Agenda 21 locale
La Conferenza Onu su ambiente e sviluppo di Rio de Janeiro nel 1992 ha sancito l'Agenda 21: il programma per lo sviluppo sostenibile per il 21° secolo.
E' un documento di natura programmatica e operativa per favorire lo sviluppo sostenibile che costituisce la realizzazione su scala locale degli impegni assunti a Rio.
Il Capitolo 28 è dedicato a quegli aspetti dello sviluppo sostenibile che riguardano il livello locale; riconosce un ruolo decisivo alle comunità locali nell'attuazione dello sviluppo sostenibile, tenuto conto che oltre il 45% della popolazione vive in contesti locali.
"…dal momento che molti dei problemi e delle strategie delineate in Agenda 21 hanno origine dalle attività locali, la partecipazione e la cooperazione delle autorità locali sarà fattore determinante nel perseguimento degli obiettivi di Agenda 21."
"Le amministrazioni locali gestiscono i settori economico, sociale e ambientale, sovrintendono i processi di pianificazione, elaborano le politiche e fissano le regole in campo ambientale e collaborano nell'attuazione delle politiche ambientali, nazionali e regionali. Rappresentano il punto di governo più vicino ai cittadini, svolgono un ruolo fondamentale nel sensibilizzare e rispondere alla cittadinanza, per promuovere lo sviluppo sostenibile".
"Ogni autorità locale dovrebbe dialogare con i cittadini, le organizzazioni locali e le imprese ad adottare una propria Agenda 21 Locale. Attraverso la consultazione e la costruzione del dialogo le autorità locali dovrebbero apprendere ed acquisire dalla comunità locale e dal settore economico le informazioni necessarie per formulare migliori strategie".
Tutto ciò è in perfetto accordo con il concetto di Agenda 21 locale così come definito dall'International concil for local environmental initiatives (Iclei): "Agenda 21 locale è un processo multisettoriale e partecipativo per realizzare gli obiettivi dell'Agenda 21 a livello locale, attraverso la definizione e attuazione di un Piano strategico di lungo termine che affronta le prioritarie problematiche di sviluppo sostenibile a livello locale".
In sintesi, l'Agenda 21 locale è il mandato alle autorità locali per tradurre operativamente a livello locale il programma Agenda 21 dell'Onu per il 21° secolo. Essa costituisce un processo partecipato in ambito comunale per giungere ad un consenso tra tutti i settori e attori della comunità locale e per elaborare un Piano di azione di lungo termine, verso la sostenibilità ambientale, sociale ed economica.
Si può quindi affermare che se l'Agenda 21 rappresenta lo strumento per attuare i contenuti dello sviluppo sostenibile, le Agende 21 locali rappresentano la struttura attraverso la quale gli obiettivi globali sono tradotti in azioni locali.
L'Agenda 21 locale è un processo complesso, ancora non codificato e difficilmente codificabile, data la complessità dei problemi affrontati e le diverse priorità da fare interagire.
E' un percorso che nasce da una scelta volontaria dell'ente, attraverso il quale individuare e condividere obiettivi di sostenibilità locale da tradurre in azioni concrete che consentano di conseguire gli obiettivi assunti con il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati (mondo economico, cittadini singoli, associazioni non profit….)
Il risultato atteso, oltre alla redazione del Piano d'azione locale, sarà l'avvio di un percorso di confronto con l'obiettivo di migliorare la sostenibilità della comunità locale, dove azioni promosse e attivate dall'amministrazione pubblica si affiancano ad azioni e programmi avviati su base volontaria dagli attori sociali.
Il progetto "Association sustainable communities" delle Nazioni unite individua cinque principi di base per favorire la partecipazione della comunità al processo:
- coinvolgere nella consultazione non solo gruppi costituiti;
- non conferire al processo un carattere antagonista;
- far intervenire nelle consultazioni mediatori esterni;
- incoraggiare l'apporto di nuovi gruppi;
- rispecchiare gli interessi e le priorità locali.
AGENDA: perché nell'agenda si annotano le cose da fare,
21: corrisponde al nuovo secolo, appena iniziato, nel quale si realizzeranno gli impegni presi e la azioni individuate,
LOCALE: l'agenda viene definita nel contesto circoscritto - territorio e partecipanti.
