Oddo Stocco e le famiglie di San Zenone degli Ezzelini
Oddo Stocco nacque a Caerano San Marco in provincia di Treviso il 30 giugno 1892.
Sesto di sette figli di una coppia piccolo borghese, seguì la sua vocazione e studiò per diventare sacerdote dai Padri Cavanis di Possagno e dai Salesiani a Mogliano Veneto.
Nel 1912 entrò nel Seminario di Treviso, dove fu ordinato sacerdote il 7 aprile 1917.
Dopo alcune esperienze come cappellano in varie parrocchie della diocesi di Treviso, nel 1923 divenne parroco di Pederobba e nel 1931 il vescovo Andrea Giacinto Longhin lo nominò arciprete di San Zenone degli Ezzelini.
Attivo nelle opere parrocchiali, durante la seconda guerra mondiale curò soprattutto la corrispondenza con i soldati al fronte.
Tra il settembre 1943 e la fine della guerra salvò, con l’aiuto di numerose famiglie, 53 ebrei, proteggendo anche i suoi parrocchiani dalle ritorsioni nazifasciste.
Solo dopo più di 50 anni dalla sua morte, avvenuta a San Zenone degli Ezzelini il 4 agosto 1958, furono rese note le sue azioni in favore dei perseguitati grazie alle testimonianze di diversi salvati ancora viventi a Venezia, Genova, e altri di Toronto e Sydney. Bastava la sua parola perché un contadino, incurante delle gravissime conseguenze a cui esponeva se stesso e la sua famiglia, aprisse le porte della sua casa per dare ospitalità e un nascondiglio ai profughi. In tal modo gli ebrei che si rivolgevano a lui poterono evitare le persecuzioni, la deportazione e la morte.
Pur nelle difficoltà economiche di quei giorni, mons. Oddo Stocco, i suoi cappellani, le autorità comunali e le famiglie di San Zenone degli Ezzelini si prodigarono per dare rifugio e assistenza ai perseguitati. Cinquantatré furono le persone di fede ebraica salvate in questo modo.
In seguito, negli anni in cui operò a Salzano, dal 1949 al 1958, fece affidamento su uno degli ebrei che salvò dalla persecuzione, l’ing. Giovanni Geschmay, padrone del Feltrificio Veneto di Marghera, per poter trovare un lavoro a padri di famiglia della comunità di Salzano.
Nel 1947 don Oddo Stocco fu nominato da Pio XII suo Cameriere segreto soprannumerario.
Il primo dicembre 2010 Yad Vashem l’ha proclamato Giusto tra le Nazioni. Analogo riconoscimento è stato concesso a due famiglie, quella di Alfonso Gazzola (1908-1998) e Pierina Lessio (1921-2017) e quella di Ida Mozzachiodi in Colbertaldo (1886-1965).
Dal 2012 Oddo Stocco e le famiglie di San Zenone degli Ezzelini sono ricordati nel Giardino dei Giusti del Mondo di Padova.
A Mons. Oddo Stocco è stata dedicata una via nei paesi di Salzano e San Zenone degli Ezzelini.
Gli elenchi delle persone e delle famiglie salvate sono scaricabili dalla sezione "Documenti", a destra di questa pagina.
A queste famiglie vanno aggiunti gli alloggi disabitati messi a disposizione da proprietari la cui identità è in corso di identificazione. La rete di assistenza predisposta dal paese di San Zenone degli Ezzelini, allo stato attuale delle conoscenze, comprende il Podestà, Francesco di Rovero, il segretario comunale Italo Laghi e l’ufficiale di anagrafe Gaspare Zonta, che nelle rispettive funzioni si attivarono per fornire documenti di copertura ai perseguitati.