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Comunicato stampa: nota di Palazzo Moroni dopo l’incontro in Prefettura con le parti sindacali
05/02/20
Tipo notizia
Comunicati stampa
Ultimo aggiornamento: 07/03/2020
"Abbiamo preso atto e ascoltato con rispetto le ragioni delle parti sindacali esposte al tavolo odierno. Con pari attenzione sono state raccolte le considerazioni del Prefetto di Padova che ringraziamo per la disponibilità e la consueta saggezza. In vista del nuovo incontro, fissato per il giorno 12 febbraio, l’Amministrazione si riserva una valutazione complessiva su tutti i temi trattati.
Tale valutazione non prescinderà da alcuni elementi che elenchiamo brevemente.
Ribadiamo che, dopo oltre un anno di discussione con le parti sindacali, l’esigenza espressa con forza dall’Amministrazione di tornare al modello orario 6 giorni su 7 non nasce da impuntature ideologiche, ma da palesi esigenze proprie del territorio, legate anzitutto ad un servizio ancora più capillare ed accurato che riteniamo necessario offrire alla cittadinanza. Riteniamo che un modello orario che sottrae al servizio circa 12 agenti per ogni giorno lavorativo e circa 50 nei sabati, presenti evidenti lacune che necessitano di essere sanate. Da questo punto di vista non appare come una casualità, ma piuttosto come una questione di buon senso, il fatto che tutti i capoluoghi del Veneto utilizzino il modello orario 6 giorni su 7.
Comprendendo tuttavia il disagio che i lavoratori possono vivere nel cambio di modello, legato a responsabilità di parte tecnica e politica di chi ci ha preceduto nel momento in cui hanno bruscamente introdotto il modello 5 su 7, vogliamo comunque specificare che non sono mancati, nemmeno al tavolo di oggi, gli sforzi dell’Amministrazione per trovare un punto di incontro che tenga conto delle esigenze espresse dalle parti sindacali.
In particolare si sottolinea:
- che in ragione delle espresse esigenze di conciliazione familiare è stato proposto di differire l’avvio del nuovo modello orario dopo la fine dell’anno scolastico ovvero tra i mesi di giugno e luglio 2020.
- che l’Amministrazione ha posto al tavolo la disponibilità di aumentare di 100.000 euro annui il versamento sul fondo previdenziale integrativo proprio degli operatori di Polizia Locale che aumenterebbe così in maniera radicale e stabile da 250.000 mila euro anno attuali a 350.000 mila euro anno incrementando di oltre 400 euro anno il contributo per ogni agente. Il che significa che nell’arco di un intera carriera lavorativa si giungerebbe a maturare un contributo ulteriore al momento della pensione che va dai 15 ai 20 mila euro pro capite.
- che col nuovo modello orario risulta assolutamente confermato il rilascio del buono pasto, oltre che per il servizio serale, anche per chi presta il turno antimeridiano e anzi sarà eliminato il limite massimo di tre buoni pasto maturabili settimanalmente.
- che col nuovo modello orario proposto Padova risulterebbe l’unico capoluogo del Veneto dove è garantito almeno un fine settimana lungo al mese di riposo dalle ore 14:00 del venerdì alle 7:30 del lunedì, con di norma tre domeniche di riposo al mese.
L'Amministrazione si ripresenterà quindi al prossimo tavolo indetto dal signor Prefetto con spirito di ascolto e disponibilità, nell'auspicio esso sia proprio di tutte le parti in causa".