Comunicato stampa: mostra "Pagine in luce"
In collaborazione con l’Assessorato alla cultura, la casa editrice Nova Charta, con sedi nella Città del Santo e Venezia, presenta per la prima volta al grande pubblico il suo progetto di salvaguardia del patrimonio librario “Salviamo un Codice”, attraverso la mostra “Pagine in luce” allestita da Andrea Burroni nella Sala Greca del Pedrocchi.
L’inaugurazione si terrà venerdì 12 ottobre alle 18.30 presso l’adiacente Sala Rossini con la partecipazione di Andrea Colasio, assessore alla cultura del Comune di Padova, Vittoria de Buzzaccarini, editore, Leonardo Granata, Università di Padova, Davide Banzato, già direttore dei Musei Civici e Biblioteche di Padova, Vincenza Donvito, Biblioteca civica di Padova, Andrea Burroni, interior designer.
Tra le opere esposte in facsimile: il Codice Sforza di Ludovico il Moro (XVI secolo), il Diario di viaggio di Vincenzo Scamozzi (inizio XVII secolo), il Taccuino di Gaspar van Wittel con gli studi per rendere navigabile il Tevere (XVII secolo) e un interessante manoscritto medicale della fine del XIV secolo che tratta della cura del fuoco (cauterizzazione) Libro de’ Cauteri, attribuito al medico patavino Bartolomeo Squarcialupi.
In mostra, inoltre, la collana completa dei Quaderni di Restauro, che comprende Manoscritto Martini n. 5 (ottateuco etiopico), 2007; Per giusta causa, a cura di Daniela Savoia, 2008; Carte scoperte, a cura di Leonardo Granata, 2009; Appunti di viaggio, a cura di Maria Elisa Avagnina, 2009; Sul biondo Tevere, a cura di Marco Guardo, 2011; Splendore Marciano, a cura di Maria Letizia Sebastiani e Paolo Crisostomi, 2012; Angeliche armonie, a cura di Alberto Fanton, 2011; Un libro per le domenicane, a cura di Massimo Medica, 2011; In corpore sano, a cura di Giorgio Zanchin, 2012; Da Venezia alla Terrasanta, a cura di Giovanna Lazzi, 2013; Le note del ricordo, a cura di Emilio Sala, 2015; Pagine di scuola, a cura di Giovanni Saccani, 2016.
Per l’Assessore alla cultura: “Il valore aggiunto del progetto ‘Salviamo un codice’ consiste nella capacità del promotore di mettere in atto con gli istituti detentori dei manoscritti feconde modalità di collaborazione. Un’azienda privata, Nova Charta, ha offerto risorse agli istituti pubblici nel condiviso, comune e superiore intento di contribuire alla salvaguardia di alcuni esemplari dal vastissimo patrimonio manoscritto che si custodisce nelle biblioteche italiane e di assicurarne e amplificarne la conoscenza. Sarà così anche per il restauro dello splendido Isolario della Biblioteca Civica di Padova (CM 289), manoscritto doviziosamente miniato del XV secolo. Rivolgo quindi a Vittoria de Buzzaccarini un vivo ringraziamento per l’impegno, la dedizione e la generosità dimostrati nel sostenere il progetto”.
Dal canto suo Vittoria de Buzzaccarini sottolinea: “Ringrazio l’Amministrazione per la straordinaria possibilità di poter presentare per la prima volta nella mia città il progetto più sentito della casa editrice che dirigo oramai da molti anni. Salviamo un Codice nel 2017, in coincidenza con l’anniversario dei trecento anni dalla donazione dell’isola di San Lazzaro agli Armeni da parte della Serenissima, e con il centenario dell’eccidio del 1915, ha restaurato il manoscritto Vite dei Padri, Varkh Harants , xv-xvi secolo, di cui è in via di pubblicazione il commentario con la presentazione della scrittrice di origini armene Antonia Arslan. Mentre per il prossimo anno ha programmato due interventi, uno relativo a un antico manoscritto persiano conservato alla Fondazione Cini, e l’altro attinente all’Isolario Egeo della Biblioteca Civica di Padova. Mi auguro che sempre più persone, intellettuali, giornalisti, imprenditori, professionisti e addetti ai lavori, si appassionino a questa missione”.
La mostra resterà aperta fino al 28 ottobre 2018.