Il Medioevo
Se, nonostante la caduta dell'Impero Romano, Padova era riuscita a mantenere la solida rete di relazioni commerciali che le consentivano di avere un'economia fiorente e una vita tranquilla, le ripetute invasioni e le alluvioni, risultato di una crescente trascuratezza verso le opere pubbliche, ne provocarono il quasi completo spopolamento e la fuga verso Monselice, più sicura per la sua posizione soprelevata, e verso Venezia, protetta dalla laguna.
Dopo due secoli bui, sul finire dell'VIII secolo il dominio relativamente stabile dei Franchi di Carlo Magno permette al Vescovo Tricidio di costruire la prima cattedrale. Fin da questo periodo i Benedettini cominciano a consolidare la loro presenza in provincia, dove istituiscono monasteri e si dedicano, alla bonifica e alla canalizzazione di una gran parte del territorio tra Adige e Brenta, risalendo poi fino alla Pedemontana. Nella loro opera riescono anche a recuperare la centuriazione romana e lungo i canali costruiscono mulini dando nuovo impulso non solo alle attività agricole, ma anche ad attività artigianali, a commerci e scambi. Questo rifiorire dell'economia porta anche alla riurbanizzazione della città.
Aumenta progressivamente il potere temporale attribuito ai Vescovi, ma famiglie di origine franca o tedesca, i Camposampiero, gli Este, i Da Romano, i Da Carrara, allargano la loro influenza e il loro controllo diretto di territori della provincia. Si sta evidenziando la divisione tra Guelfi (papalisti) e Ghibellini (imperiali) che porterà addirittura alla presenza in città di due vescovi, uno per ogni fazione, e che darà origine, nel tempo, alle lotte intestine che caratterizzano l'Età Comunale.
Tutto il Medioevo è però costellato di eventi drammatici e dove non riesce ad infierire l'Uomo, agisce la Natura. Oltre a sistematiche inondazioni, tenute via via sotto controllo dall'opera benedettina, un'ennesima razzia è questa volta perpetrata nell'899 dagli Ungari , che incendiano anche la Cattedrale e l'Archivio di Santa Giustina. Nel 1004 un terremoto distrugge gran parte della città, e, nel gennaio del 1117, uno ancora più terribile fa crollare i palazzi appena ricostruiti e molte opere pubbliche, tra cui l'antica Basilica di Santa Giustina e, nuovamente, la Cattedrale. Nel 1174 un incendio devasta oltre 2600 abitazioni dal Duomo a San Nicolò a S. Andrea al Cantón del Gallo.
Nonostante questo Padova riesce a costituirsi Comune con 17 consoli eletti semestralmente, ad unirsi alla Lega Lombarda prima e alla Lega di Verona poi, combattendo con il Papa contro Federico Barbarossa, a ritornare alleata dell'Impero con Marsilio da Padova prima e con i Da Romano poi, a costruirsi un Palazzo Comunale e il Palazzo della Ragione dove si riunisce il Consiglio.