Contenuto archiviato per fini storici di documentazione.
Comunicato stampa: arrestato dalla Polizia Locale e condannato per direttissima un uomo che ha aggredito la ex fidanzata
15/11/20
Tipo notizia
Comunicati stampa
Ultimo aggiornamento: 17/12/2020
Martedì scorso, verso le ore 21:00, una pattuglia del reparto Sicurezza urbana della Polizia Locale, in servizio di controllo del territorio, è stata fermata in piazzale Stazione da una giovane donna in lacrime che presentava ferite al capo ed al volto da cui il sangue fuoriusciva copioso.
Gli agenti prontamente hanno soccorso la ragazza, allertato l'intervento di un'autolettiga del 118 e le hanno chiesto come si fosse procurata tali ferite. Tra i singhiozzi la giovane, una ventunenne italiana residente in città, ha riferito di essere stata sorpresa dall'ex fidanzato pochi minuti prima, mentre camminava in via Aspetti in prossimità dell'ufficio postale; l'uomo l'aveva aggredita verbalmente inseguendola lungo la strada quasi deserta, come spesso accade la sera in questi giorni di "coprifuoco", e quindi l'aveva colpita con una bottiglia di vetro al capo; inoltre le aveva sferrato calci alle gambe e pugni al volto. La ragazza, in preda al panico, aveva tentato dapprima di rifugiarsi in un vicino ristorante take away, ma l'uomo l'aveva raggiunta, costringendola ad uscire e strappandole di mano il telefono con cui la donna cercava di richiedere aiuto.
Gli agenti prontamente hanno soccorso la ragazza, allertato l'intervento di un'autolettiga del 118 e le hanno chiesto come si fosse procurata tali ferite. Tra i singhiozzi la giovane, una ventunenne italiana residente in città, ha riferito di essere stata sorpresa dall'ex fidanzato pochi minuti prima, mentre camminava in via Aspetti in prossimità dell'ufficio postale; l'uomo l'aveva aggredita verbalmente inseguendola lungo la strada quasi deserta, come spesso accade la sera in questi giorni di "coprifuoco", e quindi l'aveva colpita con una bottiglia di vetro al capo; inoltre le aveva sferrato calci alle gambe e pugni al volto. La ragazza, in preda al panico, aveva tentato dapprima di rifugiarsi in un vicino ristorante take away, ma l'uomo l'aveva raggiunta, costringendola ad uscire e strappandole di mano il telefono con cui la donna cercava di richiedere aiuto.
Prima che l'aggressore potesse sopraffarla del tutto, la ragazza è riuscita a sfuggirgli salendo su un convoglio del tram diretto in piazzale Stazione, dove poco dopo, aveva incontrato la pattuglia della Polizia Locale.
La giovane, pur visibilmente provata, è riuscita a fornire un'accurata descrizione del suo persecutore che è stata diramata a tutte le sale operative delle Forze dell'ordine. Gli operatori che avevano prestato soccorso alla ferita si sono subito attivati con determinazione per identificare il "bruto" ed infatti, circa un'ora più tardi, lo hanno rintracciato in via Rubaltelli all'Arcella.
L'aggressore, Ahmed Soudani, ventitreenne cittadino tunisino, ben deciso a sfuggire al fermo, ha messo in atto una decisa resistenza non sufficiente però a vincere la determinazione degli agenti che, dopo averlo bloccato e fatto salire sull'auto di servizio, lo hanno accompagnato presso i vicini uffici di via Liberi. Durante il tragitto l'uomo ha colpito ripetutamente con la testa e con i piedi le porte del veicolo danneggiandolo e, una volta raggiunta la destinazione, si è rifiutato di scendere dal mezzo tentando, ancora una volta, di colpire gli uomini in divisa, producendo contusioni alla gamba di un agente e una frattura alla mano di un altro. Il tunisino, gravato da numerosi precedenti di polizia anche per traffico di sostanze stupefacenti, è stato quindi tratto in arresto. Giudicato per direttissima nella mattinata dell'11 novembre il Soudani, per il quale è stato disposto il divieto di dimora nella provincia di Padova, è stato condannato a 2 anni e 9 mesi di carcere ed al pagamento della multa di 900 euro. Il giudice, nel dare lettura della sentenza, ha chiaramente sottolineato che, se sarà ancora sorpreso nella nostra città, per l'uomo si spalancheranno immediatamente le porte del carcere.
La giovane, pur visibilmente provata, è riuscita a fornire un'accurata descrizione del suo persecutore che è stata diramata a tutte le sale operative delle Forze dell'ordine. Gli operatori che avevano prestato soccorso alla ferita si sono subito attivati con determinazione per identificare il "bruto" ed infatti, circa un'ora più tardi, lo hanno rintracciato in via Rubaltelli all'Arcella.
L'aggressore, Ahmed Soudani, ventitreenne cittadino tunisino, ben deciso a sfuggire al fermo, ha messo in atto una decisa resistenza non sufficiente però a vincere la determinazione degli agenti che, dopo averlo bloccato e fatto salire sull'auto di servizio, lo hanno accompagnato presso i vicini uffici di via Liberi. Durante il tragitto l'uomo ha colpito ripetutamente con la testa e con i piedi le porte del veicolo danneggiandolo e, una volta raggiunta la destinazione, si è rifiutato di scendere dal mezzo tentando, ancora una volta, di colpire gli uomini in divisa, producendo contusioni alla gamba di un agente e una frattura alla mano di un altro. Il tunisino, gravato da numerosi precedenti di polizia anche per traffico di sostanze stupefacenti, è stato quindi tratto in arresto. Giudicato per direttissima nella mattinata dell'11 novembre il Soudani, per il quale è stato disposto il divieto di dimora nella provincia di Padova, è stato condannato a 2 anni e 9 mesi di carcere ed al pagamento della multa di 900 euro. Il giudice, nel dare lettura della sentenza, ha chiaramente sottolineato che, se sarà ancora sorpreso nella nostra città, per l'uomo si spalancheranno immediatamente le porte del carcere.