Comunicato stampa: emergenza siccità, necessaria un'analisi delle acque
Dopo diverse segnalazioni e confronti avvenuti anche con gli operatori incaricati di procedere al recupero dei pesci vivi e delle carcasse, nei quali si è evidenziato il pericolo di contaminazione derivante dalla presenza di scarichi nei canali ormai prosciugati nelle zone del centro storico di Padova, il Comune di Padova ha fatto formale richiesta ad Arpav di effettuare le analisi sulla qualità delle acque e sulla carica batterica presente nei canali.
I prelievi delle acque si stanno svolgendo in queste ore, alla presenza della Polizia Locale.
Sono state richieste analisi urgenti delle acque nella zona tra il Parco Treves e Pontecorvo, nei pressi di via Belludi e in Riviera Ruzzante nei pressi della Questura.
Assieme ad Arpav verranno anche valutati ulteriori punti di prelievo se necessario.
Il Comune di Padova si sta coordinando anche con il Dipartimento di prevenzione dell'Ulss 6, il quale non solo farà le opportune valutazioni sulla base dei risultati di Arpav, ma potrà dare ulteriori indicazioni o eventuali suggerimenti sulle azioni da intraprendere, come ad esempio disposizioni atte a prevenire rischi potenziali per la salute. Il Comune ha anche chiesto al Dipartimento di prevenzione dell'Ulss 6 di voler indicare trattamenti particolari che possano diminuire il forte odore presente nei canali, derivante anche dalla putrefazione dei pesci.
L’Assessore all’ambiente sottolinea: “Da giorni è ormai chiaro che questa prolungata situazione di estrema siccità rischia di portare con sé problemi di carattere biologico. Abbiamo deciso di procedere chiedendo la collaborazione di Arpav e Ulss 6 perché vogliamo avere chiara la situazione ed eventualmente procedere con ulteriori azioni specifiche a tutela della salute dei cittadini. Le acque ormai sono stagnanti in quasi tutti i canali della città e tra gli scarichi e le carcasse dei pesci potremmo trovare una carica batterica molto alta. Non escludiamo di dover ricorrere ad un’ordinanza specifica nel caso i risultati delle analisi non siano buoni”.