Contenuto archiviato per fini storici di documentazione.
Comunicato stampa: inaugurata la sala “Sala Sibilia de Cetto e Baldo Bonafari” detta “dell’Orologio”
19/06/24
Tipo notizia
Comunicati stampa
Ultimo aggiornamento: 21/07/2024
E stata inaugurata e aperta alla cittadinanza una nuova sala di rappresentanza, sita al piano nobile del Palazzo del Capitanio di Padova. Hanno partecipato alla breve cerimonia il sindaco Sergio Giordani, l’assessora ai servizi demografici e ispiratrice del recupero Francesca Benciolini, l’assessore alla cultura Andrea Colasio e quello all’edilizia privata Antonio Bressa oltre numerosi dirigenti e tecnici del Comune. La sala da oggi è quindi nelle disponibilità delle sale gestite dal Gabinetto del Sindaco e tutti i cittadini potranno fare richiesta per utilizzarla. Sarà inoltre una sala dove potranno essere celebrati i matrimoni civili e i giuramenti di cittadinanza.
Significativa l’intitolazione della sala a Sibilia de Cetto e Baldo Bonafari.
Sibilia de Cetto, vissuta a Padova tra il 1350 circa e il 1421, era una donna dallo straordinario carisma. Figlia di un ricco mercante si unì in seconde nozze a Baldo Bonafari (Piombino Dese – Padova 1418), giunto a Padova per gli studi di diritto e divenuto poi consigliere di Francesco Novello da Carrara. I due coniugi, entrambi vicini al messaggio francescano e in particolare alla comunità dei frati minori dell’Osservanza, decisero di impiegare il loro patrimonio nella realizzazione di una grande opera per l’assistenza dei poveri e degli ammalati: la costruzione dell’Ospedale di San Francesco Grande, iniziata nel 1414. Baldo morì intorno al 1418-19 e saranno l’abilità e la determinazione di Sibilla a permettere la prosecuzione dei lavori dell’Ospedale di San Francesco Grande che si affermò nel corso del XV-XVI secolo come la più importante istituzione assistenziale della città. A differenza degli antichi ospizi alto-medievali, si caratterizzò sempre più come luogo di cura dei malati, come ospedale nel senso moderno del termine.
Il nome è stato scelto sulla base delle linee strategiche di mandato 2022 – 2027, le quali richiamano una "toponomastica inclusiva, decolonizzata e con riferimenti a figure femminili”, con l’obiettivo di coltivare la memoria storica della comunità connotandola laddove possibile con odonimi legati a fatti, personaggi ed eventi sociali, culturali e politici della storia cittadina legati a funzioni e significati della vita pubblica di Padova.
La sala è aperta alla cittadinanza e a tutte le persone che la vorranno visitare e vorranno scoprire la storia di questo importante tassello del patrimonio pubblico cittadino. E’ visitabile dalle 18 alle 21 e alle 20 è in programma l’esibizione del coro “Le Astronote”.
L’assessora ai servizi demografici Francesca Benciolini commenta: “ E una sala rimasta a lungo non utilizzata e non aperta al pubblico in quanto ritenuta inagibile. Il suo ultimo utilizzo era stato infatti quello di archivio: in questa sala erano posizionati pesanti contenitori in ferro che erano stati poi rimossi per il peso eccessivo. Con grande determinazione abbiamo deciso che una sala così non poteva restare chiusa al pubblico e abbiamo chiesto le dovute prove di carico che permettessero di ridefinirne l’agibilità alla cittadinanza. Successivamente abbiamo deciso di risistemarla agendo su luci, tende, porte e mobilio perchè la città possa tornare a godere di un bene di tutti con un meraviglioso affaccio su Piazza dei Signori. Ringrazio in particolare la dirigente del settore Servizi Demografici, Cimiteriali e Quartieri Eva Contino per il supporto e la determinazione. Sono davvero soddisfatta del risultato e di aggiungere una stupenda sala al patrimonio di tutte e tutti, in particolare per la celebrazione di matrimoni e giuramenti di cittadinanza: una sala bella che possa accompagnare i momenti preziosi della vita delle persone che vivono nella nostra città”.