Comunicato stampa: letteratura, musica, giornalismo a Padova, le mille forme del pensiero per la Fiera delle parole 2018
Comprendere i grandi processi che stanno cambiando il mondo, indagare i temi che interessano il nostro quotidiano, offrire un punto di vista non ordinario sulle nostre passioni, sulle nostre paure. Capire che cosa accade in un contesto dove le intelligenze algoritmiche rendono ancor più centrale la necessità di donne e uomini capaci di pensiero autonomo. Il tutto nello spirito di comunità e condivisione che da tredici anni rende il Festival un appuntamento atteso, amato, partecipato. La Fiera delle parole torna a Padova con questo spirito – sempre uguale, sempre differente – con un calendario ricco di occasioni di incontro che entra nel vivo dal 2 al 7 ottobre, come sempre dalle sedi più rappresentative di Padova. La Fiera delle parole è promossa dal Comune di Padova e organizzata da Cuore di carta Eventi con il patrocinio e il contributo dell’Università degli Studi di Padova. Gli appuntamenti – tutti gratuiti – sono costantemente aggiornati sul sito lafieradelleparole.it.
«La Fiera delle parole – sottolinea il sindaco di Padova Sergio Giordani – è oramai uno degli appuntamenti culturali principali della nostra città, ed anche quest’anno catalizzerà l’interesse di decine di migliaia di persone, padovani e turisti, con moltissimi eventi ed incontri di grande interesse. La “contaminazione” del linguaggio della letteratura con quelli della musica, del teatro e quest’anno anche della fotografia e del cinema ci offre interessanti chiavi di lettura per comprendere la complessità del mondo contemporaneo. Ringrazio Bruna Coscia e tutti gli attori istituzionali che hanno collaborato alla riuscita di questo bellissimo Festival, Università, Diocesi, Fondazione Cassa di Risparmio, Camera di Commercio e Dmo. Fare squadra funziona e permette di realizzare progetti complessi e ambiziosi per la città».
«Sono particolarmente contento di questa edizione della Fiera delle parole – sottolinea l’assessore alla cultura Andrea Colasio - che una volta di più si conferma essere contemporaneamente grande appuntamento popolare e luogo di riflessione che aiuta a comprendere i grandi mutamenti della società contemporanea. Lo fa dialogando direttamente con alcuni tra i più importanti intellettuali e artisti italiani e stranieri e spaziando tra linguaggi ed esperienze diverse. Per questo il Comune ha scelto anche quest’anno di sostenere concretamente questo grande spazio di confronto culturale».
«Padova torna ad aprire le porte – sottolinea Bruna Coscia, direttrice artistica del Festival – e si prepara a partecipare alla grande festa che, da sempre, non è soltanto un susseguirsi di volti e di presentazioni. Perché la Fiera delle parole è un fatto di comunità, un momento di crescita condivisa, una palestra di partecipazione. Sono certa che anche quest’anno potremo contare sull’affetto e sulla presenza di decine di migliaia di persone».
Ospiti internazionali: da Bob Wilson a Jumpa Lahiri
Tanti gli ospiti internazionali che arriveranno a Padova per la tredicesima edizione del Festival. A partire dal mito del palcoscenico Bob Wilson, che sarà ospite dell’Aula Magna del Bo venerdì 5 ottobre alle 10:30 per condividere – in un appuntamento a cura dell’Università – il racconto della sua esperienza di regista e drammaturgo statunitense, ma in realtà di artista a tutto tondo: basti pensare che, per esempio, nel 1993 vinse il Leone d'Oro alla Biennale d'Arte di Venezia con un'opera di scultura. Sempre venerdì, alle ore 17:30 l’Aula Magna del Bo ospita il premio Pulitzer Jhumpa Lahiri, che discuterà del suo "Dove mi trovo" (Guanda) con il direttore di Scuola Holden Martino Gozzi. Si tratta del primo romanzo di Jhumpa Lahiri scritto in italiano, con il desiderio di oltrepassare un confine e di innestarsi in una nuova lingua letteraria, andando sempre più al largo.
