Lida Basso Frisini
Lida Basso Frisini nacque a Pescia, in provincia di Pistoia, il primo ottobre 1919.
Durante la seconda guerra mondiale ospitò in casa sua a Lunata, in provincia di Lucca, un gruppo di ebrei, che costituiva una parte consistente di quanti erano scappati dalla Francia meridionale in seguito all’armistizio dell’8 settembre 1943. Dopo la caduta del Fascismo, il 25 luglio 1943, il governo Badoglio aveva avviato un progressivo disimpegno delle forze armate italiane dalla Francia fino all’ordine, dato il 15 agosto del 1943, di completa evacuazione. La Quarta Armata che occupava le regioni meridionali francesi comprese tra il confine alpino, il Rodano e la costa mediterranea, da tempo proteggeva la popolazione ebraica e al suo rientro in Italia fu seguita da molti ebrei. Il 10 settembre i tedeschi occuparono l’Italia e iniziò la persecuzione degli ebrei nel nostro paese.
In casa di Lida furono accolti per un anno, da settembre 1943 a settembre 1944, dodici membri della famiglia Gabbai, mentre altri otto ebrei trovarono rifugio presso altre famiglie della piana di Lucca grazie al suo interessamento. Lida organizzò la raccolta di cibo in favore dei suoi protetti rivolgendosi a famiglie private e al convento dei Padri Carmelitani di Capannori, e organizzò la prima parte della fuga in Svizzera di cinque dei rifugiati con l’aiuto di due partigiani, Michele Lombardi e Roberto Bartolozzi. Inoltre, stando alla testimonianza di Carlo Gabrielli Rosi, presidente dell’associazione toscana Volontari della Libertà di Lucca, Lida Basso Frisini si adoperò anche per l’assistenza a Maurizio Sardas nascosto a Borgonuovo di Pescia.
Nel 1978 Yad Vashem conferì a Lida Basso Frisini il riconoscimento di Giusta tra le Nazioni. Nel maggio del 2007 il Comune di Pescia le attribuì la cittadinanza onoraria. Pochi mesi dopo, nel luglio del 2007, si è spenta a Livorno. Nel 2013 la signora Lida è stata inserita nel Giardino dei Giusti del Mondo di Padova.