Comunicato stampa: "Insurrezioni". Pratiche artistiche contemporanee. Le vetrine dei negozi sfitti del palazzo ex Inps su piazza Insurrezione e via Verdi diventano spazi espositivi per giovani artisti
Dall'1 agosto, le dodici vetrine degli spazi sfitti dell’ex Palazzo Inps su piazza Insurrezione e via Verdi, ospiteranno gli interventi di giovani artisti e artiste locali e nazionali, che daranno nuovo volto alle superfici vetrate a lungo silenti. L’obiettivo è duplice: offrire a questi artisti e alle loro opere una importante visibilità in una zona centralissima della città, e contemporaneamente arricchire con un intervento culturale ed artistico di sapore contemporaneo due porticati monumentali che connotano in modo significativo il grande edificio, inaugurato ben 85 anni fa, progettato dall’architetto Gino Peressutti.
Il progetto è frutto dell’impegno dell’Ufficio Progetto Giovani, attraverso la sua area Creatività, che da sempre lavora in un’ottica di sostegno alla ricerca e promozione per artisti under 35. Con “Insurrezioni” prosegue nel solco già tracciato, che vede le pratiche artistiche contemporanee relazionarsi al territorio, operando per risignificare e riqualificare spazi e aree urbane in ombra o sottoutilizzate. L’iniziativa si inserisce sulla linea di azioni già avviate da Progetto Giovani a partire dal 2012 e consolidate negli anni, tutt’ora attive nell’area di piazza De Gasperi al civico 13 con il progetto “MAC – Studi d’artista”. Gli spazi “Ex Inps” possono diventare un ulteriore luogo di contaminazione in cui i linguaggi del contemporaneo si mescolano e si aprono alla città, dimostrando la capacità degli artisti di offrire nuove prospettive e nuovi sguardi sui territori e i contesti che abitiamo.
Il progetto è stato reso possibile dalla collaborazione tra il Settore Gabinetto del Sindaco del Comune di Padova, la proprietà dell’edificio, la Direzione regionale del demanio e la Direzione provinciale dell’Inps.
L’esposizione
L’iniziativa prende il via con il progetto fotografico “Florilegium” di Francesco Berti, anticipando il ciclo di interventi di artisti e artiste under 35 che si succederanno nei prossimi mesi. Attraverso il progetto “Florilegium“, il fotografo padovano indaga con la sua ricerca le forme del limite, delle zone marginali e della bellezza, muovendosi nell’esplorazione intima delle forme vive tra corpo e natura. In “Florilegium“, l’occhio clinico del naturalista diviene contemplativo, complice il progressivo avvicinamento; ritratti in cui il fiore prende il posto dell’elemento umano, pervasi da una luce che sembra omaggiare le nature morte della pittura fiamminga del Seicento. La mostra rimane visibile sulle vetrine del palazzo per i prossimi mesi.