Comunicato stampa: Ex Marchesi, pubblicato l’avviso per l’affidamento della prima casa di quartiere di Padova
È stato pubblicato l’avviso pubblico per l’affidamento dell’edificio Ex Marchesi, frutto di un percorso partecipativo realizzato negli scorsi mesi in collaborazione con Fiu– Fondazione per l’Innovazione urbana di Bologna.
Si avvia così verso la conclusione il percorso di rigenerazione della scuola ex Marchesi, all’Arcella: i lavori di ristrutturazione sono in fase conclusiva e l’avviso servirà a selezionare il soggetto che gestirà alcuni spazi dell’edificio secondo la formula della co-progettazione.
L’avviso è frutto del percorso partecipativo Ex-Marchesi lab, da cui è emersa la destinazione d’uso dell’edificio come spazio d’incontro a disposizione di associazioni, di gruppi informali e del quartiere, punto di riferimento multiculturale e intergenerazionale, generatore di relazioni e servizi con l'obiettivo di alimentare socialità e supportare il lavoro delle comunità.
La prima casa di quartiere del Comune di Padova infatti vedrà convivere al suo interno servizi comunali (sportello anagrafico decentrato, servizi di quartiere, Servizi Sociali), attività del Cpia (Centro provinciale per l’istruzione degli adulti) e attività gestite dal soggetto selezionato tramite avviso, nell’ottica della massima aggregazione sociale, educativa e culturale.
Alla conclusione del percorso partecipativo a cui hanno partecipato associazioni, comunità, cittadine e cittadini nei mesi scorsi, l’avviso prevede una innovativa modalità di affidamento: la partecipazione ad assemblee pubbliche.
Attraverso un percorso pubblico di incontri, si seguirà l’approccio della co-progettazione per creare uno spazio all’interno dell’ex scuola Marchesi in grado di facilitare l’aggregazione socio-culturale di quartiere. In linea con quanto emerso nel percorso partecipativo, si intende promuovere nuove forme collaborative di gestione, che offrano “luoghi di opportunità” che stimolino il civismo urbano verso una città aperta e inclusiva, grazie a un approccio basato sulla sussidiarietà e la collaborazione fra istituzioni, singoli cittadini, comunità informali, mondo del volontariato e terzo settore.
Le modalità di assegnazione avverrà quindi sperimentando un processo di coprogettazione, attraverso 3 incontri:
-
Primo incontro - Presentazione del processo, degli obiettivi e contenuti del presente avviso, in data in data 17 gennaio 2022, ore 18:00.
-
Secondo incontro - Assemblea territoriale per presentazione formale di proposte progettuali. in data 26 gennaio 2022, ore 18:00.
-
Terzo incontro - Presentazione delle proposte dei soggetti ammessi destinate alla coprogettazione in data 14 febbraio 2022, ore 18:00.
L’assessora all’integrazione e inclusione sociale Marta Nalin esprime così la sua soddisfazione: “E' stato un percorso lungo e condiviso che ci porta oggi ad un avviso per la gestione della prima Casa di quartiere della città. Abbiamo scelto di avvalerci di una procedura estremamente innovativa: non solo abbiamo costruito in maniera partecipata gli elementi principali dell’avviso, ma l’assegnazione verrà fatta attraverso la coprogettazione, con l’obiettivo di stimolare la partecipazione e l’alleanza tra i soggetti partecipanti. Un ringraziamento a Fondazione Innovazione urbana, per il loro supporto e la professionalità, grazie ai quali siamo riusciti a costruire un progetto di qualità, un passo concreto molto importante nella direzione di un nuovo metodo e un nuovo approccio nelle politiche quotidiane della nostra Amministrazione”.
L’assessora al decentramento e sussidiarietà Francesca Benciolini aggiunge: “Siamo verso la fine di un solido percorso che ha visto il coinvolgimento non solo della cittadinanza, ma con il personale del nostro Comune per favorire collaborazione, trasparenza e raggiungimento di risultati. La prima Casa di quartiere della città è un’azione concreta della Padova policentrica, per mettere al centro i quartieri e le esigenze del territorio. In particolare, in questo caso, si tratta di un passo importante per il quartiere Arcella, il primo verso la riqualificazione di diversi spazi pubblici finora non sufficienti in questo territorio popoloso e diversificato. Questa esperienza sarà anche l’occasione per testare un metodo e un risultato, quello della casa di quartiere, che intendiamo riproporre anche negli spazi di altri quartieri”.