Comunicato stampa: Pensieri preziosi 19 come l’acqua… purezza, rigenerazione e vita nei gioielli di Mari Ishikawa
18/11/24
Tipo notizia
Comunicati stampa
Ultimo aggiornamento: 18/11/2024
Il prezioso scrigno cinquecento dell’Oratorio di san Rocco in Padova, nell’ambito della Rassegna internazionale “Pensieri preziosi”, giunta alla 19° edizione, ospita dal 16 novembre al 23 febbraio, una mostra personale dedicata ai 30 anni di lavoro di Mari Ishikawa, realizzata grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.
La mostra e il catalogo sono curati da Mirella Cisotto Nalon con testi in catalogo di Luisa Bazzanella, Mirella Cisotto Nalon, Monica Fahn.
L’artista, giapponese, formatasi a Monaco presso l’Accademia di Belle Arti, racchiude nelle sue opere pensiero orientale e pensiero occidentale e conduce la sua ricerca, espressiva e intellettuale, concentrandosi in particolare sulla Natura. Questo senza prescindere dall’essere umano, con le sue emozioni e pensieri, e dai paesaggi naturali e artificiali che ci circondano.
"Le opere di Mari Ishikawa – dice l’assessore alla cultura Andrea Colasio - tendono ad esprimere quell’unico e armonico flusso vitale che attraversa l’umano, il divino e la Natura".
Mentre infatti l’arte Occidentale nasce dall’uomo e dalla sua individualità, quella Orientale si forma in un percorso di continuo perfezionamento che trova la sua ispirazione al di fuori dell’uomo stesso, ovvero nella Natura. Natura che diviene fonte certa, autorevole e indiscussa, emblema non solo di bellezza ma anche di verità, profondità spirituale e perfezione. Il rapporto, troppo spesso senza equilibrio, tra uomo e natura viene indagato ed evocato con determinazione dall’artista che crea opere dove la parte organica e floreale sa convivere armonicamente anche con le linee secche e pulite della geometria.
In mostra sono esposti più di cento lavori tra collane, spille, anelli e fotografie. La fotografia è un altro aspetto importantissimo della creatività di Ishikawa, che sapientemente coglie nell’ombra e nella quiete istanti di “mondi paralleli” che lei ci invita a scoprire.
Nelle sue opere Ishikawa utilizza seta, argento puro, variamente ossidato, alluminio, lacca giapponese, carta (Kozo), perle antiche, quarzo grigio, acquamarina grezza, coralli, antichi tessuti e materiale organico, fiori, piante che, fuse con l’argento, sfuggono al passare del tempo superando la caducità della natura.
Numerose sono le serie di gioielli che hanno caratterizzato il suo percorso creativo e che il visitatore potrà ammirare, entrando nel mondo intimo dell’artista. Dalle prime indagini formali della metà degli anni Novanta, dedicate all’esplorazione degli ‘angoli nascosti’ della geometria – si vedano gli anelli in argento della serie Angle - al ciclo Cloud del 2002, dove è il filo d’argento a dare vita a delle soffici masse globulari, che hanno lo scopo di richiamare la morbidezza e l’impermanenza delle nuvole, o ancora alla serie Blooming (2004 – 2005) caratterizzata da piccoli emisferi interconnessi, che evocano i processi di crescita delle fioriture.
Nel 2007 nasce la serie Moonlight Shadows, dove delicate ramificazioni evocano ricami di licheni scoperti all'interno di un bosco o il fogliame caduto, o ancora gemme o fiori appena accennati. La ricerca di una realtà altra è l’origine, già dal 2012, della serie Mondi paralleli e di Landscape, dove paesaggi urbani si intersecano e confondono con quelli di una natura che vuole riprendere i suoi spazi (2012 e il 2013).
Le spille intitolate Memory, compiute tra il 2013 e il 2014, vedono una base in argento che accoglie parti frammentarie di vecchi orologi, sulle quali viene steso un rivestimento di resina; o ancora Once Upon a Time, serie realizzata nel 2015, che registra il recupero di antiche serrature di fattura europea, riscattate dalla perdita di ogni funzione dal conferimento di una nuova identità, quella cioè di raffinati pendant.
Significativa la serie Border del 2018, ove alle diverse collane conformate in metallo e seta l’artista associa fotografie di viaggio scattate nei luoghi a cui gli oggetti sono ispirati o ancora le tipologie di monili che, nella serie Borrowed Scenery, iniziata nel 2020, vengono accompagnate da un oggetto “da muro”, il kimono alludente, non a caso, a una finestra e a paesaggi da vivere e fare propri.
La serie più recente dei suoi gioielli è dedicata all’Acqua: per l’artista l'acqua è il simbolo della vita, del suo divenire e, soprattutto, rigenerazione. In Water Ishikawa fa infatti emergere una molteplicità di significati, che riguardano i mutamenti, le trasformazioni della realtà materiale e della vita interiore degli esseri umani, evocando i concetti di generazione, crescita, purificazione, rinnovamento.
"Forse mai come in queste opere Mari Ishikawa è riuscita ad assumere una così ampia gamma di significati – sottolinea la curatrice della mostra, Mirella Cisotto Nalon – forse mai come in Water, l’artista ha realizzato l’utopia di trasformare il gioiello in simbolo, in un prezioso oggetto ricco di senso, in un reale paesaggio da vivere e scoprire".
Apertura al pubblico fino a domenica 23 febbraio 2025
Orari: da martedì a domenica, dalle 9.30 alle 19.00 (lunedì chiuso)
Oratorio di San Rocco – via Santa Lucia, 59, 35139, Padova
Ingresso libero
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Mari Ishikawa nasce in Giappone nel 1964. Consegue una laurea specialistica all'Università di Educazione di Nara e successivamente studia creazione di gioielli all'Hiko Mizuno College of Jewellery a Tokyo. Si trasferisce in Germania, a Monaco, dove nel 1994 studia all'Accademia di Belle Arti. Nel 1999 diventa Masterstudent e si diploma nel 2001.
Dal 1994 le sue opere sono state esposte in mostre personali e collettive in Germania, Austria, Belgio, Paesi Bassi, Lussemburgo, Italia, Francia, Portogallo, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Polonia, Danimarca, Gran Bretagna, Stati Uniti, Australia, Cile, Thailandia, Vietnam, Cina, Corea del Sud e Giappone. Tra i riconoscimenti, nel 2000 ha ottenuto il Premio Herbert Hoffmann e il 1° premio Böhmler Art Award. Attualmente vive e lavora a Monaco.