Comunicato stampa: Grandi eventi, il modello organizzativo messo in campo dalla Questura per il Giro, garanzia per la sicurezza dei prossimi appuntamenti
Il Giro d’Italia è ai titoli di coda e come alla fine di un film è il momento di scoprire chi dietro le quinte ha reso possibile l’arrivo in tutta sicurezza della Carovana e dei ciclisti in Prato della Valle. La Questura di Padova, sotto la direzione del Questore Marco Odorisio che ha seguito in prima persona ogni fase di questo grande evento, è stata protagonista della giornata, e ha coordinato tutte le Forze dell’Ordine, che hanno gestito ogni aspetto relativo alla sicurezza. In tutto sono stati circa 500 le persone coinvolte, 300 agenti tra Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza e 200 tra Polizia Locale, Protezione Civile e Volontari. Del resto la Questura ha dovuto garantire il coordinamento della sicurezza non solo in Prato della Valle per l’arrivo di tappa e per il percorso nel Comune di Padova ma anche quello lungo le strade della Provincia di Padova. Il Questore Marco Odorisio ha fatto allestire, un Posto di Comando Avanzato, una vera e propria Sala Operativa dedicata in Prato della Valle a Palazzo Zacco che è si è attivata già la sera del 22 maggio. Lo sforzo è stato imponente, ma anche l’afflusso degli spettatori, lungo tutto il tracciato nel Comune di Padova ha registrato numeri importanti, circa 80 mila persone. Alla soddisfazione di aver contribuito a un evento che rimarrà nella storia della città e che si è svolto senza alcuna criticità sul fronte della sicurezza, si aggiunge per la Questura anche la soddisfazione di aver verificato sul campo la validità di un modello organizzativo che sarà di riferimento per i possibili futuri grandi eventi che interesseranno la nostra città.