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Comunicato stampa: il discorso del sindaco in occasione della cerimonia per il Giorno della memoria dedicato alle vittime del terrorismo e delle stragi
09/05/24
Tipo notizia
Comunicati stampa
Ultimo aggiornamento: 10/06/2024
Autorità, signore, signori, il 9 maggio è la data nella quale la nostra Repubblica, cioè tutti noi, ricordiamo tutte le vittime del terrorismo.
E non poteva esserci data più simbolica, perché ancora oggi abbiamo viva nella memoria l’immagine del corpo di Aldo Moro, ucciso dalle Brigate Rosse dopo un sequestro durato ben 55 giorni e che costò la vita anche a tutti gli uomini della sua scorta.
E non poteva esserci data più simbolica, perché ancora oggi abbiamo viva nella memoria l’immagine del corpo di Aldo Moro, ucciso dalle Brigate Rosse dopo un sequestro durato ben 55 giorni e che costò la vita anche a tutti gli uomini della sua scorta.
Il sequestro e l’uccisione di Aldo Moro è stato senza dubbio l’attacco più feroce alla nostra democrazia.
Un periodo che adesso ci pare lontano e che ricordiamo come quello degli anni di piombo, e che costò la vita a centinaia di persone, mente molte altre furono ferite e portano ancora oggi nell’anima e nel corpo il segno indelebile di quelle violenze.
Erano gli anni dei sequestri, degli attentati e delle stragi, che fecero vittime tra le donne e gli uomini delle forze dell’ordine, tra i magistrati, tra i dirigenti di aziende, sindacalisti e giornalisti indicati vigliaccamente come obiettivi da colpire, ma che coinvolsero tanti cittadini qualunque.
Da Piazza Fontana alla Stazione di Bologna, il terrorismo stragista di destra colpiva la gente comune, con l’obiettivo di destabilizzare lo Stato.
Ma dobbiamo ricordare che anche la mafia ricorse agli attentati e alle stragi per intimidire e ricattare le istituzioni.
La violenza mafiosa uccise il generale Dalla Chiesa, poi i magistrati Falcone e Borsellino e oggi 9 maggio non possiamo dimenticare che Cosa Nostra in questo giorno del 1978 uccideva Peppino Impastato diventato simbolo della volontà dei tanti siciliani onesti e per bene di opporsi alla criminalità e al malaffare.
Anche la nostra città ha pagato un pesante tributo di sangue in quegli anni terribili, e voglio ricordare qui oggi Giuseppe Mazzola e Graziano Giralucci, uccisi dalle Brigate Rosse, l’agente di Polizia Antonio Niedda, anch’esso assassinato da un brigatista a Ponte di Brenta e i carabinieri Enea Codotto e Luigi Maronese assassinati da un commando neofascista sul Lungargine Scaricatore.
Oggi, nel ricordarli, dobbiamo sottolineare che siamo stati in grado di sconfiggere questi attacchi alla libertà senza venir meno ai principi democratici che sono alla base della nostra Repubblica.
In anni più recenti abbiamo vissuto e viviamo ancora oggi altre minacce terroristiche che richiedono altrettanta attenzione e fermezza.
Abbiamo assistito ad attentati e stragi che hanno ucciso in molti paesi migliaia di cittadini qualunque.
La nostra città, li vuole ricordare tutti con il monumento “Memoria e Luce” dedicato alle vittime dell’11 settembre 2001.
Dobbiamo difendere la libertà e la democrazia nella nostra Repubblica ma dobbiamo anche sostenere chi affronta più da vicino nel proprio Paese questa minaccia che è strisciante, e purtroppo globale.
I terrorismi di oggi hanno radici e provenienze diverse da quelli che abbiamo conosciuto 50 anni fa in Italia ma non sono per questo meno pericolosi.
Inoltre permettetemi una riflessione su questa giornata in memoria delle vittime del terrorismo, che mi piacerebbe potesse diventare occasione non solo di memoria ma anche di conoscenza della nostra storia più recente da parte delle nuove generazioni.
Quanto accade in quegli anni è stato oramai ampiamente studiato e storicizzato, e può essere oggetto di lezione nelle nostre scuole.
Credo che sia doveroso che ai nostri ragazzi sia spiegata l’importanza del rapimento e dell’uccisione di Aldo Moro così come delle stragi di Piazza Fontana o della Stazione di Bologna.
Sono momenti cardine della storia della nostra Repubblica che devono essere tra le conoscenze basilari di ogni cittadino italiano.
La consapevolezza della loro importanza è anche il miglior modo per onorare la memoria delle tante vittime del terrorismo e il loro sacrificio, che a ben vedere ci permette ancora oggi di vivere in un paese libero e democratico.
Ricordiamoli così, ricordiamoli per sempre.