
Henry Morgenthau nacque il 26 aprile 1856 a Mannheim, nono figlio di una numerosa famiglia ebraica.
Il padre, Lazarus, era un ricco industriale del tabacco. Nel 1866 la famiglia lasciò la Germania per il fallimento causato dalle difficoltà di importazione ed esportazione del tabacco conseguenti alla guerra civile americana e si trasferì a New York.
Henry si laureò in legge alla Columbia e intraprese una brillante carriera di avvocato.
Legato al Partito Democratico, contribuì nel 1912 all’elezione del Presidente Woodrow Wilson, che nel 1913 lo nominò ambasciatore a Istanbul.
Morgenthau seppe crearsi un rapporto personale con i leaders dei Giovani Turchi, in particolare con il Ministro dell’Interno Talaat.
Di fronte ai massacri degli armeni avvenuti a Istanbul a fine aprile 1915 e alle notizie drammatiche delle violenze e delle brutali deportazioni e stragi della popolazione armena, confermate dai rapporti dei consolati americani di Trabzon, di Harput e di Aleppo, l’ambasciatore Morgenthau denunciò immediatamente alle autorità statunitensi come fosse in atto una persecuzione finalizzata allo sterminio dell’intera comunità armena, fornendo ampia e dettagliata documentazione.
Era la fine di giugno del 1915. Vani furono i suoi interventi presso le autorità turche (Talaat, Enver, Djemal) per arrestare il genocidio.
A luglio si recò di persona al Dipartimento di Stato di Washington per sollecitare un intervento diretto, ma il suo appello rimase inascoltato.
Lanciò appelli anche attraverso numerosi articoli sul New York Times, ma il momento storico politico non era favorevole.
Nel 1916 Morgenthau, amareggiato e deluso, fece rientro in patria, dove si dedicò a un’intensa attività a sostegno degli armeni sopravvissuti, sensibilizzando l’opinione pubblica e raccogliendo ingenti fondi.
Nel 1918 pubblicò un memoriale, La storia dell’ambasciatore Morgenthau, in cui analizzava con acutezza le metodologie messe in atto per operare lo sterminio sistematico di un’antica popolazione. In numerose conferenze denunciò anche come il metodo di deportazione e annientamento messo in atto contro gli armeni fosse esteso anche ad altre etnie, tra cui quelle di origine greca.
Il suo incessante impegno a favore degli armeni lo portò a battersi per la creazione della cosiddetta “Armenia di Wilson”, uno stato armeno nel cuore dell’Anatolia posto sotto la protezione degli Stati Uniti. Il progetto fu però bocciato dal Senato statunitense nel 1920.
Alla fine di quello stesso anno Wilson diede a Morgenthau l’incarico di provare a salvare ciò che restava dell’Armenia, ma ormai era troppo tardi.
Henry Morgenthau si è spento a New York il 25 novembre 1946.
La sua terra tombale è stata tumulata a Yerevan nel Muro della Memoria di Dzidzernagapert il 23 aprile 1999.
Nel 2010 Henry Morgenthau è stato inserito nel Giardino dei Giusti del Mondo di Padova e nel 2012 anche nel Bosco dei Giusti di Solaro (MI).