Comunicato stampa: cavalcavia Borgomagno. La corsia est dal centro verso l’Arcella rimarrà chiusa al traffico privato anche dopo la fine dei lavori. Il traffico si è distribuito sui due itinerari alternativi senza problemi
La circolazione dei veicoli privati in direzione nord, cioè verso l’Arcella, sul cavalcavia Borgomagno rimarrà vietata anche in futuro.
Potranno transitare solo i bus e il tram, e una volta completati i lavori attualmente in corso ciclisti e pedoni sulla passerella est.
La Giunta ha deciso in questo senso dopo aver monitorato per alcuni mesi il traffico del comparto Stazione - Prima Arcella, che ha evidenziato come il traffico si sia distribuito senza particolari problemi sui due cavalcavia alternativi, quello in zona Fiera e il Sarpi-Dalmazia, che anzi risultano ancora leggermente sottoutilizzati rispetto alla loro capacità teorica. A queste considerazioni si aggiunge anche un criterio di cautela volto a limitare i carichi, statici e dinamici sull’impalcato est del cavalcavia Borgomagno, quello più vecchio. Il cavalcavia infatti è composto da due strutture affiancate, quella originaria ad est realizzata oltre un secolo fa e quella ovest del dopoguerra.
Complessivamente la struttura è sicura, ma è prudente non esasperarne l’uso, in vista anche del completo rifacimento dell’infrastruttura in vista dell’arrivo dell’alta velocità a Padova.
L’assessore alla mobilità Andrea Ragona sottolinea: “Dopo un comprensibile momento di adattamento alla nuova viabilità abbiamo visto che gli automobilisti utilizzano molto bene i due cavalcaferrovia alternativi al Borgomagno. Ed è bene che questi nuovi itinerari diventino un’abitudine per tutti in vista dell’abbattimento e della successiva ricostruzione del Borgomagno con l’arrivo dell’alta velocità a Padova. Inoltre abbiamo verificato che la chiusura al traffico privato della corsia est verso l’Arcella, migliora sensibilmente il servizio di trasporto pubblico con tram e bus e i tempi di intervento delle ambulanze. I lavori alla passerella intanto proseguono in modo che bici e pedoni possano nuovamente utilizzarla senza problemi”.