Comunicato stampa: inaugurazione mostra #IO non ESISTO. Viaggio nel mondo dei disturbi alimentari
I disturbi alimentari rappresentano la seconda causa di morte tra i giovani, dopo gli incidenti stradali (sono stati circa 4mila i decessi in Italia nel 2023). In Italia ne soffrono oltre tre milioni di persone e con la pandemia da Covid-19 si è registrato un incremento del 30%, secondo le stime del Ministero della salute. Inoltre l’età d’esordio di queste serie patologie si sta abbassando sempre più, arrivando a coinvolgere bambine di 8-9 anni. La popolazione più colpita è quella femminile.
Per disturbi alimentari s’intendono patologie serie quali: anoressia, bulimia, disturbi da alimentazione incontrollata (Bing Eating Disorder), sindrome di alimentazione notturna, ortoressia, vigoressia, ecc..
Per sensibilizzare l’attenzione sui disturbi alimentari e favorire la prevenzione la Fondazione Ananke di Villa Miralago e il Centro Italiano Femminile (CIF) provinciale di Padova propongono dal 2 al 18 febbraio 2024, presso il Centro Culturale San Gaetano di Padova la mostra fotografica #IO non ESISTO, appositamente realizzata per Fondazione Ananke dal fotografo Marco Rilli, accompagnata da interviste curate da Cinzia Fumagalli.
La mostra è realizzata in collaborazione con il Comune di Padova – progetto Città Sane, ha il patrocinio dell’Ordine delle psicologhe e degli psicologi del Veneto e dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Padova e il sostegno di Crédit Agricole Italia.
L’esposizione fotografica sarà inaugurata con un evento al quale parteciperanno anche alcune scolaresche, che si svolgerà durante la mattinata di venerdì 2 febbraio 2024 dalle ore 9:00 alle ore 12:00, nell’Auditorium del Centro Culturale San Gaetano, in via Altinate 71 a Padova.
Dopo i saluti istituzionali del consigliere delegato al Progetto Città Sane, Ivo Tiberio, del presidente dell’Ordine dei medici e dei chirurgi Domenico Maria Crisarà, del presidente dell’Ordine delle psicologhe e degli psicologi, Luca Pezzullo edel rappresentate di Crédit Agricole Italia, seguiranno gli interventi di: Marisa Galbussera, psicoanalista e responsabile Centro Ananke Veneto; Erika D’Incau, psicologa e presidente del Cif provinciale di Padova; Alberto Simone Pozzoli, Presidente Fondazione Ananke di Villa Miralago; Alessandro Raggi, Vicepresidente Fondazione Ananke di Villa Miralago; Cinzia Fumagalli, Presidente Ananke Family.
Alle 10:45 ci sarà poi un momento di dibattito con gli studenti presenti, coordinato da Beniamino Caoduro, insegnante di religione del liceo artistico Selvatico di Padova. La mattinata si concluderà con la visita alla mostra e con un momento conviviale. Modera la giornata Sara Melchiori.
L’evento dell’inaugurazione sarà un’occasione per coinvolgere gli studenti in un dibattito sul tema dei disturbi del comportamento alimentare, nell’intento di divulgare una corretta informazione e di sensibilizzare su una problematica in costante aumento.
"La mostra si propone come un evento “unico” e di forte impatto per Padova – sottolinea Marisa Galbussera, psicoanalista e responsabile di Ananke Veneto – e ha trovato il pieno appoggio del Comune in collaborazione con l’ufficio Città sane. L’obiettivo comune è quello di promuovere la sensibilizzazione della cittadinanza rispetto a questi insidiosi disagi, ma anche quello di parlare direttamente con gli studenti, che saranno coinvolte nelle varie iniziative a loro dedicate".
"Il Cif provinciale di Padova e la Fondazione Ananke – rilancia Erika D’Incau, psicologa e presidente del Cif provinciale di Padova – sono due realtà che da anni lavorano in stretta collaborazione, condividendo valori e obiettivi comuni: la tutela della salute delle donne, dei giovani e delle famiglie, nel pieno rispetto dei diritti umani e della dignità della persona".
"Il Comune di Padova con il progetto Città Sane - afferma il Consigliere comunale Ivo Tiberio - segue con attenzione tutto quanto riguarda la salute e il benessere dei cittadini. In particolare, proprio i temi legati ai disturbi del comportamento alimentare e alla salute mentale sono stati portati all’attenzione dell’ultimo Consiglio Comunale dando vita a un dibattito costruttivo, accolto da ampio consenso, sulla necessità di stimolare le istituzioni per l’adozione di risposte strutturali, per una efficace presa in carico delle persone, per lo più giovani e adolescenti, affette da queste problematiche causa di gravi ripercussioni psicofisiche".
La mostra ha un titolo emblematico IO non ESISTO, con una X sopra il “non”, per ricordare e riportare l’attenzione sulla reale esistenza di queste gravi patologie, anche a fronte della mancanza di fondi appropriati – tema dibattuto proprio in questi giorni – e sottolineare l’urgenza della cura per giovani pazienti e famiglie, lanciando un segnale d’allarme alle istituzioni e alla cittadinanza.
Allestita nel ballatoio del primo piano del Centro culturale San Gaetano la mostra, composta da foto in bianco e nero, si presenta come un viaggio emotivo nel dolore di chi soffre di un disturbo anoressico/bulimico e delle persone che stanno loro accanto. Le opere e i racconti veicolano un messaggio forte, che può far comprendere e far riflettere sulle difficoltà, le paure, l’angoscia, l’impotenza, il senso di colpa, la sensazione di inadeguatezza di chi vive o di chi è indirettamente coinvolto in queste malattie.
Non si tratta di spettacolarizzare il dolore attraverso la fisicità, che è la rappresentazione più evidente di queste patologie, ma di narrare la storia di persone e dei loro incidenti di percorso, cogliendo umanità e sentimenti oltre la malattia.
Dal punto di vista artistico, Marco Rilli, fotografo, e Davide Comotti, backstage, hanno effettuato scelte molto nette, cercando di eliminare qualsiasi elemento di disturbo: foto in bianco e nero su fondale neutro e illuminazione semplice. Il racconto visivo si sofferma sui segni interiori dei soggetti. "Si è scelto di non sottolineare i segni che la malattia scolpisce nel corpo, per non rischiare facili spettacolarizzazioni, puntando invece alla persona in quanto tale - afferma il fotografo Marco Rilli - spesso i soggetti ritratti sorridono. Questo perché si è deciso di fotografare le persone sotto una luce diversa, non volendo rappresentare la loro malattia, ma le loro personalità".
La mostra sarà visitabile dal pubblico, gratuitamente, dal 2 al 18 febbraio, dalle 9:00 alle 19:00, negli ambienti del ballatoio del Centro culturale San Gaetano.