Comunicato stampa: Programma qualità dell'abitare, 25 milioni per circa 300 case
Con Decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze e il Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo n. 395 del 16 settembre 2020 (pubblicato in Gazzetta Ufficiale 16 novembre 2020), è stata prevista l’erogazione di finanziamenti fino a 15 milioni di euro per l’attuazione del "Programma innovativo nazionale per la qualità dell'abitare".
Il Comune di Padova ha partecipato al bando con tre proposte, che sono state presentate negli scorsi giorni: - Hub Arcella - Co-Stellazione Portello - Effetto Doppler. Ognuno di questi progetti si sviluppa in ambiti diversi della città e prevede importanti interventi di riqualificazione anche grazie al supporto di diversi privati, che sono stati presentati nel dettaglio. Ognuno, come previsto dal bando stesso, mette al centro la casa e la qualità dell’abitare, nella logica di individuare interventi che rendano le zone oggetto delle progettualità più sostenibili e che rendano la vita delle persone che ci vivano migliore.
Circa 25 dei 45 milioni potenziali serviranno per la ristrutturazione, la riqualificazione o l’efficientamento energetico di circa 300 case, di cui un centinaio oggi non a disposizione. Nello specifico, gli interventi previsti riguardano:
Per il progetto HubArcella2030:
- sistemazione alloggi via Duprè, 24
Il progetto riguarda la ristrutturazione della porzione di fabbricato di proprietà comunale con interventi di efficientemente energetico, in un contesto ad elevata tensione abitativa con rilevanti elementi di disagio sociale e degrado edilizio. Vogliamo contrastare la percezione di isolamento di questa porzione di città e a dare continuità ai processi di rigenerazione e partecipativi già attivi, soprattutto grazie alla presenza della sede del Cat - Centro di animazione territoriale; - riqualificazione alloggi via Duprè
Il progetto prevede anche di aumentare la qualità dello spazio pubblico intercluso tra gli edifici di via Duprè, per rendere più accessibile l’area che si innesta sull’asse di via Aspetti e migliorare la fruizione delle attrezzature pubbliche della cosiddetta “piastra”; - ristrutturazione alloggi Erp via Moretto da Brescia
Il complesso di via Moretto da Brescia è formato da 40 alloggi di diverse tipologie, di cui due privati. L’intervento proposto completa azioni di manutenzione ed efficientamento già avviate negli anni passati, guardando ad una maggiore qualità e interconnessione tra le parti, soprattutto in relazione alla riqualificazione dell’Ex-Configliachi; - manutenzione straordinaria alloggi Erp in via Santa Cabrini, 1-10
Con questo intervento non parliamo solo della ristrutturazione di 64 alloggi in una zona particolarmente difficile, ma del fatto che questi alloggi, grazie ad una convenzione con Ater, verranno ceduti al Comune per 15 anni, andando ad aumentare la disponibilità di case popolari del Comune - nuovi alloggi per categorie protette in via Callegari, 5
Parliamo della demolizione totale del fabbricato ex “Centro per anziani” Ater in via Cardinal Callegari, 5, e della nuova costruzione di alloggi per categorie protette, per percorsi di autonomia abitativa per ragazzi e giovani adulti, potenziando le proposte di welfare abitativo attuali - 11 nuovi alloggi Ers all’Ex Coni
Nei piani superiori della torre prevista, dal terzo al quinto livello, verranno realizzate 11 residenze sociali con la riserva di alcune unità da destinare a residenza d’artista. Un totale quindi di 77 nuovi alloggi per il Comune di Padova e 76 importanti ristrutturazioni.
Per il progetto #CostellazionePortello:
- ristrutturazione dei fabbricati Erp di via Stella, 2-4 e di via Stella, 2a-6a
Gli edifici per i quali si propone l’intervento fanno parte di un più ampio complesso di edilizia residenziale pubblica situato fra via Gradenigo, via Stella e vicolo Pastori realizzato dal Comune di Padova.
Il recupero dei 16 alloggi ne consentirà la riassegnazione, secondo graduatorie Erp, aumentando la qualità dell’offerta di servizi abitativi e consentendo l’arrivo di nuove famiglie. Gli obiettivi principali dell’intervento riguardano la ristrutturazione e l’efficientamento energetico; - ristrutturazione dei fabbricati Erp di via Stella, 8a e 8b
Sulla scia dell’intervento precedente questo intervento riguarda la manutenzione straordinaria di 12 alloggi del Comune di Padova.
Verranno completate le opere di manutenzione pregresse, per assicurare agli inquilini alloggi confortevoli e più efficienti. Gli obiettivi principali dell’intervento riguardano la ristrutturazione e l’efficientamento energetico; - ristrutturazione del fabbricato Erp di via Marzolo, 15a e via Vanzetti, 1
Si tratta di un progetto di riqualificazione per riorganizzare la distribuzione interna degli alloggi e adeguarla agli standard attuali, migliorando la qualità dell’abitare degli inquilini.
L’edificio di via Marzolo, 15, realizzato tra le due guerre venne ristrutturato a metà degli anni ’50, per essere utilizzato come casa per l’assistenza gestita dall’Eca (Ente comunale assistenza), riservata a donne vedove o in stato di difficoltà economica. Negli anni ha subito modifiche rispetto agli usi: la parte centrale dell’edificio fu riutilizzata per negozi e in parte per attività associative.
