Progetto "Padova acquista verde"
Con acquisti verdi o "Green public procurement" (Gpp) si intende il sistema di acquisti della Pubblica amministrazione a ridotto impatto ambientale e meno pericolosi per la salute umana.
Con gli acquisti verdi perciò l'ente pubblico decide di acquistare un bene/servizio attribuendo valore non solo alla qualità del prodotto e al suo prezzo, ma anche all'impatto ambientale del ciclo di produzione. Lo può fare direttamente o attraverso un bando di gara, a seconda della natura dell'acquisto e della sua rilevanza finanziaria.
La riduzione degli impatti si evidenzia su:
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la produzione - minore consumo di materie prime ed energia;
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il consumo - minori emissioni, minori rischi per la salute umana;
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lo smaltimento - maggiore durata di vita, migliori possibilità di riutilizzo, minore produzione di rifiuti.
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Introdurre nei bandi di gara della Pubblica amministrazione criteri socio-ambientali;
- promuovere il controllo della qualità dei servizi nell'ambito della Pa, della sostenibilità dei processi/prodotti lungo la filiera produttiva da parte delle imprese produttrici;
- migliorare la gestione e il risparmio delle risorse;
- ridurre la produzione di rifiuti;
- sviluppare approcci gestionali e produttivi orientati al ciclo di vita dei prodotti e dei processi.
I risultati attesi sono:
- aumento dei prodotti e servizi con ridotto impatto ambientale all'interno della Pa;
- diminuzione dei costi legati allo smaltimento di prodotti e agli sprechi;
- aumento della sensibilità ambientale dei dipendenti della Pa;
- maggiori opportunità di mercato per le imprese fornitrici e quindi produzione e diffusione di prodotti "ecosostenibili".
Gli acquisti di beni e servizi effettuati dal settore pubblico nell'Unione europea rappresentano il 16% del Pil (diverse migliaia di milioni di euro). In Italia il 17%.
Da questo dato risulta evidente l'impatto che le Amministrazioni pubbliche possono determinare sul mercato e sull'ambiente svolgendo una funzione di stimolo e di esempio significativo nei confronti degli utenti, dei cittadini, delle imprese.
Il Green public procurement è stato introdotto in Italia dal 2008 con il Piano d’azione nazionale GPP (Piano d’azione per la sostenibilità ambientale dei consumi della Pubblica Amministrazione) che stabiliva gli obiettivi nazionali e identificava 11 categorie di appalto per prodotti e servizi nell’ambito dei quali definire i ‘Criteri Ambientali Minimi’ (CAM).
Il documento invitava le pubbliche amministrazioni a:
- effettuare un’analisi dei propri fabbisogni
- stabilire gli obiettivi per adeguarsi a obiettivi e principi del Piano d’Azione Nazionale GPP
- formare il personale
- monitorare i risultati
Con l’aggiornamento 2013 si è posto l’obiettivo di inserire criteri ambientali minimi in almeno il 50% degli appalti per ogni categoria di affidamenti e forniture.
L’efficacia dei CAM è stata assicurata prima con il Collegato ambientale (L. 221/2015, art. 18) e, successivamente, con il nuovo “Codice degli appalti” (D.lgs. 50/2016 art.34 , modificato dal D.lgs 56/2017 art.22), che ha introdotto l’obbligo di applicazione, per l’intero valore dell’importo della gara, delle “specifiche tecniche” e delle “clausole contrattuali”, contenute nei criteri ambientali minimi (CAM), “per gli affidamenti di qualunque importo”.
Gli acquisti verdi hanno trovato nei processi di Agenda 21 locale ampio spazio di lancio e diffusione in quanto sono entrambi finalizzati alla promozione dello sviluppo sostenibile ed utilizzano lo stesso approccio: l'integrazione degli aspetti economici con quelli ambientali e sociali.
Il Gpp diventa uno strumento di gestione del processo partecipato, finalizzato a introdurre criteri e procedure di acquisto sostenibili come tra l'altro previsto nel documento Agenda21 dell'Onu.
Un'esperienza di rilievo è stata quella del Gpp Net cui capofila era la Provincia di Cremona che, nato come progetto finalizzato a creare un distretto locale di eco-procurement, è diventato punto di riferimento nazionale per esperienze di acquisti verdi.
Il Coordinamento delle Agende 21 italiane, in collaborazione con la rete Gpp Net, ha dato vita al "Gruppo di lavoro sugli acquisti verdi" cui hanno fatto parte circa 40 enti pubblici oltre a enti di controllo e ricerca.
Il gruppo di lavoro ha elaborato il Libro aperto sugli acquisti verdi (2006). A ottobre 2005 è stata promossa ufficialmente le "Campagna città equosolidali" per l'inserimento dei prodotti del commercio equo-solidale nelle Pubbliche amministrazioni.
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Riferimenti
Ufficio Agenda 21 - Informambiente - Settore Ambiente e Territorio - Comune di Padova