Zura Karuhimbi
Biografia
Zura Karuhimbi è nata nel 1925 nel distretto di Gitarama, in Ruanda.
Durante il genocidio ruandese, noncurante delle minacce e dei rischi che lei stessa correva, ospitò nella sua casa molti ruandesi di etnia tutsi, sfamandoli e proteggendoli da morte certa ad opera delle milizie ruandesi Interahamwe.
Le testimonianze dei salvati sono molteplici, come quella di Wellars, che nel genocidio ha perso i quattro figli, e quella di un ragazzo che al tempo del genocidio era un bimbo di qualche mese, che Zura strappò dal dorso della mamma morta cui si era aggrappato. Zura ha chiamato il bimbo Emmanuel Bizimana ̶ Bizimana vuol dire “è Dio solo che sa” ̶ lo ha portato nella sua casa, lo ha sfamato comprando dei sacchetti di latte che legava al suo seno e da cui Emmanuel si nutriva.
Nel 2006 l’associazione Ibuka – memoria e giustizia, un’associazione che raggruppa i sopravvissuti del genocidio ruandese, ha consegnato dei certificati di merito e di riconoscimento a cinque persone che hanno salvato cittadini tutsi dal genocidio: tra loro c’è Zura Karuhimbi, che ne ha salvato almeno cento. Per la stessa ragione, Zura ha ricevuto dal governo di Paul Kagame una medaglia al valore.
Nel 2009 è stata inserita nel Giardino dei Giusti del Mondo di Padova e l’anno successivo è stata candidata al Premio Nobel per la Pace.
Zura Karuhimbi ci ha lasciato il 17 dicembre 2018 all’età di novantatré anni.