Comunicato stampa: 25.000 euro per una Padova più inclusiva. Nuove tecnologie semaforiche per non vedenti e ipovedenti
La Giunta ha approvato una spesa di 25.034 euro, di cui 20.000 ricevuti come contributo dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, per la realizzazione di un sistema d’interazione ai semafori per non vedenti e ipovedenti, nel centro storico di Padova, lungo alcuni dei principali itinerari pedonali.
Si tratta di un sistema complessivo della tipologia commerciale Leti, acronimo di Light engineering tag information, costituito da dispositivi elettronici installati sia sui semafori che sui bastoni guida dei non vedenti e ipovedenti capaci di fornire informazioni sulle modalità d’uso del semaforo.
Tra le informazioni fornite, la principale è quella di indicare la posizione di ciascuna palina semaforica posta alle estremità dell’attraversamento pedonale già dotato di segnalamento acustico. La funzione sostitutiva dell’attivazione manuale evita all’utente di dover individuare e raggiungere la palina e toccare fisicamente l’apposito pulsante di chiamata. E' un sistema che si va ad aggiungere ai segnali sonori e ai sistemi di segnalamento dei percorsi a terra eventualmente presenti. Un sistema simile è già presente e attivo presso altre città italiane, tra cui in particolare Trieste.
L’intervento finanziato prevede l’installazione dei dispositivi su 12 impianti semaforici lungo il percorso dalla Stazione al Santo, dal Santo a San Leopoldo e dalla Stazione all’Ospedale di via Giustiniani.
L’assessore alla mobilità Andrea Ragona commenta: “Si tratta di progetto che realizziamo su richiesta dell’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti, ed è un primo intervento che puntiamo ad allargare e integrare con un corrispondente progetto di installazione dei dispositivi sui bastoni. Si tratta di un sistema innovativo che si inserisce nel solco degli obiettivi previsti dal nostro PUMS, ovvero lo sviluppo di una mobilità urbana sostenibile anche attraverso l’implementazione di servizi per una smart city inclusiva, accessibile e fruibile da parte di tutti i cittadini. Grazie alla tecnologia favoriamo l’autonomia delle persone, lavorando ad una mobilità sempre più sicura, con particolare attenzione ai bisogni di coloro che sono più vulnerabili”.