Comunicato stampa: senza dimora, prorogata l’accoglienza fino all’8 marzo, a fronte delle temperature rigide. Quest’inverno accolte in tutto 142 persone, 20 in più rispetto all’anno precedente
Il Settore Servizi Sociali del Comune di Padova ha deciso di prorogare l’accoglienza invernale per i senza dimora, visto l’abbassamento improvviso delle temperature di questi ultimi giorni.
Il servizio, che avrebbe dovuto concludersi il 28 febbraio, rimarrà attivo invece fino almeno fino all’8 marzo, nella speranza che intanto l’ondata di freddo sia superata.
Nel frattempo gli operatori stanno profilando tutti gli utenti del servizio per capire chi ha particolarmente bisogno dell’accoglienza in riferimento alle proprie condizioni di salute.
Quest’anno l’accoglienza invernale è stata particolarmente curata, non solo perché rispetto all’anno precedente è partita in anticipo, il 15 novembre anziché il primo dicembre, e adesso si prolunga di almeno una settimana, ma anche perché sono state accolte 20 persone in più. Un risultato reso possibile non solo dal grande impegno del settore, ma anche grazie alla solidarietà di numerose istituzioni con le quali il Comune collabora, in particolare, la Comunità di Sant’Egidio, che ha accolto ben 12 persone, Santa Chiara che dopo la chiusura come Hospice ha trovato una nuova “vocazione”, i Padre Mercedari con Oasi, a cui si aggiungono le Cucine Popolari, Medici in Strada e Croce Rossa, che hanno collaborato sul fronte sanitario, seguendo la salute di tutti i senza dimora.
In totale sono state accolte, quest’inverno 142 persone, italiane e straniere, di ambo i sessi. Molti di loro sono stranieri non inseriti nel sistema di accoglienza migratorio, fatto che evidenzia delle criticità a livello nazionale.
La grandissima parte dei senza dimora in città non sono padovani, ma doverosamente l’ Amministrazione si è posta l’obiettivo di non lasciare indietro nessuno, senza guardare provenienza e documenti.
Per i senza dimora residenti nella nostra città, inoltre nel corso del 2022 è stato sviluppato il progetto Housing First, per riportarli gradualmente a vivere normalmente in una casa e a reinserirsi nel tessuto sociale della città.
Nei mesi scorsi i primi 29 sono stati già inseriti negli alloggi e seguiti nel loro graduale reinserimento sociale.
Un lavoro di recupero umano e personale, quindi, e non un semplice intervento nei momenti di maggiore emergenza.
L’assessora al sociale Margherita Colonnello spiega: “Prolunghiamo l’assistenza invernale di una settimana perché, nella nostra città nessuno deve essere lasciato al freddo. Dobbiamo ringraziare volontari e operatori dei nostri servizi sociali, anche grazie a loro quest’anno siamo riusciti a partire prima, il 15 novembre, e finiamo dopo, aumentando i posti di ben 20 unità. Questo grazie alla rete della solidarietà cittadina, che si conferma ogni anno più funzionale e accogliente. Abbiamo accolto tante persone dalle storie diverse, quando si parla di senza dimora bisogna innanzitutto ricordarsi che sono persone con una loro vita alle spalle, con le loro solitudini, ma anche con le loro speranze, purtroppo riscontriamo in crescita il numero delle persone straniere non efficacemente accolte dal sistema statale, non soltanto a Padova, dove abbiamo un ottimo rapporto con la Prefettura, ma anche nelle altre Province. Per queste persone è chiaro che non basta lo sforzo dei Comuni, serve che il Ministro degli Interni, al quale rivolgiamo un appello, metta veramente a regime il sistema dell’accoglienza”.