Jan Karski
Biografia
Jan Karski (il suo vero cognome è Kozielewski) nacque a Lodz il 24 aprile 1914. Ultimo di otto figli, nel 1931 andò a studiare diritto e scienze diplomatiche a Leopoli, completando la sua formazione in Germania, Svizzera e Gran Bretagna. Allo scoppio della guerra nel 1939, Karski, che era arruolato nell’esercito polacco come ufficiale di cavalleria, fu catturato dall’Armata Rossa e imprigionato in un campo di detenzione, dal quale riuscì a scappare due mesi dopo.
Rientrato in Polonia, si unì alla resistenza polacca (Armia Krajova) operando con lo pseudonimo di “Witold”. Grazie alla conoscenza delle lingue si adoperò come corriere tra il governo polacco in esilio a Londra e la resistenza polacca. Incaricato di stendere una relazione sulla situazione della Polonia occupata, nell’agosto del 1942, con grande rischio per la sua vita, entrò nel ghetto di Varsavia con l’appoggio di due leader ebrei, Leon Feiner e Adolf Berman, riuscendo a documentare il piano di sterminio degli ebrei polacchi perpetrato dai nazisti.
Nel settembre del 1942, indossando la divisa di una guardia estone, entrò nel ghetto di transito di Izbica, un piccolo villaggio a 40 Km da Lublino, dove erano ammassati gli ebrei provenienti dalla Germania, dall’Austria e dalla Cecoslovacchia, in attesa di essere smistati nei campi di sterminio di Sobibor e Belzec. Con queste testimonianze “dal vivo” si recò a Londra dando puntuale informazione ai governi polacco, inglese e americano sulla tragica situazione in Polonia e sul sistematico sterminio degli ebrei, sollecitando un’azione delle forze alleate occidentali. L’appello di Karski, però, rimase pressoché inascoltato. Si sospettò che la sua relazione fosse volutamente esagerata, ma dopo la liberazione dei campi di concentramento la verità si impose purtroppo in tutta la sua tragica evidenza.
Alla fine della guerra Jan Karski non volle rientrare in una Polonia ormai sotto il tallone sovietico e si trasferì negli Stati Uniti. Qui collaborò con l’Hoover Institution di Palo Alto, che raccoglieva documenti e testimonianze sulla tragedia della guerra, e dal 1947 al 1984 insegnò Scienze Politiche alla Georgetown University, divenendo cittadino americano nel 1954 (la cittadinanza polacca gli era stata nel frattempo revocata dal governo comunista polacco).
Nel 1982 Yad Vashem lo ha riconosciuto come Giusto tra le Nazioni e nel 1994 è stato nominato cittadino onorario di Israele. L’anno dopo fu insignito della medaglia dell’Aquila Bianca, la più antica e importante onorificenza polacca. Nel 1992 fu il primo Giusto ad essere inserito nel Garden of the Righteous della Adas Israel Congregation di Washington.
Si è spento a Washington il 13 luglio del 2000.
Nel 2010 è stato inserito nel Giardino dei Giusti del Mondo di Padova e l’anno successivo anche nel Giardino di Milano.
Il 29 maggio 2012 gli è stata conferita, postuma, la Medaglia presidenziale della libertà dal presidente degli Stati Uniti Barack Obama.
Il Parlamento polacco ha dichiarato il 2014 “Anno della commemorazione di Karski”.