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Comunicato stampa: presentata la convenzione tra Fondazione Cariparo e il Comune di Padova per il sostegno alle iniziative culturali in città
03/07/20
Tipo notizia
Comunicati stampa
Ultimo aggiornamento: 07/08/2020
Il presidente Muraro: "Uno sforzo a sostegno della cultura ma anche dei lavoratori di un settore tra i più colpiti dalla crisi".
L’assessore Colasio: "Un sostegno fondamentale senza il quale non avremmo potuto avviare moltissime iniziative di grande impatto culturale e turistico per la città".
L’assessore Colasio: "Un sostegno fondamentale senza il quale non avremmo potuto avviare moltissime iniziative di grande impatto culturale e turistico per la città".
E’ stata presentata la convenzione tra Fondazione Cariparo e Comune di Padova per il sostegno alle iniziative culturali in città. Hanno partecipato alla presentazione il presidente di Fondazione Cariparo Gilberto Muraro e l’assessore alla cultura Andrea Colasio, affiancato dalla capo Settore Federica Franzoso.
In sala una folta rappresentanza degli operatori culturali, delle associazioni e delle organizzazioni che realizzano i principali eventi culturali in città in collaborazione con l’Amministrazione.
L'assessore Andrea Colasio ha sottolineato l’importanza del sostegno della Fondazione nella situazione di emergenza in cui anche il Comune si trova.
"Partiamo da un dato di fatto - ha spiegato l’assessore Colasio - il Comune di Padova ha il bilancio disastrato a causa del Covid e finché il Governo non provvederà al rifinanziamento dello squilibrio, il deficit rimane attorno ai 27-30 milioni.
L’Amministrazione, in questa situazione non è in grado di dare dei contributi. Nella nostra città, da molti anni abbiamo avviato una strategia che prevede che le politiche della cultura ruotino prevalentemente attorno ad un principio di sussidiarietà, per cui negli anni si sono qualificate e selezionate delle attività culturali che oramai hanno una storia consolidata e che vedono protagoniste realtà associative del territorio che in collaborazione con il Comune svolgono una funzione strategica di implementazione delle politiche della cultura.
Io avevo già comunicato ai principali protagonisti delle politiche culturali cittadine che probabilmente noi quest’anno avremmo dichiarato forfait. La Fondazione in questi mesi ha svolto un lavoro fondamentale di sostegno alle politiche sociali, questo era il giusto obiettivo prioritario. Nell’ultimo mese c’è stato uno scambio di riflessioni e considerazioni tra me, il Sindaco e il Presidente di Fondazione e devo dire che, con un'azione davvero meritoria, la Fondazione ha ritenuto di fare un'azione eccezionale, in un contesto che non lo avrebbe permesso, erogando risorse a iniziative culturali che pur meritorie e importanti venivano dopo l’esigenza sociale.
"Partiamo da un dato di fatto - ha spiegato l’assessore Colasio - il Comune di Padova ha il bilancio disastrato a causa del Covid e finché il Governo non provvederà al rifinanziamento dello squilibrio, il deficit rimane attorno ai 27-30 milioni.
L’Amministrazione, in questa situazione non è in grado di dare dei contributi. Nella nostra città, da molti anni abbiamo avviato una strategia che prevede che le politiche della cultura ruotino prevalentemente attorno ad un principio di sussidiarietà, per cui negli anni si sono qualificate e selezionate delle attività culturali che oramai hanno una storia consolidata e che vedono protagoniste realtà associative del territorio che in collaborazione con il Comune svolgono una funzione strategica di implementazione delle politiche della cultura.
Io avevo già comunicato ai principali protagonisti delle politiche culturali cittadine che probabilmente noi quest’anno avremmo dichiarato forfait. La Fondazione in questi mesi ha svolto un lavoro fondamentale di sostegno alle politiche sociali, questo era il giusto obiettivo prioritario. Nell’ultimo mese c’è stato uno scambio di riflessioni e considerazioni tra me, il Sindaco e il Presidente di Fondazione e devo dire che, con un'azione davvero meritoria, la Fondazione ha ritenuto di fare un'azione eccezionale, in un contesto che non lo avrebbe permesso, erogando risorse a iniziative culturali che pur meritorie e importanti venivano dopo l’esigenza sociale.
Con uno sforzo incredibile la Fondazione ha voluto dare un segnale, con questa decisione di fare un investimento importante, che ci permette di mettere in moto molte iniziative culturali in questo secondo semestre dell’anno, a partire dall’Estate Carrarese.
Un insieme di eventi e iniziative che, oltre a fungere da attrattore turistico, svolgono il ruolo di offerta culturale di qualità per la nostra città, la nostra provincia e in molti casi, per tutta la regione. Senza questo sostegno della Fondazione noi ci saremmo dovuti rivedere il prossimo anno.
Padova c’è, le politiche culturali ripartono, lo faranno in formato un po' ridotto perché le risorse sono un po' minori rispetto a quelle ordinarie che avevamo, ma grazie alla Fondazione, che ringrazio di cuore, abbiamo evitato il collasso".
Un insieme di eventi e iniziative che, oltre a fungere da attrattore turistico, svolgono il ruolo di offerta culturale di qualità per la nostra città, la nostra provincia e in molti casi, per tutta la regione. Senza questo sostegno della Fondazione noi ci saremmo dovuti rivedere il prossimo anno.
