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Comunicato stampa: il nuovo Piano degli interventi, grandi professionisti al servizio della città
11/12/19
Tipo notizia
Comunicati stampa
Ultimo aggiornamento: 26/12/2019
Aperte le buste della gara per la redazione del nuovo Piano degli interventi della città di Padova, strumento urbanistico fondamentale per pianificare l’evoluzione del territorio.
Il soggetto che si aggiudicherà la gara dovrà redigere il Piano entro la fine del 2020, tenendo conto delle linee guida per la redazione approvate dalla Giunta nel luglio scorso.
La necessità della redazione di un nuovo Piano degli interventi deriva dalla norma regionale 14/2017 sul consumo di suolo e prevede piani adattabili al nuovo contesto sociale, economico, demografico.
Hanno partecipato alla gara quattro raggruppamenti temporanei di professionisti:
1) Foa (mandataria) - Adastra (mandante) - Smsr (mandante) - Studiogiotto (mandante) - H&A (mandante) - Viel (mandante);
2) Mate soc. coop Va (mandataria) - avv. Gualandi (mandante) – Trt srl (mandante) - Studio Silva srl (mandante) - prof. arch. Stanghellini (mandante) - Stefano Boeri architetti srl (mandante);
3) Sistema snc Francesco Sbetti (mandataria) - Benozzi ing. Mauro (mandante) - Barbieri Simone (mandante) - arch. Di Roberto D’Agostino (mandante) - Studio architetti Benevolo (mandante) Studio legale associato Calegari Creuso Lago (mandante) - Benvenuti Lorenzo (mandante) - Archistudio di Fantin e Pangrazi (mandante);
4) Studio Karrer (mandataria) - arch. Valentina Antoniucci (mandante) - Studio associato di ingegneria Crosara e Ballarini (mandante) - Abitat sistemi informativi territoriali srl (mandante) - Bioprogramm (mandante) - Antonio Buggin (mandante) - Benetti Ciscato Magaraggia e associati (mandante).
"Sono impressionato dalla qualità e dallo spessore dei professionisti che hanno scelto di cogliere l’opportunità di mettersi a servizio della nostra città - ha detto il vicesindaco Arturo Lorenzoni - Significa che siamo una città attrattiva, dove è possibile praticare innovazione nei fatti, non solo a parole. Abbiamo nomi importanti, molto noti e meno noti, ma tutti con un profilo elevatissimo e con competenze preziose. Il Piano degli interventi è lo strumento concreto con il quale diamo seguito alla nostra idea principale: stop al consumo di suolo e tutela del territorio. E' con questo strumento infatti che finalmente possiamo rivedere piani urbanistici, ridefinire e aumentare le aree verdi, limitare il suolo consumabile. E lo possiamo fare in grande libertà, senza particolari vincoli, perché è uno strumento a gestione comunale. Redigere un Piano degli interventi non significa solamente costruire uno strumento urbanistico, significa ridisegnare l’evoluzione urbanistica della città alla luce dei dati reali dell’ultimo decennio. Contrariamente alle previsioni che erano alla base del precedente Piano di assetto del territorio (Pat), la popolazione di Padova non è cresciuta, anzi si mantiene stabile e tende a invecchiare. Non abbiamo quindi bisogno di nuove costruzioni, ma di valorizzare e riqualificare quanto già costruito, per rendere la città sempre più attrattiva. Questo è uno dei principi su cui dovrà essere basato il futuro Piano.
A luglio con il Settore e la collaborazione di molti professionisti cittadini abbiamo redatto delle linee guida molto chiare per puntare a un Piano degli interventi che abbia una nuova visione dello sviluppo urbanistico, che sappia diventare un punto di riferimento per l’evoluzione della città. I professionisti che verranno incaricati dovranno seguire le linee guida approvate e avranno obiettivi ben precisi: conservazione del territorio e arresto del consumo di suolo, inclusione sociale, riqualificazione degli spazi urbani, sviluppo economico, partecipazione. Insomma sostenibilità in senso ambientale, economico e sociale. Centralità non più del costruito, ma degli spazi di vita cittadina: una città come la nostra oggi non ha più bisogno di nuove volumetrie, di nuove costruzioni. Quello che serve piuttosto è valorizzare e restituire ai cittadini quegli spazi “vuoti”, liberi dal cemento, per le attività ricreative e in generale per aumentare la qualità della vita, spazi che rendono le città belle, interessanti, attrattive. In questo modo Padova potrà rimanere un riferimento nazionale e internazionale sul piano culturale e sociale, soprattutto per i giovani. Il Piano degli interventi è uno strumento fondamentale per riuscire in questo importante risultato, perché è un documento che riguarda il nostro sviluppo futuro, le cui conseguenze saranno vissute dai nostri figli e nipoti. Sapere di poter contare su queste professionalità, a prescindere da chi si aggiudicherà l’incarico, è importante e mi rende tranquillo".
