Comunicato stampa: consegnati il sigillo della città e una pergamena ai discendenti di Maria Pittarello e Sara Letizia Piras nominate Giuste del Mondo lo scorso 6 marzo
Martedì 27 giugno, a Palazzo Moroni, si è svolta la cerimonia di consegna del sigillo della città e della pergamena ai discendenti di Maria Pittarello e Sara Letizia Piras nominate Giuste del Mondo lo scorso 6 marzo. In quell’occasione, però, non era stato possibile rintracciare i discendenti delle due donne. Grazie alle ricerche svolte dalla dottoressa Maria Rita Tisato, in forza all’ufficio Relazioni Esterne del Gabinetto del Sindaco, è stato possibile rintracciare i discendenti delle due donne che abitano a Lainate, in provincia di Milano, che sono giunti in città per questa cerimonia. Alla cerimonia hanno partecipato, tra gli altri, il sindaco Sergio Giordani, il vicepresidente del Giardino dei Giusti Giuliano Pisani e il presidente della comunità ebraica Gianni Parenzo e la signora Miryam Vertes, figlia di una delle sorelle salvate, Nella Levi Minzi.
A ricevere il sigillo e la pergamena dedicate a Maria Pittarello e Sara Letizia Piras dalle mani del sindaco Giordani del vicepresidente Pisani sono stati Sara Piras, pronipote di Sara Letizia Piras con il fratello Luca Piras.
Questa la motivazione: “A Maria Pittarello e a Sara Letizia Piras, che, in occasione di una perquisizione di SS e camicie nere nel palazzo dove vivevano a Venezia-Santa Fosca, mentirono coraggiosamente ai tedeschi permettendo alle sorelle Levi Minzi, loro coinquiline, di nascondersi e di darsi alla fuga il giorno successivo”.
Il sindaco Sergio Giordani ha sottolineato: “Queste donne che ricordiamo oggi come Giuste dell’Umanità non hanno abdicato al loro diritto di scegliere tra bene e male, tra giustizia e ingiustizia. Lo hanno fatto pur sapendo di correre dei rischi mortali. E’ importante non dimenticare la loro storia, perché emerge chiaro che loro come gli altri Giusti, dell’Umanità non sono quelli che oggi immaginiamo cioè degli eroi. I loro atti, le loro azioni lo possono essere stati. Ma loro erano persone normali, come tutti noi, che la sorte, o il destino, ha messo di fronte a delle scelte. Maria e Sara Letizia Piras, non hanno girato la testa dall’altra parte, non hanno detto non mi riguarda. Non c’era nessuno con loro a sostenere la loro scelta, non c’erano vantaggi personali, né immediati né futuri. Solo la loro coscienza, solo il profondo confronto con il loro senso della vita. Sono quindi profondamente commosso nel consegnare a Sara e Luca Piras questa pergamena e questa medaglia in ricordo del bene che Maria Pittarello e Sara Letizia Piras compirono nell’estate del 1944”.