Benedetto e Isabella De Beni
Benedetto De Beni nacque nel 1903 a Costermano, in provincia di Verona.
Laureato in ingegneria, allo scoppio della seconda guerra mondiale fu richiamato alle armi come capitano di artiglieria da montagna. Nel 1942 si trovava con il contingente italiano a Voroshilovgrad, in Ucraina. Il 17 luglio di quello stesso anno i tedeschi arrivarono in città e gli ebrei di Voroshilovgrad furono registrati dalle autorità naziste. Tra loro c’erano due pianiste, le sorelle Sara e Rachel Turok, che furono costrette dalle SS a prestare servizio in un gruppo di lavoro che aveva il compito di ripulire un cinema danneggiato dai bombardamenti.
All’interno del cinema Sara trovò un vecchio pianoforte e iniziò a suonare alcuni brani, tra cui Santa Lucia, una delle canzoni napoletane più note. Nelle vicinanze si trovava la base di stazionamento dell’unità dei soldati italiani che, attirati dalla melodia familiare, si avvicinarono alle macerie del cinema e fecero la conoscenza delle due ragazze, cui offrirono la possibilità di rifugiarsi in caserma in caso di pericolo. Quando il 10 dicembre del 1942 iniziarono le deportazioni, le due sorelle chiesero asilo presso la caserma. Sara e Rachel iniziarono così a lavorare nella cucina del campo italiano e seguirono l’unità dei soldati fino alla linea del fronte. Nel 1943, per condurle in salvo, i militari fecero salire Sara e Rachel sul primo convoglio che rientrava in Italia. Il capitano De Beni consegnò alle sorelle Turok una lettera per sua moglie, Isabella Cittadini, a cui affidava la loro protezione. Sara e Rachel, arrivate a Udine, fecero recapitare la lettera del capitano De Beni alla signora Isabella che allora si trovava a Gromo, in Val Seriana, in provincia di Bergamo. Prontamente Isabella inviò alle ragazze il denaro necessario per raggiungere la sua casa dove le ospitò per oltre due anni. Benedetto De Beni, rimasto in Ucraina con il contingente italiano, dopo l’8 settembre 1943 si rifiutò di entrare nell’esercito repubblicano e di proseguire la guerra al fianco dei nazisti. Fu deportato in un campo di concentramento tedesco dal quale riuscì a salvarsi e a ritornare a casa a guerra finita. Nel frattempo, Sara e Rachel Turok erano già rientrate in Ucraina. Benedetto De Beni si è spento a Seriate, in provincia di Bergamo, il 26 gennaio 1966. Trent’anni dopo, l’8 settembre 1996, Yad Vashem gli conferì il riconoscimento postumo di Giusto tra le Nazioni, che fu ritirato dal figlio Berardo. Alla cerimonia era presente Rachel Turok. Il 4 giugno del 2010 il Comune di Calcinate, in provincia di Bergamo, ha dedicato a Benedetto De Beni un albero nel Giardino dei Giusti del paese. Nel 2013 Benedetto De Beni e Isabella Cittadini sono stati inseriti nel Giardino dei Giusti del Mondo di Padova. Nel suo paese natale, il 7 settembre del 2014, in occasione nel 35º Anniversario di fondazione della locale sezione dell’Associazione nazionale alpini, gli è stata dedicata una lapide.
Il 28 aprile del 2018 anche il Giardino dei Giusti di Bergamo ha accolto Benedetto De Beni tra i suoi giusti.