Ida Lenti Brunello
Biografia
Ida Brunello nacque a Monselice (Padova) nel 1920.
Fu assunta come bambinaia, all’età di quindici anni, presso una coppia di artisti ungheresi di origine ebraica, Kálmán Tóth e Yuzzi Galambos, che erano emigrati in Italia nel 1930 e che nel 1935 avevano già due figlie, Fiorenza e Lisetta, ed erano in attesa del terzo bambino, Alessandro. Ben presto tra Ida e i bimbi si creò un legame straordinario.
I coniugi Tóth non le dissero nulla sulla loro origine ebraica.
Dopo l’emanazione delle famigerate Leggi razziali (1938) e l’entrata in guerra dell’Italia (1940), Kálmán Tóth fece ritorno in patria per esplorare la possibilità di ritornare nel paese che la coppia aveva lasciato, mentre Yuzzi e i bimbi andarono ad abitare a Castiglion Fiorentino (Arezzo) e Ida li seguì. Kálmán fu costretto ad arruolarsi nell’esercito ungherese, ma per le sue precarie condizioni di salute fu ricoverato in un ospedale, dove nel giro di pochi mesi morì.
Dal 1942 la famiglia non seppe più nulla di lui.
Yuzzi, rimasta sola, lottò per mantenere i figli e sé stessa, ma nel 1943 si ammalò di cuore e morì a gennaio dell’anno successivo, non prima di raccomandare a Ida di prendersi cura dei figli, rivelandone l’identità ebraica e consegnandole a riprova un documento. Ida mantenne il segreto. In difficoltà economiche, portò in un primo tempo i bambini da sua madre Maddalena a Monselice (febbraio 1944), ma poi si decise a chiedere aiuto al podestà, Bruno Barbieri.
Con l’aiuto di alcune persone di gran cuore, come l’insegnante Silvia Vincenzina Turolla, don Aldo Pesavento, il medico Marcello Minorello e l’arciprete Mons. Luigi Gnata, i bambini furono accolti a Noventa Padovana nell’Orfanotrofio Sant’Antonio dei Frati del Santo di Padova.
Ida li andava a trovare regolarmente ogni domenica, perpetuando quel ruolo materno che aveva intrapreso con amore, responsabilità e devozione. Alla fine della guerra si mise in contatto con la Brigata Ebraica che cercava di reperire in tutta Italia gli ebrei orfani. Uno dei soldati, Shlomo (Sever) Rovitz, soldato dell’esercito britannico, ricorda quel giorno del 1945 quando Ida si presentò al campo assieme ai tre ragazzini.
Dopo aver verificato il suo racconto, rimase estremamente colpito dal coraggio dimostrato dalla giovane. Ida Brunello non volle lasciare i bambini finché non fu sicura che fossero saliti a bordo della nave Meteora che partiva da Napoli alla volta della Palestina.
Il 24 febbraio 1993 Yad Vashem l’ha riconosciuta Giusta tra le Nazioni.
Nel 1998 fu invitata a Gerusalemme dallo Stato d’Israele come componente di una delegazione di cinquanta Giusti tra le Nazioni provenienti da vari paesi, giunti per le celebrazioni del 50° anniversario dello Stato d’Israele. In quella circostanza, sotto gli occhi di Alessandro (Zvi Yanai), Fiorenza (Yehudith Adler) e Lisetta (Miriam Lizeti Colombi) Ida Lenti Brunello ebbe l’altissimo onore di deporre l’omaggio floreale al Memoriale dello Yad Vashem, dove presso la Tenda della Rimembranza, arde la fiamma perenne in ricordo dei milioni di ebrei caduti vittime della Shoah.
Ida Lenti Brunello è morta a Torino nel 2008.
Nel 2010 è stata inserita nel Giardino dei Giusti del Mondo di Padova.
Monselice, la sua città natale, le ha dedicato una lastra di bronzo realizzata dall’artista Luigi Masin che la rappresenta insieme ai tre bambini di cui si è presa cura.