Responsabilità dei propri consumi e diritto all'acqua
Nella prima area del progetto “Diritti umani e pace dalle scuole alla città” gli studenti sono stati invitati ad approfondire il legame esistente fra i consumi quotidiani e i diritti umani.
I percorsi compiuti a scuola hanno portato i ragazzi a riflettere sull’acqua come bene collettivo, come diritto che deve essere garantito a tutti.
Si è ragionato sugli sprechi e sugli usi poco attenti di una risorsa che si comprende essere tanto più preziosa quanto più si prende coscienza che essa non è illimitata.
I ragazzi si sono posti delle domande:
- quanto conta l’acqua nei conflitti mondiali?
- che rapporto c’è tra la guerra per l’acqua e la povertà?
- quanta acqua si spreca e quali sono i piccoli accorgimenti utili a risparmiarla?
Sono stati inoltre prodotti dai ragazzi dei lavori, all'interno di laboratori, che hanno affrontato una riflessione a più ampio raggio sui consumi e il consumismo; su quanto siamo condizionati a comperare ciò che ci viene suggerito dal mercato e sulle implicazioni dei nostri acquisti sul pianeta.
L'obiettivo che ci si è posti è stato la presa di coscienza della dimensione politica di ogni acquisito e la conoscenza di “altri” mercati, più giusti, di logiche economiche solidali, di merci prodotte in condizioni di rispetto dei diritti dei lavoratori e dell’ambiente.
Sezioni dei lavori
TESTI
> L’acqua come speranza - poesie
> Responsabili dei propri consumi e diritto all’acqua - frasi scelte
CARTELLONI
Immagini
OPERE IN CONCORSO
> Opere dell’Ist Selvatico
> Opere Ist Valle II D
> Opere Ist Valle V C
VIDEO E FILE MULTIMEDIALI
> L’acqua - Ist. Da Vinci
> Lavoro sull’acqua - Ist Cornaro