La Fiera delle parole porta a Padova anche la voce del poeta, scrittore e saggista marocchino Tahar Ben Jelloun, conosciuto nel mondo per i suoi scritti sull’immigrazione e il razzismo (pubblicato in Italia da La nave di Teseo), che incontrerà il pubblico – in una conversazione con Cristina Battocletti – mercoledì 3 ottobre alle 19:00 nella Sala della Ragione. Sabato 6 ottobre alle 17:30 in aula Nievo riflettori sul più clamoroso esordio negli ultimi anni della narrativa Usa: Lisa Halliday racconterà – con Martino Gozzi – il suo "Asimmetria" (Feltrinelli), un romanzo di cui Zadie Smith ha scritto: «L’ho amato, ammirato e invidiato. È una meraviglia». Ritorna in città anche una delle voci più fresche della narrativa francese, il premio Goncourt Alexandre Postel, che porta in anteprima italiana il suo nuovo romanzo "Théodore e Dorothée" (Minimum Fax), giovedì 4 ottobre alle 18:30 al Centro Culturale Altinate/San Gaetano.
Grandi ritorni e nuovi incontri
Tanti i grandi ritorni alla Fiera delle parole, un festival che da sempre ha dimostrato la capacità di creare una rete di autori e artisti che hanno fatto di Padova un appuntamento fisso, proprio per la singolare alchimia che negli anni si è creata con la città. E, come ogni anno, questa rete si allarga con tanti nuovi nomi. Martedì 2 ottobre alle 18:30 a Palazzo della Ragione, Marco Paolini torna a Padova assieme a Gianfranco Bettin per raccontare, assieme a Paolo di Paolo, "Le avventure di Numero Primo" (Einaudi), uno strano bambino, che irrompe nella vita di Ettore, fotoreporter di guerra che a quasi sessant'anni si ritrova a fargli da padre. Un filo di ricordi intreccia l’incontro con Dacia Maraini, che domenica 7 ottobre alle 16:00 al Palazzo della Ragione presenta con Marcello Fois "La mia famiglia", racconto ispirato al documentario "Haiku on a Plum Tree" di Mujah Maraini Melehi. Valerio Massimo Manfredi porta sabato 6 ottobre nell’Aula Magna del Bo il suo nuovo romanzo "Quinto comandamento" (Mondadori), la storia – basata su eventi reali – di un sacerdote riuscito a sfuggire ai sicari assoldati dalle multinazionali contro cui si è messo per fermare la distruzione della foresta amazzonica e dei suoi popoli. Torna a Padova anche Mario Tozzi, a Palazzo della Ragione sabato 6 ottobre alle 11:00 con "L’Italia intatta" (Mondadori), viaggio nei luoghi italiani non alterati dagli uomini e fermi nel tempo: un mosaico di straordinaria bellezza. Tornano anche gli appuntamenti dedicati a bambini, ragazzi e studenti delle scuole superiori: per loro tanti momenti "su misura".
Le grandi firme del giornalismo
Testimoni ed interpreti di un presente in costante evoluzione, i giornalisti hanno sempre contribuito a fare della Fiera delle parole un luogo in cui soffermarsi ad osservare fenomeni, trasformazioni, emergenze, conquiste. Anche quest’anno, in tanti hanno accettato l’invito del festival. A partire da Lilli Gruber, che incontrerà il pubblico sabato 6 ottobre alle 19:00 a Palazzo della Ragione: un ritorno gradito quanto atteso, quello della giornalista volto di Otto e mezzo su La7. Il direttore del Corriere della Sera Luciano Fontana sarà a Padova per dialogare con Gherardo Colombo di "Democrazia" venerdì 5 ottobre alle 21:00, sempre a Palazzo della Ragione. Si confronteranno invece su "Il futuro dell’informazione" martedì 2 ottobre alle 17:00 in Salone il direttore de La Stampa Maurizio Molinari e quello de Il Mattino di Padova Paolo Possamai. Alan Friedman porta a Palazzo della Ragione giovedì 4 ottobre alle 21:00 "Dieci cose da sapere sull’economia italiana prima che sia troppo tardi" (Newton Compton), in un appuntamento promosso in collaborazione con Il Mese della formazione di Niuko Innovation & Knowledge. L’inviato di Repubblica Carlo Bonini racconta i retroscena dell’inchiesta su un enorme giro di evasione fiscale internazionale costata la vita alla giornalista Daphne Caruana Galizia con "L’isola degli sciacalli" (Feltrinelli), venerdì 5 ottobre in Aula Nievo.