L’ultima ristrutturazione dell’edificio risale al 1984, si fa dunque necessario un nuovo intervento, con modifica della distribuzione degli alloggi, dato che i numerosi monolocali negli anni si sono dimostrati inadatti ad ospitare gli utenti, in particolare gli anziani.
Dai 21 alloggi originari si passerà ad un totale di 13 alloggi: in via Marzolo gli alloggi passeranno da 8 a 5 e in via Vanzetti da 13 a 8; - efficientamento energetico e ristrutturazione di 79 alloggi in via Boscardin e via Carli
In un quartiere fragile, un progetto di riqualificazione di un intero edificio Erp, con recupero anche di alloggi sfitti, per favorire l’inserimento di nuovi residenti. Un recupero necessario, che si inserisce in un processo virtuoso volto a migliorare la qualità della vita degli abitanti del quartiere Stanga.
L’intervento concerne sia la ristrutturazione di alloggi, in parte sfitti, che l’efficientamento energetico dell’intero fabbricato, costituito da 5 piani fuori terra con 50 appartamenti (di cui 4 duplex) e un piano terra con le autorimesse, le cantine e i locali tecnici. Grazie alle opere di manutenzione straordinaria, sarà possibile il recupero di n. 15 alloggi, attualmente sfitti per mancata manutenzione.
Si ristruttureranno anche 29 alloggi Erp tra via Boscardin,11 e via Carli, 4.
Particolarmente importante è la previsione della trasformazione di uno spazio condominiale in presidio sociale, con servizi di sostegno all’abitare. Un'azione che contribuirà alla valorizzazione dei Cat e del tavolo di sviluppo comunità.
Per il progetto Effetto Doppler:
- ristrutturazione di due fabbricati Erp in via Pizzamano
Nel quartiere più popoloso della città, un intervento di riqualificazione degli alloggi Erp di proprietà del Comune di Padova.
Si prevede una pluralità di interventi manutentivi di natura straordinaria come la ristrutturazione e l’efficientamento energetico e, rispetto ai singoli alloggi, si interverrà anche a livello distributivo, migliorando la vivibilità della zona giorno.L’area di proprietà comunale su cui insistono gli 11 fabbricati di via Pizzamano conta un totale di 100 alloggi. L’intervento riguarderà due degli edifici costituenti il complesso.
- riqualificazione urbanistica: 22 nuovi alloggi in via Telesio
L’intervento in questione prevede la demolizione e ricostruzione degli alloggi Erp di proprietà comunale attualmente presenti in via Telesio, per aumentare l’offerta abitativa, favorire l’inserimento di nuovi residenti, contrastare l’assenza di presidio.
La demolizione e ricostruzione è occasione per incrementare il numero di alloggi, per un totale di 22 unità, e di creare nuova offerta da destinare alla sperimentazione di un modello misto, Ers più Erp, tutto di proprietà comunale. Inoltre, al piano terra, verranno realizzati due locali, dotati di servizi igienici, finalizzati a offrire alla cittadinanza servizi integrati, per l’animazione territoriale e i servizi alla persona. Spazi per servizi locali urbani e per l’aggregazione, quali sale attrezzate per lo svolgimento di attività di natura musicale, stimolando l’utilizzo degli spazi da parte di target di popolazione diversi.
Dichiara l’assessora al sociale, Marta Nalin: "Sono molto soddisfatta si sia deciso di partecipare a questo bando con tre progetti che, se approvati, ci permetteranno di migliorare in modo importante il patrimonio di edilizia residenziale pubblica della città, e ringrazio le moltissime persone che in Comune nelle scorse settimane hanno dato il massimo per presentare tutta la documentazione. Non entro nel merito delle singole proposte, quello che mi preme sottolineare è l’enorme lavoro sul patrimonio residenziale che sta alla base di queste progettualità. E’ un segnale importante che il Ministero abbia deciso di investire sul tema della qualità dell’abitare nei territori e per noi è un’occasione unica per intervenire sul patrimonio abitativo della città, in un momento in cui il diritto all’abitare deve essere più che mai al centro di ogni nostra politica. Se dovessero arrivare davvero tutti e tre i finanziamenti si tratterebbe del più grande investimento sull’edilizia residenziale mai visto in questa città: 25 milioni per ristrutturare e riqualificare molte case e per creare un centinaio di nuovi alloggi. Oggi il tema della casa deve essere al centro di tutte le politiche pubbliche. La pandemia ha prodotto e produrrà nuove povertà e se finché vige il blocco degli sfratti possiamo cercare di tenere la situazione è sotto controllo, con la fine di questa misura rischiamo una vera e propria crisi sociale destinata a caratterizzare le nostre città per i prossimi anni. Particolarmente rilevante è il fatto che, grazie ad una convenzione con Ater, i 64 alloggi di via Cabrini verranno ceduti al Comune per 15 anni, andando da un lato ad aumentare la disponibilità di case popolari del Comune, dall’altro garantiranno un introito di circa altri due milioni nell’arco dei 15 anni, che abbiamo intenzione di investire per ulteriori case popolari. Anche se il bando non finanzia attività immateriali, abbiamo deciso di creare contenitori nuovi e ristrutturarne di esistenti prevedendo servizi, interventi di sviluppo di comunità e interventi sugli spazi pubblici, la realizzazione di moltissime ciclabili e la centralità delle aree verdi, proprio nell’ottica di migliorare la qualità dell’abitare non solo da un punto di vista strutturale, tenendo conto delle relazioni, dell’ambiente, dell’accessibilità e del benessere, seguendo i principi di sostenibilità economica, ambientale e sociale cui si ispira l’Agenda 2030".