Progetto "Valorizziamo i canali cittadini" - anni 2019/2020
"Valorizziamo i canali cittadini" è un progetto di pubblica utilità per la manutenzione ordinaria e continuativa del verde pubblico lungo i canali cittadini, attraverso un approccio integrato che considera contemporaneamente aspetti ambientali, culturali e socio-economici.
Gli interventi, realizzati manualmente con strumenti a basso impatto ambientale come decespugliatori, roncole e cesoie, coinvolgono alcuni tratti di canali urbani non raggiungibili da terra e prevedono:
- l'asportazione dei rifiuti dalle rive e dall'alveo;
- gli sfalci e la gestione selettiva della vegetazione spondale con l'eliminazione della vegetazione infestante e alloctona dannosa in favore di quella autoctona e tipica degli ambienti acquatici;
- l’asportazione dei legnami caduti naturalmente o lasciati da lavorazioni precedenti sia in argine che in alveo e la rimozione della vegetazione dai manufatti idraulici e dalle mura medioevali adiacenti i canali.
Buona parte di tali attività è svolta utilizzando apposite barche a fondo piatto.
L’iniziativa è il frutto della collaborazione tra Comune di Padova, cooperativa Piovego, associazione Amissi del Piovego, Dipartimento di Ingegneria industriale dell’Università di Padova (gruppo di ricerca Lasa - Laboratorio di analisi dei sistemi ambientali) e si avvale del sostegno del Fondo straordinario di solidarietà per il lavoro della Fondazione Cariparo.
Fasi ed obiettivi del progetto
Il progetto ha preso il via nel giugno 2018, con una prima edizione di sei mesi, ed è stato in seguito rinnovato, visto il successo dell’iniziativa in termini di risultati raggiunti sia esecutivi che sociali, per altri 12 mesi, dall'1 agosto 2019 al 31 luglio 2020.
L’ultima fase del progetto è dedicata al taglio sperimentale delle piante acquatiche che crescono sul fondale del canale Piovego, per limitarne la proliferazione nel tratto di Ponte Molino ed evitare il conseguente ristagno sia di rifiuti flottanti che di resti organici maleodoranti.
La particolarità dell’operazione è data dal fatto che tali attività sono state svolte a mano da operatori dotati di falce e stivali. Questo modo di operare è infatti l'unico possibile per due ragioni: in primo luogo, la scarsa profondità del canale che in questa zona ostacola l'utilizzo di attrezzature più performanti come, per esempio, imbarcazioni dotate di barra falciante meccanizzata, in secondo luogo, l'ingente quantitativo di vegetazione acquatica, che deve essere sfalciata con gradualità per evitare che si formino accumuli di biomasse vegetali in grado di ostacolare il deflusso delle acque.
Visti i limiti del contesto ambientale, questo tipo di intervento manutentivo, ormai caduto in disuso, resta tuttavia l'unico in grado di contrastare l'attuale emergenza causata dalla iperproliferazione delle piante acquatiche. Lavorare a mano, inoltre, permette di agire con maggior rispetto per la biodiversità dei canali.
"Valorizziamo i canali cittadini" si avvale come manodopera di disoccupati italiani e di immigrati recenti presenti sul territorio del Comune di Padova.
Viene data così, a persone in situazione di disagio sociale e/o economico, la possibilità di compiere concreti passi in avanti verso una vera integrazione, basata sul lavoro, attraverso l'accesso a un’occupazione che garantisca un reddito dignitoso, una formazione costante e l'acquisizione di una professionalità.
L'approccio integrato del progetto ha dunque come obiettivi, oltre alla creazione di posti di lavoro per residenti in situazione di disagio socio-economico, il miglioramento della qualità ambientale dei canali e delle aree ripariali.
La cura delle vie d'acqua consente infatti una maggiore fruibilità delle aree da parte di residenti e turisti, la creazione di collaborazioni attive tra amministrazioni locali, enti di gestione del territorio e portatori di interesse e la salvaguardia del patrimonio storico-culturale legato alle vie d'acqua cittadine e alle mura medioevali.
Interventi realizzati
Finora sono stati 16 i siti interessati dagli interventi (dati aggiornati al 31/03/2020).
TRATTO |
BIOMASSA RACCOLTA (m3) |
RIFIUTI RACCOLTI (m3) |
Presa Canale Alicorno (Tronco Maestro) |
4,5 |
0,30 |
Bastione Alicorno - Ex Scuola Madonna di Lourdes |
174 |
8 |
Dalla passarella ciclopedonale di via Goito al Ponte Saracinesca |
23 | 0,75 |
Da Ponte Saracinesca a Ponte Paleocapa |
52,5 |
0,80 |
Specola |
10,5 |
0,30 |
Canale San Michele |
71,5 |
1,70 |
Briglia di Sant’Agostino |
14 |
0,05 |
Da Ponte del Carmine a Ponte delle Grade del Carmine |
24 | 1,5 |
Area Monumento Libeskind |
2,5 | 0,8 |
Porta Portello |
1 | 1,2 |
Golena San Massimo |
2 | 2 |
Ponte delle Grade di San Massimo |
20 | 0,6 |
Inceneritore |
10 | 0,9 |
Da Ponte dei Cavai a Ponte delle Torricelle |
2,3 | |
Da Golena San Massimo a Ponte Molino |
3,1 | |
Passeggiata del Carmine |
2,5 |