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Comunicato stampa: regolamento pubblici esercizi, il Consiglio comunale dell’8 luglio discute alcune modifiche
08/07/24
Tipo notizia
Comunicati stampa
Ultimo aggiornamento: 09/08/2024
Dopo l’approvazione della Giunta dello scorso martedì, il Consiglio Comunale di lunedì 8 luglio, discuterà alcune modifiche al regolamento dei pubblici esercizi, necessarie per semplificare la materia, allinearla all’evoluzione normativa e armonizzare l’applicazione di alcune disposizioni rispetto ai diversi territori della città.
Innanzitutto è stata ridefinita la zona di contingentamento delle licenze, ovvero l’area dove non è possibile avviare nuove attività di somministrazione di alimenti e bevande se non attraverso l’acquisto e l’eventuale trasferimento di una attività già presente. Una ridefinizione che ha tenuto conto della necessità di valorizzare alcune aree della città dove incentivare nuovi investimenti.
In particolare, è stata esclusa dalla zona tutelata la zona che dalla stazione va verso il centro storico dove eventuali nuove aperture possono contribuire alla funzione di presidio del territorio e dove sono vigenti disposizioni in tema di orario massimo di apertura, impartite con apposita ordinanza sindacale, anche con finalità di vivibilità urbana. ( Gli orari previsti dall’ordinanza sono: mezzanotte per quanto riguarda la somministrazione di alimenti e bevande le 22.30 per le attività commerciali e artigianali che vendono cibo). Sono state inoltre eliminate dalla zona tutelata le cd. “zone a progetto” dove l’apertura di nuove attività era sottoposta ad una valutazione della Giunta comunale.
Viene quindi introdotta nella zona tutelata una ulteriore deroga al divieto di nuove aperture esclusivamente nei casi di valorizzazione di alcuni immobili di proprietà comunale, dove viene svolta attività di interesse pubblico e di rilevante interesse culturale, in analogia con quanto previsto per gli immobili del “Sotto Salone”.
Le modifiche prevedono anche l’eliminazione, fuori dal perimetro del centro storico, dell’obbligo della superficie minima interna di somministrazione di alimenti e bevande prima fissato in 25 mq, per facilitare l’apertura di nuove attività in particolare in zone periferiche a rischio di spopolamento commerciale.
Dall’altro lato, per contenere il numero di esercizi che dispongono di una capienza interna ridotta, si estende a tutto il centro storico l’obbligo della superficie minima interna di somministrazione di alimenti e bevande di mq.30 per le nuove aperture. Per le stesse finalità appena descritte l’obbligo della superficie minima interna di somministrazione di alimenti e bevande di mq.50, già previsto in alcune vie e piazze più centrali della zona tutelata, a seguito di precedenti modifiche del regolamento in oggetto, è stato esteso anche all’area di piazza Portello.
Fuori dalla zona tutela è stato anche eliminato il vincolo della destinazione d’uso dei locali, per attività di somministrazione di alimenti e bevande nell’ambito di manifestazioni temporanee.
La modifica all’area di contingentamento delle licenze, porta con sì una modifica anche alla “Patente a Punti”: se prima riferita esclusivamente alla zona tutelata, viene estesa a tutto il centro storico, così come perimetrato dal Piano degli Interventi.
Antonio Bressa, assessore al commercio e alle attività produttive commenta: “Sono modifiche maturate sulla base dell’esperienza dell’applicazione del regolamento, frutto di un lavoro condiviso con le associazioni di categoria dei pubblici esercizi e illustrato in questi giorni anche al gruppo di lavoro sulla vivibilità del centro storico della consulta di quartiere 1. I principi che hanno ispirato le modifiche introdotte sono quelli della semplificazione per chi vuole investire nelle zone che più necessitano di rivitalizzazione, come ad esempio la stazione dove già in questi anni abbiamo sperimentato l’insediamento di nuove attività con licenze rilasciate ad hoc dalla giunta. Non solo la stazione ma anche tutti i quartieri, dove sarà più facile investire e creare iniziative di rivitalizzazione nei rioni. Al tempo stesso queste modifiche ci portano nella direzione della necessaria responsabilizzazione degli esercenti per la convivenza civile in città, con attenzione particolare al centro storico”.