Comunicato stampa: nominati dal Comune i 5 nuovi membri del Collegio di presidenza della Veneranda Arca del Santo per il prossimo quinquennio
La Veneranda Arca di S. Antonio è composta da un gruppo di laici che da oltre sei secoli, in collaborazione con i frati minori conventuali della Basilica del Santo, vivono con impegno gratuito il servizio per la Basilica, meta di milioni di pellegrini che ogni anno giungono da tutto il mondo per venerare il Santo e per ammirare i Tesori custoditi nella Basilica stessa. L’opera di questo Ente, espressione della città di Padova sin dalla sua nascita (l’Arca inizia la sua opera nel 1396) è quella di sovrintendere alla manutenzione ordinaria delle opere d’arte e ai necessari restauri del complesso basilicale antoniano e di valorizzare la conoscenza dei tesori in esso racchiusi.
La conferma di un forte legame tra Padova e il suo Santo si esprime in molte solenni occasioni, ma in particolar modo durante il Giugno Antoniano, organizzato per la prima volta nel 2007 e che ogni anno propone oltre alle tradizionali e sentite cerimonie religiose in onore di Sant’Antonio, una serie di eventi culturali e ricreativi molto apprezzati dai padovani e dai tanti turisti e pellegrini giunti appositamente in città.
Un altro fondamentale ambito di collaborazione è la partecipazione del complesso basilicale antoniano al ciclo degli affreschi di “Padova Urbs picta” che dalla scorsa estate ha avuto il prestigioso riconoscimento Unesco e che rappresenta un volano turistico-culturale oltre che spirituale di eccezionale valore per le straordinarie eccellenze storico artistiche che rappresenta.
La città di Padova e il Sindaco, offrono in occasione di ogni mandato (durata 5 anni) la disponibilità di cinque laici che affiancheranno il Rettore della Basilica e un altro laico indicato dalla Santa Sede per lavorare insieme per il bene della Basilica. La Presidenza della Veneranda Arca è costituita infatti da 7 membri di cui 5 nominati dal Comune di Padova con il placet della Segreteria di Stato del Vaticano e due membri di nomina della Santa Sede, come noto detiene la proprietà del Complesso Basilicale Antoniano, che sono il Rettore della Basilica del Santo, come membro di diritto e un altro laico.
Desidero evidenziare con piacere che nel nuovo collegio di Presidenza dell’Arca metà dei laici sono donne (due indicate dal Comune e una dalla Santa Sede).
I cinque membri indicati dal Comune di Padova sono: Fabio Dattilo, Gianni Berno, Cristina Sartori, Fabio Tronchetti e Stefania Moschetti ai quali formulo i miei auguri di buon lavoro. Un augurio che estendo anche alla professoressa Giovanna Valenzano, nominata dalla Santa Sede e che con il padre rettore Antonio Ramina, membro di diritto, va a completare il Collegio di Presidenza della Veneranda Arca per il quinquennio 2022-2027.
"Ringrazio naturalmente i membri uscenti del Collegio di Presidenza per la passione messa nel lavoro svolto fino ad oggi.
Che cosa mi attendo dai membri nominati per il prossimo quinquennio per questa attività svolta per il bene della Basilica? Passione per la Basilica e il suo Santo, gratuità e buona amministrazione, collegialità, spirito di dialogo e collaborazione con i Frati, con la Santa Sede, con il Comune di Padova e con tutte le realtà religiose, istituzionali e associative che gravitano al Santo e in città.
In questo quinquennio il mio stile amministrativo come Sindaco ha cercato di ispirarsi sempre al dialogo e alla collaborazione per il bene di Padova; mi aspetto, dai cinque laici nominati dal Comune, questo stesso modus operandi a favore della Basilica del Santo; spero e conto che la loro opera fornita a titolo completamente gratuito sia ispirata dai valori del nostro amato Sant’Antonio.
Per concludere, ricordo che alcuni anni fa - in occasione della prima edizione del Giugno Antoniano - era stato usato il felice slogan “La Basilica nella Città”; ebbene credo che questa sia la vera finalità, lavorare insieme, lavorare bene e col massimo impegno per le tante sfide che ci aspettano e la nostra Basilica e il nostro Santo potranno essere fonte di ispirazione per tutti noi.
Tutti i presidenti della Veneranda Arca di S. Antonio devono essere consapevoli di vivere un pezzo di storia che li lega con un filo rosso agli antichi “massari” del Quattrocento, con la consapevolezza che Padova possiede un tesoro di impareggiabile valore, Antonio, la sua Basilica e i Frati del Santo che mantengono viva e attuale la spiritualità antoniana; la Presidenza dell’Arca deve dare a mio avviso un contributo fattivo negli anni per far crescere questo legame con Antonio, il Santo che unisce".