Comunicato stampa: mostra orafa "In luce l’oscurità volgendo" di Daniela e Marzia Banci
La centralissima Galleria civica Cavour, ubicata nell’omonima piazza di Padova, nel cuore dell’Urbs Picta, ospiterà la mostra orafa "In luce l’oscurità volgendo", di Daniela e Marzia Banci Aperta fino al 10 settembre 2023, a ingresso libero, tutti i giorni dalle ore 11:00 alle 22:00.
Ideata da Marzia Banci, a cura di Maria Anna Di Pede, la mostra è promossa dall’Assessorato alla Cultura e sarà inaugurata sabato 5 agosto 2023, alle ore 18:00.
In esposizione una quarantina di gioielli inediti, realizzati dalle due artiste, marchigiane di nascita e padovane d’adozione, traendo ispirazione dalla loro terra d’origine e dopo anni di ricerca e studio. Un lavoro unico nel suo genere, nel quale le sorelle Banci ripercorrono l’evoluzione del Ducato dalle origini fino all’estinzione della dinastia Della Rovere, includendo figure di spicco che hanno interagito, a vario titolo, con i duchi.
A 42 anni dall’apertura del primo laboratorio orafo delle artiste, a Montegrotto Terme, ai piedi dei Colli Euganei, in provincia di Padova, il 5 agosto 1981, Daniela e Marzia Banci omaggiano il loro passato quale punto di partenza della ricerca sul gioiello contemporaneo. Entrambe laureate in architettura, allo Iuav di Venezia, nel riflettere sulle loro origini, hanno compiuto un percorso retrospettivo e introspettivo sulla genesi del loro linguaggio espressivo, elaborando in maniera individuale e, tuttavia, complementare, la storia di Urbino attraverso spunti e riflessioni.
Marzia Banci caratterizza i suoi gioielli attraverso le componenti storiche e architettoniche urbinati, riproponendole su spille dedicate alle rocche che esaltano la bellezza di queste fortezze, gemme incastonate nel territorio marchigiano, mentre Daniela Banci svolge la sua ricerca artistica partendo dallo Studiolo del Palazzo Ducale di Urbino, l’ambiente più intimo dell’edificio, ispirandosi alla personalità di Federico da Montefeltro, alla sua cultura, alle sue scelte intellettuali ed estetiche.
Così, le spille di Marzia Banci – un gioiello che trova un’ideale collocazione vicino al cuore di chi lo indossa -, fanno rivivere i duchi della dinastia Montefeltro e Della Rovere su lastre di argento, tra cornici d’oro e acciaio, incise ed ornate da pietre che alludono alla storia o ai caratteri. Fondamentale per l’artista è stata la collaborazione con professionisti e artigiani che hanno contribuito a valorizzare l’opera orafa con la loro abilità tecnica. Un modus operandi che rimanda proprio alle botteghe rinascimentali, fucine di creatività, con riferimenti alla storia, alla filosofia e alla natura, quella dell’infanzia serena nelle campagne marchigiane, condivisa su composizioni fortemente evocative.
In questo viaggio nel tessuto d’Italia, Daniela Banci si lascia invece ispirare dagli Uomini illustri dello Studiolo: filosofi, poeti, scienziati, uomini di ingegno, dottori della Chiesa, esempi di virtù per il Duca. La collana Anchise Enea ed Ascanio (Europa semper fugiens) ricorda Virgilio con l’episodio dell’Eneide attraverso un girocollo con tre dischi che alludono ai protagonisti, assimilando l’Europa ad Enea, sempre errante. Anche la spilla Il mito della caverna omaggia Platone, come la collana Civitas Terrena - Civitas Dei, dedicata a Petrarca e a Sant’Agostino, costituita da due lastre rettangolari, incise e sbalzate, separate e unite al tempo stesso. Pure la musica dello studiolo ispira l’autrice: dall’inno della collana Canzona Bella Gerit, allusione ad un pentagramma con le note musicali, a quella su Mnemosine e le Muse sul suo significato mitologico: opere in cui la continua manipolazione delle forme geometriche, unita alle inusuali soluzioni tecniche applicate, genera una purezza formale chiarissima, che informa in maniera eccelsa tutte le composizioni.
A corollario della mostra è previsto lo svolgimento di quattro incontri a tema : 1, 8, 9, 10 settembre, alle ore 18, in sede espositiva, tenuti da illustri studiosi.
Daniela Banci
Marzia Banci
Per informazioni e visite guidate: tel. 333 3921744, e-mail. marzia.banci@gmail.com