Comunicato stampa: discorso del vicesindaco Andrea MIcalizzi in occasione della cerimonia per la Madonna dei Noli
"Porgo un caloroso saluto a sua Eccellenza Padre Vescovo Claudio, a tutte le autorità civili e militari presenti e ai tanti padovani che, anche quest’anno partecipano a questa tradizionale cerimonia che è anche una occasione per trovarsi assieme e fare qualche riflessione.
La Madonna dei Noli è tradizionalmente è la protettrice dei Vigili del Fuoco e dei Tassisti.
I tassisti infatti offrono le loro auto per la mobilità delle persone come una volta i “nolesini” in passato noleggiavano le carrozze a cavalli.
Tassisti e Vigili del Fuoco, sia pure in modo diverso sono al servizio della nostra comunità e li voglio ringraziare di cuore per la tenacia con la quale mantengono viva la tradizione di questo omaggio floreale alla statua dell’Immacolata.
Ma naturalmente ci sono molti altri lavoratori e lavoratrici, ma anche volontari, al servizio dei cittadini, e la Madonna dei Noli è anche la loro protettrice.
Alcune di queste categorie le vediamo qui ben rappresentate: tutte le donne e gli uomini delle Forze dell’Ordine, il personale del trasporto pubblico, qui presente con BusItalia, il personale sanitario tutto, ma anche molti volontari a partire da Croce Verde e Croce Rossa, fino alla nostra Protezione Civile.
Sicuramente avrò scordato qualcuno e me ne scuso, ma se ci pensiamo, sono davvero tante le persone che in varia maniera sono al servizio degli altri e quindi di tutta la nostra comunità, spesso 24 ore su 24.
A tutte e a tutti loro, va il nostro sincero ringraziamento.
In questa società che sembra privilegiare l’individualismo e il successo personale raggiunto spesso ad ogni costo, abbiamo bisogno di un altro punto di vista.
La riflessione che possiamo fare oggi è che in realtà nessuno di noi può pensare di bastare sempre a sé stesso, di non avere mai bisogno di un’altra persona.
Basta questa semplice constatazione per evidenziare che una comunità è tale se sa prendersi cura degli altri.
C’è un aneddoto molto illuminante in merito. Alla famosa antropologa statunitense Margaret Mead è stato chiesto quale riteneva che fosse il primo segno di civiltà in una cultura.
Tutti immaginavano che avrebbe parlato dei primi utensili o dei primi attrezzi agricoli. Ma Margaret Mead ha risposto invece che il primo segno di civiltà in una cultura antica era un femore rotto e poi guarito. Ha spiegato che se un animale si rompe una gamba, muore. Non puo scappare dal pericolo, trovare l’acqua da bere o il cibo. I predatori lo fiutano e lo assalgono e non sopravvive abbastanza a lungo perché l’osso guarisca. Ed era lo stesso per gli uomini primitivi.
Un femore rotto che è guarito è la prova che qualcuno si è preso il tempo di stare con chi è infortunato, lo ha portato in un luogo sicuro, lo ha curato e lo ha aiutato a riprendersi. Ecco perché gli archeologi danno così grande importanza al ritrovamento di ossa che portano i segni di una guarigione.
E in questo racconto c’è tutto il senso e l’importanza del servizio agli altri, del prendersi cura del prossimo, sia un nostro familiare, come uno sconosciuto.
Il messaggio che ci manda è che si progredisce e si risolvono i problemi agendo insieme, partecipando attivamente alla vita della nostra comunità.
Ognuno di noi lo può fare, nel suo piccolo, ogni giorno: non girarsi dall’altra parte se si assiste ad una ingiustizia, trattare la cosa pubblica come si trattasse della nostra casa possono esser due semplici esempi.
Bastano gesti semplici per migliorare la nostra comunità ed anche noi stessi. Moltiplichiamoli per ognuno di noi e potremo fare grandi cambiamenti.
Buona festa della Madonna dei Noli a tutti voi".