Comunicato stampa: David Leavitt "La lingua perduta delle gru". Il 18 marzo appuntamento con la letteratura internazionale al Centro Culturale Altinate/San Gaetano
Venerdì 18 marzo alle 18:00, Progetto Giovani ospita David Leavitt per la presentazione del romanzo del 1986 “La lingua perduta delle gru”, in occasione dell’uscita della nuova traduzione curata da Fabio Cremonesi.
Presso l’Auditorium del Centro Culturale Altinate/San Gaetano di Padova, l’autore discute con Paolo Armelli.
L’iniziativa è realizzata in collaborazione con Sem e Studio29 e rientra tra le attività di promozione della lettura previste dal Patto di Padova per la Lettura.
Si inserisce, inoltre, nel progetto di valorizzazione del dialogo intergenerazionale promosso dall’ufficio Progetto Giovani attraverso il dialogo tra giovani intellettuali, autori, studiosi, giornalisti e grandi maestri che, con il proprio percorso, hanno superato l’etichetta anagrafica.
La partecipazione è gratuita, è consigliata la registrazione online attraverso il sito www.progettogiovani.pd.it.
L’accesso alla sala è consentito solo ai possessori di Green Pass rafforzato ed è obbligatorio l’uso di mascherine FFP2 per tutta la durata dell’incontro.
LA LINGUA PERDUTA DELLE GRU
“La lingua perduta delle gru” è il primo romanzo di David Leavitt, all’epoca già noto sia in America che in Europa per i racconti di “Ballo in famiglia”. Pubblicato per la prima volta nel 1986, è al tempo stesso il ritratto fedele della condizione omosessuale in quegli anni, ma è anche un racconto senza tempo sui sentimenti, sull'amore e sulla famiglia, sul diritto ad essere felici e ad esprimere liberamente la propria affettività. Offre quindi un'istantanea di una generazione persa nei "suoi nuovi alfabeti di immagini" e nelle sue esitazioni.
Nel 1991 la BBC ha tratto dal romanzo una film tv con la regia di Nigel Finch.
A 36 anni di distanza dalla sua apparizione è diventato un classico e un riferimento per nuove generazioni di lettori e di scrittori.
Quando Philip Benjamin, il protagonista di questo romanzo, a venticinque anni, si appresta a rivelare alla famiglia la propria omosessualità, pensa «insomma, i miei genitori sono liberal. Non saranno certo distrutti». Sa che il tipo di amore che lui ha scelto di vivere non è convenzionale né facile; ma non vede motivi per costringersi ancora a tenere segreta la sua vera aspirazione, la sua speranza di felicità, perché «qualunque sia la cosa che amiamo, è ciò che siamo».
Eppure per Rose e Owen, piccoli intellettuali nella sfavillante New York degli anni Ottanta, la scoperta delle inclinazioni amorose del figlio apre una crepa dapprima sottile, poi sempre più profonda e insanabile, nel delicato equilibrio affettivo familiare, costringendoli a fare i conti con la propria più intima natura, le proprie scelte, le proprie responsabilità. Ma in questo paesaggio desolato, in questo sfacelo di relazioni personali, Philip (e non solo lui) saprà individuare la strada per costruirsi una vita sentimentale flessibile, realistica, libera, saldamente ancorata all’autenticità e alla sincerità.
Con questo libro delicato e al tempo stesso tagliente, chirurgico nella descrizione dei sentimenti che uniscono e dividono generazioni vicine ma diversissime, David Leavitt è entrato di diritto nella storia del Grande Romanzo Americano.
DAVID LEAVITT
Nato a Pittsburgh nel 1961, è cresciuto in California. È professore di inglese all’Università della Florida, dove insegna scrittura creativa, dirige la rivista letteraria “Subtropics”. Tra i suoi romanzi ricordiamo: “Il matematico indiano”, “Eguali amori”, “Un posto dove non sono mai stato”, “Mentre l’Inghilterra dorme”, “Il decoro”. Tutte le sue opere sono in corso di pubblicazione da SEM, che ha curato la nuova traduzione anche di “Ballo di Famiglia” (2021). Leavitt ha affrontato nella sua opera la tematica omosessuale, senza ritrarre mail il mondo gay come un universo pacificato. Con Mark Mitchell, ha anche curato l’antologia “The Penguin Book of Gay Short Stories” (1994).
PAOLO ARMELLI
Nato nel 1988, dopo una laurea in Lettere Moderne con una specializzazione in traduzione letteraria, ha scritto per diverse testate come Wired, Vanity Fair, Vogue, Link, Donna Moderna, L’Essenziale, L’Indice dei libri del mese. Si occupa principalmente di editoria, letteratura, televisione, cultura pop e tendenze. Dal 2020 è co-direttore artistico del MiX Festival Internazionale di Cinema Lgbtq+ e Cultura Queer a Milano e ha co-fondato Quid Media, una piattaforma e un podcast sull’attualità e la cultura queer.
Per informazioni
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via Altinate, 71 - 35121 Padova
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