Padova c’è, le politiche culturali ripartono, lo faranno in formato un po' ridotto perché le risorse sono un po' minori rispetto a quelle ordinarie che avevamo, ma grazie alla Fondazione, che ringrazio di cuore, abbiamo evitato il collasso".
Il presidente di Fondazione Cariparo Gilberto Muraro da parte sua ha sottolineato il grande impegno svolto da Fondazione in questi mesi e la necessità di prestare attenzione anche al mondo della cultura anche per ragioni economiche e non solo per il valore intrinseco del settore. "Ci siamo posti molto seriamente la domanda su come agire - ha detto il presidente Muraro - perché da un lato è imprescindibile il dovere di mantenere e mettere a disposizione delle future generazioni questo patrimonio che siamo chiamati a gestire e dall’altro lato ci rendiamo conto che non possiamo sottrarci al dovere di aiutare il territorio in questo frangente drammatico.
Il Consiglio generale e il Consiglio di Amministrazione hanno deciso di spendere di più rispetto a quanto la situazione borsistica avrebbe consigliato per "dare una mano" al territorio. Lo abbiamo potuto fare perché abbiamo un fondo di stabilizzazione delle erogazioni che ce lo consente. Abbiamo aumentato le erogazioni in generale privilegiando le spese dirette a fronteggiare l’emergenza sanitaria e sociale creata dal Coronavirus, con un totale di 20 milioni destinati all’emergenza sanitaria, economica e sociale generata dalla pandemia, di cui 14 per l’emergenza come spese alimentari e di primo intervento e 6 milioni per il rilancio.
Con 20 milioni già impegnati così si fa fatica poi a fare ulteriori erogazioni nella normalità, ma abbiamo fatto uno sforzo ulteriore perché crediamo che dopo l’emergenza sia giusto puntare sul lavoro.
All’interno di questo discorso una attenzione particolare la merita la cultura, perché non è soltanto un elemento che dà coesione, identità, speranza, ma anche perché è forse il settore più colpito a livello professionale, un settore dove c’è molto precariato e contratti a termine, ed è certamente uno degli ambiti che ha più sofferto. Quindi sia per motivi ideali, rispetto alla cultura, ma anche come sostegno economico ai lavoratori tra i più colpiti, ci siamo sentiti in dovere di fare la nostra parte su questo fronte.
Su questa base abbiamo deciso un’erogazione al Comune di 728.000 euro a fronte di una richiesta di 890.000 che incontra quindi quasi la totalità della domanda sul fronte culturale.
Il Consiglio generale e il Consiglio di Amministrazione hanno deciso di spendere di più rispetto a quanto la situazione borsistica avrebbe consigliato per "dare una mano" al territorio. Lo abbiamo potuto fare perché abbiamo un fondo di stabilizzazione delle erogazioni che ce lo consente. Abbiamo aumentato le erogazioni in generale privilegiando le spese dirette a fronteggiare l’emergenza sanitaria e sociale creata dal Coronavirus, con un totale di 20 milioni destinati all’emergenza sanitaria, economica e sociale generata dalla pandemia, di cui 14 per l’emergenza come spese alimentari e di primo intervento e 6 milioni per il rilancio.
Con 20 milioni già impegnati così si fa fatica poi a fare ulteriori erogazioni nella normalità, ma abbiamo fatto uno sforzo ulteriore perché crediamo che dopo l’emergenza sia giusto puntare sul lavoro.
All’interno di questo discorso una attenzione particolare la merita la cultura, perché non è soltanto un elemento che dà coesione, identità, speranza, ma anche perché è forse il settore più colpito a livello professionale, un settore dove c’è molto precariato e contratti a termine, ed è certamente uno degli ambiti che ha più sofferto. Quindi sia per motivi ideali, rispetto alla cultura, ma anche come sostegno economico ai lavoratori tra i più colpiti, ci siamo sentiti in dovere di fare la nostra parte su questo fronte.
Su questa base abbiamo deciso un’erogazione al Comune di 728.000 euro a fronte di una richiesta di 890.000 che incontra quindi quasi la totalità della domanda sul fronte culturale.
Guardo con grande piacere alla capacità del Comune di tornare alla normalità il prima possibile, e il programma culturale che abbiamo sostenuto supera davvero le più rosee speranze. Mai avrei pensato qualche settimana fa che il Comune riuscisse a tenere il fronte delle manifestazioni in maniera quasi totale, e a presentarsi con un programma di attività che risente in maniera limitata della situazione che stiamo vivendo. Questo ci rallegra molto e ci dà speranza. La cultura ci indica la direzione e ci dà gioia di vivere, è giusto cominciare da qua".
Sono numerosi i progetti che saranno realizzati dal Comune in collaborazione con le varie realtà del territorio e che godranno del sostegno economico di Fondazione Cariparo: tra questi il Castello Festival che parte nei prossimi giorni, ma anche la rassegna itinerante di spettacoli GirovagArte, il Portello River Festival, Sugar Pulp, la rassegna Arti Inferiori, il Festival di fotografia Photo Open Up, il Festival Jazz la Rassegna di danza e un omaggio al professor Pinton fondatore della scuola orafa padovana, riconosciuta ormai a livello internazionale.