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Comunicato stampa: furto della bandiera del Pride
18/06/20
Tipo notizia
Comunicati stampa
Ultimo aggiornamento: 20/07/2020
Nella notte tra il 17 e il 18 giugno è stata rubata la bandiera arcobaleno del Pride, che sventolava alla Gran Guardia su iniziativa del Comune di Padova e delle realtà Lgbtqia+.
"Sono dispiaciuta e arrabbiata - commenta l’assessora Marta Nalin - perché quella bandiera è il simbolo di una città libera, accogliente e inclusiva. La Padova che lo scorso anno sfilava in massa in occasione del Pride era ieri rappresentata da un gruppo di persone che, insieme, hanno sistemato quella bandiera e il cartellone che ne racconta la storia e il valore, in un luogo simbolico della città. Per tutte e tutti noi, quel simbolo è un bene comune.
Faccio un appello alla restituzione della bandiera, nella speranza che si sia trattato di un gesto stupido e non di un’azione deliberatamente ostile, comunque priva di coraggio, per cercare di cancellare il nostro messaggio di unione e valorizzazione delle diversità.
Questa ipotesi, purtroppo, ci stupirebbe poco perché siamo consapevoli che la questione dell’identità di genere e dell’orientamento sessuale è ancora un tema fortemente divisivo e su cui spesso vengono esercitate forme di violenza di vario tipo.
Se la bandiera non venisse restituita daremo mandato alla Polizia Locale, che è già stata avvisata, di visionare le telecamere della zona per individuare i responsabili del furto. L’intento, ancora una volta, non è punitivo ma vogliamo poter rivedere la bandiera arcobaleno sventolare alla Gran Guardia per questo giugno, mese del Pride".
"Sono dispiaciuta e arrabbiata - commenta l’assessora Marta Nalin - perché quella bandiera è il simbolo di una città libera, accogliente e inclusiva. La Padova che lo scorso anno sfilava in massa in occasione del Pride era ieri rappresentata da un gruppo di persone che, insieme, hanno sistemato quella bandiera e il cartellone che ne racconta la storia e il valore, in un luogo simbolico della città. Per tutte e tutti noi, quel simbolo è un bene comune.
Faccio un appello alla restituzione della bandiera, nella speranza che si sia trattato di un gesto stupido e non di un’azione deliberatamente ostile, comunque priva di coraggio, per cercare di cancellare il nostro messaggio di unione e valorizzazione delle diversità.
Questa ipotesi, purtroppo, ci stupirebbe poco perché siamo consapevoli che la questione dell’identità di genere e dell’orientamento sessuale è ancora un tema fortemente divisivo e su cui spesso vengono esercitate forme di violenza di vario tipo.
Se la bandiera non venisse restituita daremo mandato alla Polizia Locale, che è già stata avvisata, di visionare le telecamere della zona per individuare i responsabili del furto. L’intento, ancora una volta, non è punitivo ma vogliamo poter rivedere la bandiera arcobaleno sventolare alla Gran Guardia per questo giugno, mese del Pride".