Comunicato stampa: i Comuni di Padova e Rubano con Fondazione Diversity Life ottengono un finanziamento PNRR di 375mila euro per un progetto di autonomia dedicato alle persone con disturbi dello spettro autistico
Il Comune di Padova, in qualità di Capofila dell’Ats16 (ambito territoriale sanitario), il Comune di Rubano e Fondazione Diversity Life onlus hanno ottenuto un finanziamento di 357.500 euro a valere sui fondi PNRR (Missione5 Inclusione e Coesione - Investimento 1.2 Percorsi di Autonomia per persone con disabilità”). Con il finanziamento sarà realizzato un progetto che prevede il graduale inserimento in un cointesto abitativo di un piccolo gruppo (accompagnato da personale specializzato) di 6 persone con disturbi dello spettro autistico. Il finanziamento prevede anche la ristrutturazione di due miniappartamenti che ospiteranno le persone che abbiano un livello di funzionamento adattivo e autonomia medio-alta inserite in questo progetto pilota. A realizzare concretamente l’iniziativa è Diversity Life, una Fondazione di Partecipazione che nasce nel 2014 e che opera per accogliere e supportare le famiglie di bambini, adolescenti ed adulti con disturbi dello spettro autistico e del neuro-sviluppo. La Fondazione Diversity Life Onlus amministra e gestisce l’equipe e tutti i servizi clinici da essa proposti ed erogati, realizzando attività terapeutiche e progetti abilitativi a favore delle persone con autismo, con l’obiettivo di promuovere la massima autonomia possibile, favorire l’inserimento sociale, occupazionale e/o lavorativo, fornire un sostegno alla genitorialità, erogare attività di formazione per insegnanti, operatori e genitori.
L’equipe della Fondazione provvede, insieme alla famiglia, a sviluppare progetti di intervento a favore delle persone con autismo che tengano conto dell'età, del funzionamento, delle competenze e della severità del disturbo, ma anche delle specifiche esigenze familiari. Il pensiero che sta alla base di questa scelta è quello di fornire più strumenti possibili che possano essere utilizzati anche dalla rete (famiglia, scuola, centro diurno, istituzione pubblica e comunità in cui il bambino o ragazzo è inserito). Ad oggi Diversity Life collabora con diverse realtà e istituzioni pubbliche e private ed è un punto di riferimento per le famiglie di Padova attraverso una presa in carico più completa possibile.
Per una più attenta risposta ai diversi bisogni delle famiglie e nel rispetto delle esigenze dei bambini e dei ragazzi, oggi sono attivi 2 servizi: il Centro per l’Autismo (CSMA) che accoglie i bambini fino ai 12/13 anni e “Villa Berta” per gli adolescenti e gli adulti. Il CSMA in questi anni è diventato un punto di riferimento per le famiglie attraverso una presa in carico che prevede non solo la valutazione e le terapie per i bambini, ma anche un sostegno per i genitori, attività di formazione per insegnanti, operatori e genitori, progetti di inserimento/affiancamento scolastico. Il percorso di ogni bambino è un “vestito cucito su misura” ad ognuno e ne rispetta più possibile le esigenze e peculiarità. Villa Berta è la sede che da novembre 2019, grazie alla concessione in locazione del Comune di Padova, accoglie i ragazzi a partire dai 13 anni circa e gli adulti. La crescita e le necessità diverse che l’adolescenza e l’età adulta comportano, trovano spazio in un ambiente adatto a perseguire obiettivi quali ad esempio l’incremento delle autonomie, il passaggio dal mondo della scuola alla vita adulta, l’avviamento al lavoro, il distacco graduale dalla famiglia, la necessità di condividere del tempo con il gruppo dei pari. Anche se le attività sono diverse e più adatte a persone adulte, l’approccio è però il medesimo della presa in carico dei piccoli: ogni ragazzo ha un progetto individuale con obiettivi precisi derivanti dalla valutazione iniziale, con monitoraggio costante dei dati che rilevano l’efficacia dell’intervento. Un percorso co-costruito con la famiglia che ne è parte integrante.
Il progetto dovrà essere concluso entro il giugno del 2026, come tutti quelli legati a finanziamenti PNRR ma la Fondazione immagina e auspica il suo proseguimento attraverso fundraising grazie alla collaborazione dell’Associazione Viviautismo Odv, co-partecipazione delle famiglie aderenti al progetto e eventuali fondi previsti dalla dgr 1721 della Regione Veneto e/o dai finanziamenti previsti dalla programmazione regionale.
L’assessora al Sociale Margherita Colonnello spiega: “Padova ha vinto il suo quinto progetto PNRR per la vita indipendente delle persone con disabilità. Dopo che già a novembre eravamo riusciti a portare a casa ben 4 progetti per un totale di 48 beneficiari, che a partire dall’anno prossimo sperimenteranno in case protette la vita indipendente, ora in collaborazione con Diversity Life Onlus e con il Comune di Rubano, riusciremo a dare una opportunità di vita indipendente ad ulteriori 6 persone con autismo, che avranno la grande opportunità di sperimentarsi in un contesto abitativo autonomo”.
Franco Masenello presidente Diversity Life sottolinea: “Noi a Villa Berta già ci occupiamo di adolescenti e adulti con problemi di autismo, circa una quarantina di persone che vengono lì praticamente dalle 9 la mattina fino alle 18. Abbiamo scelto 6 ragazzi entro i 25 anni di età, in accordo con le famiglie, che avranno l’opportunità di staccarsi dalle famiglie stesse grazie a questo progetto. Quello che ci proponiamo è che questi ragazzi aumentino le loro abilità sociali e le autonomie, per capirci, la capacità di gestire l’igiene personale, la capacità di cucinare un pasto in condizioni dignitose, preparando ad esempio la tavola, e che possano poi avere l’autonomia sufficiente per poter dormire da soli e potersi anche gestire una parte del tempo serale prima di coricarsi. Sono bisogni che per le persone come noi sono semplicissimi, ma per questi ragazzi sono dei traguardi molto complicati da raggiungere. Per quello che riguarda il futuro dei centri che stiamo gestendo, questo vuol dire che anche noi attraverso due anni e mezzo di sperimentazione capiremo quale è il vero livello di autonomia raggiungibile e questo vuol dire anche capire il rapporto utente/operatore che è un nodo importante per la sostenibilità economica sul lungo periodo di questi servizi sociali. Il bando è di 357mila euro al quale noi aggiungeremo un cofinanziamento di circa 200 mila euro per la gestione di questa attività. Lo scopo è che questa iniziativa poi continui a prescindere dal PNRR che è stata certamente una grande opportunità e una importante spinta iniziale”.
Stefania Donegà vicesindaco del Comune di Rubano commenta: “Ci siamo mossi con grande impegno nella ricerca di questa linea di finanziamento perché il progetto era già stato proposto all’interno dei tavoli dei Piani di Zona e non eravamo riusciti ad ottenere un risultato positivo e quando si è aperta la possibilità grazie all’apporto tecnico del Comune di Padova abbiamo pensato che questa fosse una occasione da non perdere. Siamo molto contenti di accogliere a Rubano 6 ragazzi che avranno la possibilità di sperimentare per loro un progetto di vita diverso, ma in generale perché questo pensiamo possa essere un primo progetto che riguarderà a seconda del risultato altre persone che hanno lo stesso tipo di difficoltà”.