Comunicato stampa: arrivano a Padova sei “Centri di facilitazione digitale” per tutti i cittadini ancora poco avvezzi ad internet e ai suoi servizi
Grazie ai fondi del PNRR - Padova ha ottenuto 264.100 euro - saranno aperti nella nostra città sei "Centri di facilitazione digitale" con l’obiettivo di favorire l’uso autonomo, consapevole e responsabile delle nuove tecnologie e di accrescere il livello di competenza e preparazione dei cittadini.
Il progetto si rivolge infatti a tutti, senza limitazioni di accesso al servizio anche se è evidente che gli utenti ai quali è principalmente indirizzato riguardano le fasce di popolazione che per età o per condizione economiche e sociali hanno ancora poca dimestichezza con i servizi digitali, sempre più presenti nella vita quotidiana di tutti e in generale conoscono ancora poco internet e le applicazioni pubbliche e private che operano sul web.
L'apertura di "Centri di facilitazione digitale" è prevista a livello nazionale dalla Misura 1.7.2 (missione 1, Componente 1 Asse 1) del PNRR e rientra nel piano nazionale di digitalizzazione del nostro Paese: prevede tremila centri per accrescere le competenze e l’inclusione digitale di oltre 2 milioni di cittadini entro il 2026. Le Regioni sono i soggetti attuatori e gestiscono i fondi messi a disposizione degli Enti beneficiari.
Il progetto del Comune di Padova prevede l’attivazione di sei centri, il primo detto “itinerante” sarà realizzato presso la sede del Settore Innovazione e Transizione Digitale e fungerà da coordinatore dell’intero progetto e delle iniziative che si svolgeranno sul territorio.
I cinque Centri saranno invece così distribuiti: Casa di Quartiere Arcella Q2 Nord, via Guasti Q3 Sud Est, Urp in Municipio, Sede Progetto Giovani, via dal Piaz Q6 Ovest.
Le attività che saranno svolte si basano sul quadro europeo DigComp (Digital Competence) e sono la formazione/assistenza personalizzata individuale svolta generalmente a prenotazione o a sportello per accompagnare i cittadini interessati nell’utilizzo di internet, delle tecnologie e dei servizi digitali pubblici e privati partendo dalle esigenze specifiche di ognuno e dalle sue competenze di partenza. Inoltre sarà attivata anche la formazione online attraverso l’accesso in autonomia ai materiali già disponibili nel sito di Repubblica Digitale o realizzati appositamente usufruendo di un percorso personalizzato. Infine è prevista la formazione di gruppi di persone in presenza e /o online attraverso micro corsi utili a svolgere esercitazioni, risolvere problemi pratici e usufruire di eventuali approfondimenti specifici.
Il progetto, iniziato nel 2023 con la partecipazione al bando regionale per l’ottenimento del finanziamento, prevede di attivare a brevissimo i sei Centri di Facilitazione e ha un orizzonte temporale triennale, che prevede il completamento e la rendicontazione per la fine di dicembre del 2025.
L’obiettivo che il Comune di Padova si è dato è quello di “formare” o comunque aumentare le competenze digitali, di 4.800 cittadini.
Il traguardo sarà raggiunto anche grazie alla collaborazione, per la diffusione dell’iniziativa, dei Settori comunali interessati, delle Consulte di Quartiere, dell’Università, delle Associazioni di Volontariato e dei Patronati.
Il caposettore Innovazione e transizione igitale Alberto Corò sottolinea: "La pubblica amministrazione si sta digitalizzando il rischio è che questa scarsa competenza di molti cittadini in questo ambito si rifletta nella capacità di usufruire dei servizi resi disponibili oramai sempre di più in modalità telematica. Il progetto è strutturato su tre macro voci: la prima è l’attività di sportello e di formazione in presenza e online, la seconda è la comunicazione cioè nell’informazione ai cittadini della possibilità di usufruire di questi Centri di Facilitazione per favorire l’accesso. La terza voce riguarda le dotazioni informatiche dei centri, che riguardano attrezzature abbastanza semplici, una postazione con collegamento alla rete, uno schermo o un proiettore per poter svolgere l’attività formativa. Non dobbiamo mettere in piedi poli tecnologici”.
Massimo Sardena presidente della Consulta 6° commenta: “Saper usare i servizi digitali è un’esigenza molto sentita dai cittadini. In Consulta arrivano spesso persone che chiedono di essere aiutate a compilare un modulo online o a fare un’iscrizione perché fanno fatica già a navigare in Padovanet. E’ un progetto ambizioso, sono previsti numeri importanti. Sono molto contento che si sia avviato questo progetto perché noi in Consulta ne avevamo parlato ma i nostri budget risicatissimi non ci permettevano di concretizzare iniziative simili”.
Giuseppe Benetazzo, in rappresentanza della Consulta 4B dichiara: “Siamo molto contenti di questa iniziativa, noi in passato avevamo realizzato qualcosa a Salboro, ma questo progetto è strutturato e diffuso su tutto il territorio. Ringrazio l’assessora Cera, siamo molto contenti e certamente pronti a collaborare”.