Sequenza temporale del processo di Agenda 21 locale
Le diverse esperienze realizzate nel nostro Paese negli ultimi anni cominciano a costituire una base dalla quale si possono trarre delle proposte metodologiche a cui attingere per realizzare la propria Agenda 21.
Il processo di A21L risulta quindi essere costituito da una serie di iniziative e diverse fasi, a ciascuna delle quali corrispondono azioni precise.
Attivazione del processo |
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Informazione e coinvolgimento dei cittadini |
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Costituzione del forum |
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Predisposizione del quadro diagnostico |
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Piano d'azione locale |
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Adozione del Piano d'azione locale |
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Monitoraggio, valutazione e feedback |
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E' un'analisi territoriale che fotografa lo stato dell'ambiente di un determinato territorio.
Nasce dalla necessità di avere la percezione dei problemi ambientali dei cittadini. Si compone di un'analisi socio-economica, dove si analizzano le tendenze dello sviluppo dell'area, e di una analisi delle risorse ambientali (le pressioni che esse subiscono, le sorgenti e i ricettori, le aree di rischio).
Tutti i dati raccolti vengono analizzati sulla base di una serie di indicatori di qualità ambientale ed economica.
E' uno strumento pensato e costruito per permettere a tutti, singoli cittadini, operatori sociali ed economici, amministratori e decisori politici di rendersi conto dello stato di salute della città. E' lo strumento di lavoro del forum (vedi paragrafo "Forum"). Non dà soluzioni, ma fornisce argomenti e dati per la discussione.
Il forum costituisce la sede di confronto tra gli stakeholders e i poteri a livello locale per poter definire uno scenario di sviluppo sostenibile.
Il forum ha il compito principale di rappresentare gli interessi dell'intera comunità nelle diverse fasi del processo di A21L: definizione, attuazione, valutazione e revisione delle politiche di sostenibilità (Piano d'azione locale).
Ha inoltre il compito di diffondere informazioni e di promuovere il coinvolgimento di tutta la cittadinanza.
Con il Piano d'azione locale l'amministrazione e gli stakeholders si impegnano, ciascuno secondo la propria competenza, a realizzare una serie di azioni secondo obiettivi quantificati e tempi definiti.
Le fasi di lavoro del forum hanno usato il percorso classico di un processo di Agenda 21 locale proposto dai principali network internazionali, come l'International council for local environmental initiative (Iclei), la Compagnia europea delle città sostenibile e dalle linee guida Anpa per le Agende 21 locali.
METODOLOGIA EASW
Il forum segue spesso la metodologia European awarness scenario workshop (Easw). E' una metodologia di partecipazione individuata dallUnione europea, che consente di promuovere il dibattito e la partecipazione, stimolando la partecipazione democratica nelle scelte legate al miglioramento delle condizioni di vita nelle comunità
Dal punto di vista applicativo l'Easw consiste nella predisposizione di un workshop dove siano rappresentati tutti gli stakeholders chiamati a definire un programma/processo per la sostenibilità economica, sociale e ambientale del proprio territorio, rispondendo a domande quali:
- come risolvere i problemi esistenti?
- Chi e principalmente responsabile della loro soluzione?
Tale metodologia prevede il supporto di facilitatori che indirizzano la discussione in modo ordinato, sequenziale e strutturato per i diversi argomenti in esame, con lo scopo di individuare obiettivi concreti e creando i presupposti per lo sviluppo di scenari futuri e la proposta di idee (azioni) per la loro realizzazione.
E' il risultato di una strategia complessiva di sviluppo locale sostenibile di medio-lungo periodo, coordinata, partecipata e condivisa nel processo di Agenda 21 locale.
E' una combinazione di politiche, strumenti, progetti, azioni ed iniziative presentate in un documento unico, nel quale tutti gli attori si assumono l'impegno di realizzare alcune attività (azioni).
Questo documento finale viene approvato dal forum e ratificato a livello politico, diventa quindi un vero e proprio Piano d'azione per la sostenibilità locale.
Sono i membri del forum e devono rappresentare nel modo più completo possibile i diversi gruppi di interesse locale.
Ogni comunità locale creerà il proprio gruppo di stakeholders che dipenderà dai caratteri specifici dell'area interessata.