Il soggetto che si aggiudicherà la gara dovrà redigere il Piano entro la fine del 2020, tenendo conto delle linee guida per la redazione approvate dalla Giunta nel luglio scorso.
La necessità della redazione di un nuovo Piano degli interventi deriva dalla norma regionale 14/2017 sul consumo di suolo e prevede piani adattabili al nuovo contesto sociale, economico, demografico.
Hanno partecipato alla gara quattro raggruppamenti temporanei di professionisti:
1) Foa (mandataria) - Adastra (mandante) - Smsr (mandante) - Studiogiotto (mandante) - H&A (mandante) - Viel (mandante);
2) Mate soc. coop Va (mandataria) - avv. Gualandi (mandante) – Trt srl (mandante) - Studio Silva srl (mandante) - prof. arch. Stanghellini (mandante) - Stefano Boeri architetti srl (mandante);
3) Sistema snc Francesco Sbetti (mandataria) - Benozzi ing. Mauro (mandante) - Barbieri Simone (mandante) - arch. Di Roberto D’Agostino (mandante) - Studio architetti Benevolo (mandante) Studio legale associato Calegari Creuso Lago (mandante) - Benvenuti Lorenzo (mandante) - Archistudio di Fantin e Pangrazi (mandante);
4) Studio Karrer (mandataria) - arch. Valentina Antoniucci (mandante) - Studio associato di ingegneria Crosara e Ballarini (mandante) - Abitat sistemi informativi territoriali srl (mandante) - Bioprogramm (mandante) - Antonio Buggin (mandante) - Benetti Ciscato Magaraggia e associati (mandante).
"Sono impressionato dalla qualità e dallo spessore dei professionisti che hanno scelto di cogliere l’opportunità di mettersi a servizio della nostra città - ha detto il vicesindaco Arturo Lorenzoni - Significa che siamo una città attrattiva, dove è possibile praticare innovazione nei fatti, non solo a parole. Abbiamo nomi importanti, molto noti e meno noti, ma tutti con un profilo elevatissimo e con competenze preziose. Il Piano degli interventi è lo strumento concreto con il quale diamo seguito alla nostra idea principale: stop al consumo di suolo e tutela del territorio. E' con questo strumento infatti che finalmente possiamo rivedere piani urbanistici, ridefinire e aumentare le aree verdi, limitare il suolo consumabile. E lo possiamo fare in grande libertà, senza particolari vincoli, perché è uno strumento a gestione comunale. Redigere un Piano degli interventi non significa solamente costruire uno strumento urbanistico, significa ridisegnare l’evoluzione urbanistica della città alla luce dei dati reali dell’ultimo decennio. Contrariamente alle previsioni che erano alla base del precedente Piano di assetto del territorio (Pat), la popolazione di Padova non è cresciuta, anzi si mantiene stabile e tende a invecchiare. Non abbiamo quindi bisogno di nuove costruzioni, ma di valorizzare e riqualificare quanto già costruito, per rendere la città sempre più attrattiva. Questo è uno dei principi su cui dovrà essere basato il futuro Piano.
A luglio con il Settore e la collaborazione di molti professionisti cittadini abbiamo redatto delle linee guida molto chiare per puntare a un Piano degli interventi che abbia una nuova visione dello sviluppo urbanistico, che sappia diventare un punto di riferimento per l’evoluzione della città. I professionisti che verranno incaricati dovranno seguire le linee guida approvate e avranno obiettivi ben precisi: conservazione del territorio e arresto del consumo di suolo, inclusione sociale, riqualificazione degli spazi urbani, sviluppo economico, partecipazione. Insomma sostenibilità in senso ambientale, economico e sociale. Centralità non più del costruito, ma degli spazi di vita cittadina: una città come la nostra oggi non ha più bisogno di nuove volumetrie, di nuove costruzioni. Quello che serve piuttosto è valorizzare e restituire ai cittadini quegli spazi “vuoti”, liberi dal cemento, per le attività ricreative e in generale per aumentare la qualità della vita, spazi che rendono le città belle, interessanti, attrattive. In questo modo Padova potrà rimanere un riferimento nazionale e internazionale sul piano culturale e sociale, soprattutto per i giovani. Il Piano degli interventi è uno strumento fondamentale per riuscire in questo importante risultato, perché è un documento che riguarda il nostro sviluppo futuro, le cui conseguenze saranno vissute dai nostri figli e nipoti. Sapere di poter contare su queste professionalità, a prescindere da chi si aggiudicherà l’incarico, è importante e mi rende tranquillo".