Psiche e filosofia per interpretare l’oggi
Come ogni anno, la Fiera delle parole apre le proprie porte a filosofi, sociologi, storici, indagatori della psiche e a tutti coloro che, attraverso lo studio e la divulgazione, ci aiutano a trovare chiavi interpretative per la nostra vita quotidiana. Un appuntamento che sta particolarmente a cuore all’organizzazione è quello realizzato con gli Operatori carcerari volontari al carcere Due Palazzi mercoledì 13 ottobre alle 13:30: il teologo Vito Mancuso e il filosofo Umberto Curi dialogheranno su "Abbi il coraggio di pensare". Nello stesso giorno, alle 21:00 a Palazzo della Ragione, Vito Mancuso racconterà "Il bisogno di pensare" (Garzanti) con intermezzi musicali al flauto traverso di Mario Folena. Si intitola "Politica e storia. Guardare il passato per capire il presente" il confronto di giovedì 4 ottobre alle 16:00 a Palazzo della Ragione, con Marco Almagisti, llvo Diamanti, Valentine Lomellini, Angelo Panebianco. A seguire, alle 17:30 Umberto Galimberti terrà la sua lectio magistralis sulla scorta de "La parola ai giovani" (Feltrinelli).
Il 5 ottobre alle 17:30, sempre a Palazzo della Ragione, Massimo Cacciari si confronterà con Umberto Curi su "Il coraggio di pensare" (Loescher). A seguire, alle ore 19:00, un atteso ritorno per l’affezionato pubblico della Fiera delle parole: quello di Massimo Recalcati con "I tabù del mondo" (Einaudi): una ricerca che parte dall’apparente perdita di confini del nostro tempo. Sabato 6 ottobre Vittorino Andreoli sarà protagonista a Palazzo della Ragione alle 16:00 con "Homo Stupidus Stupidus" (Feltrinelli), un invito a «scongiurare l'agonia in cui sta scivolando la nostra civiltà». Domenica 7 ottobre alle 17:30 a Palazzo della Ragione Paolo Crepet porta "Passione" (Mondadori), in anteprima nazionale.
La musica tra parole ed emozioni
La Fiera delle parole propone anche in questa tredicesima edizione appuntamenti con il mondo della musica e del cinema. Non mancano gli amici più cari del festival, come I Solisti Veneti che renderanno omaggio al fondatore e storico direttore Claudio Scimone nel corso dell’inaugurazione martedì 2 ottobre alle 16:30 a Palazzo della Ragione. Appuntamento con Francesco Guccini sabato 6 ottobre alle 21:00 a Palazzo della Ragione: il programma della serata, con Gabriella Fenocchio e Massimo Cirri, ha un titolo laconico quanto promettente: "Canzoni". Torna anche Roberto Vecchioni, protagonista della serata finale domenica 7 ottobre alle 21:00 a Palazzo della Ragione, con la chitarra di Massimo Germini.
Arrivano a Padova anche Federico Zampaglione dei Tiromancino con il suo nuovo disco (venerdì 5 ottobre alle 16:00 a Palazzo della Ragione), Brunori Sas per un appuntamento fra parole e musica (sabato 6 ottobre alle 18:30 alla Sala dei Giganti) e Francesco Tricarico, alle 18:30 di domenica 7 ottobre nell’Auditorium del Centro Altinate/San Gaetano. Da non perdere l’appuntamento – domenica 7 ottobre alle 11:00 nella Sala dei Giganti del Liviano – con Mario Brunello e Giovanni Bietti. E promette emozioni lo spettacolo che Neri Marcorè ha progettato appositamente per la Fiera delle parole: "Cantautori, gente di parola" va in scena martedì 2 ottobre alle 21:00 a Palazzo della Ragione. Domenica 7 ottobre alle 17:00 al Centro Culturale Altinate/San Gaetano appuntamento con Sergio Staino, Maria Rita Parsi e Alessio Lega per "Multifilter. Mito e memoria del papà nella canzone".