La "Guida per l'applicazione dell'Agenda 21 in Italia" dell'Anpa propone la lista degli stakeholders che dovrebbero essere rappresentati. Tale lista rappresenta un riferimento per la costituzione degli attori del forum, anche se non esaustiva:
- autorità locale:
consiglieri dei diversi raggruppamenti politici
funzionari dell'amministrazione
consulenti - popolazione locale:
comitati civici e di quartiere, associazioni, operatori del volontariato
rappresentanze delle minoranze etniche, dai disabili e dei gruppi svantaggiati
organizzazioni sindacali e Ong - agenzie governative nazionali e centri di ricerca:
agenzie per la protezione dell'ambiente
università
centri di ricerca pubblici e privati - associazioni per la difesa della natura e operatori del mondo economico:
associazioni ambientaliste
imprenditori
commercianti
camere di commercio
società pubbliche e private che forniscono servizi ambientali
associazioni di categoria - altri partecipanti:
in ogni comunità possono essere individuati altri partecipanti sulla base dell'analisi della propria realtà sociale.
Per realizzare quanto previsto in Agenda 21, numerosi governi hanno definito dei piani per lo sviluppo sostenibile a livello nazionale, adottando le azioni sulla base delle specifiche condizioni e problematiche ambientali e sociali esistenti nei singoli paesi.
L'ultimo appuntamento di verifica e monitoraggio sullo stato di avanzamento dell'Agenda 21 a livello mondiale è stato la Conferenza Onu "Rio + 10" sullo sviluppo sostenibile, tenutasi ad agosto 2002 a Johannesburg in Sud Africa.
A livello europeo gli obiettivi dell'Agenda21 sono stati introdotti nei documenti politici e di programmazione nei paesi membri dell'Unione europea.
Il V programma d'azione ambientale 1993-2000 "Verso uno sviluppo sostenibile" riconosce la necessità di sviluppare approcci per perseguire lo sviluppo sostenibile.
Il VI Programma "Ambiente 2010 il nostro futuro, la nostra scelta" sottolinea l'importanza di nuove forme di partecipazione dei cittadini, di imprese e di giovani locali anche attraverso processi di Agende 21 locali.
In base all'appuntamento di "Rio + 10" la Commissione europea ha elaborato una comunicazione al Consiglio e al Parlamento europeo dal titolo "Dieci anni dopo Rio": prepararsi al vertice mondiale sullo sviluppo sostenibile del 2002" nella quale sono riportate le priorità dell'Ue per la sostenibilità.
Nel 1994 si è costituita la campagna europea delle città sostenibili, che ha come scopo principale la promozione e la diffusione delle Agende 21 locali nelle città europee, proponendosi come luogo privilegiato per lo scambio di informazioni, esperienze, idee e per la ricerca di partners transnazionali per l'avvio di progetti e gemellaggi.
Tale campagna inoltre ha istituito il premio europeo delle città sostenibili, una propria newsletter ed un sito web: sustainable-cities
In Italia l'attivazione concreta di processi di Agenda 21 locale è abbastanza recente.
L'approvazione del "Piano nazionale per lo sviluppo sostenibile in attuazione dell'Agenda 21" è del 1993 , ma solo nel 1998, con l'approvazione del "Nuovo programma per la protezione dell'ambiente", l'Agenda21, con l'indicazione di programmi e strumenti ufficiali, trova un significativo impulso.
Nel 1999 si costituisce a Ferrara il "Coordinamento nazionale" Agende 21 locali al quale aderiscono, ad inizio 2002, circa 300 amministrazioni locali e organismi privati.
Il Coordinamento nazionale è stato promosso volontariamente da alcuni enti pubblici sulla base della necessità di coordinamento e confronto tra enti coinvolti in processi di Agenda 21.
Obiettivi del Coordinamento: promuovere processi di Agenda 21 locale, favorire lo scambio di informazioni, monitorare, diffondere e valorizzare le esperienze.
Agenda 21 locale è un fenomeno principalmente presente nelle regioni del Nord, che per prime si sono attivate a sperimentare processi per uno sviluppo sostenibile.
Riferimenti
Ufficio Agenda 21 - Informambiente - Settore Ambiente e Territorio - Comune di Padova